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27 Settembre 2023
15:20

Trovata una nuova specie di grillo nell’ambra di 99 milioni di anni fa

Alcuni paleontologi cinesi hanno scoperto una nuova specie di grillo in un pezzo di ambra di 99 milioni di anni fa proveniente dal Myanmar. La nuova specie, chiamata dagli esperti Qiongqi crinalis, risale al Cretaceo inferiore.

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Una nuova specie di grillo è stata scoperta all'interno di un blocco di resina proveniente dal Myanmar, risalente a circa 99 milioni di anni fa. Gli insetti che vengono così scoperti sono tra i più preziosi reperti che i paleontologi hanno a disposizione per comprendere la storia evolutiva della Terra e l'ambra spesso è l'unico mezzo che si ha a disposizione per scoprire nuove specie.

La nuova specie, chiamata dagli esperti Qiongqi crinalis, risale indicativamente al Cretaceo inferiore e, come è possibile vedere dalle foto dell'articolo pubblicato su Zootaxa, l'animale si è perfettamente conservato essendo rimasto inglobato interamente all'interno del liquido vischioso che, solidificandosi, ha prodotto l'ambra.  Il grillo appartiene all'antica famiglia chiamata Trigonidiidae, in cui sono inseriti i moderni grilli di terra e i grilli del legno.

«Questa famiglia è composta da due sottofamiglie ( Nemobiinae e Trigonidiinae) che comprendono 125 generi e 1.034 specie – ha affermato l'entomologo Wei Yuan, uno degli autori della scoperta e ricercatore presso l‘Università di Agraria del Sichuan –  I Trigonidiidae sono caratterizzati da diverse caratteristiche. Hanno dimensioni minuscole e presentano setole robuste su tutto il corpo. Hanno una fronte ampia e presentano speroni apicali e subapicali. I Trigonidiinae, a differenza dei Nemobiinae (la maggior parte dei Nemobiinae vivono e si nutrono nella lettiera delle foglie), si trovano in un numero limitato di ambienti e sopravvivono principalmente sulle piante. Si distinguono dagli altri facilmente per via della loro testa triangolare e per avere artigli seghettati e delle protibie con un solo sperone».

Questa specie aveva inoltre una testa relativamente grande per l'epoca, occhi composti di colore rosso e una mascella piuttosto lunga. Dei caratteri che hanno subito fatto pensare ai ricercatori che la specie potesse essere carnivora e addirittura un predatore. Un dato molto particolare, visto che oggi i grilli, seppur onnivori, sono spazzini, ovvero non praticano la caccia e si cibano prevalentemente dei corpi degli altri insetti trovati morti in giro.

Qiongqi crinalis probabilmente viveva sulla superficie degli alberi, andando alla ricerca di cibo e di qualche piccola preda sopra le cortecce. Ciò però comportava un maggior rischio di finire invischiato in qualche trappola di resina, emessa dagli alberi naturalmente per "riparare" le ferite superficiali provocate dagli animali. Quindi il comportamento di questo insetto lo predisponeva al pericolo di far parte della ricca collezione di insetti dentro l'ambra oggi posseduti dai paleontologi.

Secondo gli autori dell'articolo, questa sarebbe infatti la decima specie estinta di grilli ad essere stata trovata, seguendo almeno la bibliografia a disposizione.

Il pezzo di ambra in cui è incastonata questa nuova specie è stato infine raccolto dai famosi giacimenti di ambra a Noije Bum, vicino a Tanai nella valle di Hukawng, nel nord del Myanmar.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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