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18 Gennaio 2022
12:15

Tonga, una donna muore travolta dallo tsunami mentre cercava di salvare i suoi cani

È Angela Glover la prima vittima locale accertata dopo il disastro naturale che ha colpito l’arcipelago del Pacifico. La donna, 50 anni, aveva fondato con il marito un’organizzazione no profit che si occupa di recuperare e riabilitare cani randagi prima di trovare loro una famiglia.

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Aveva lasciato Londra per inseguire il suo sogno di vivere una vita vicino al mare, nuotando con le balene, a contatto con la natura. Il suo desiderio di aiutare gli animali l’aveva portata a fondare la prima associazione a Tonga che curava i randagi e offriva molti altri servizi. Sull’isola infatti mancava un veterinario, da qui l’idea di porsi come punto di riferimento per la comunità locale attraverso TAWS, Tonga Animal Welfare Society, l’associazione no profit creata nel 2020 per la salvaguardia animale.

Una missione che ha cercato di portare avanti fino all’ultimo. Angela Glover, 50 anni, è stata purtroppo travolta dal mare mentre cercava di salvare i cani che per anni ha protetto e curato. Quando il maremoto ha colpito la capitale del regno di Tonga, Angela e il marito hanno cercato di scappare, ma la donna è tornata indietro per cercare di mettere in salvo i suoi animali, venendo poi trascinata via dalle onde. Il marito, James, è riuscito a salvarsi aggrappandosi ad un albero.

TAWS era nata due anni fa per sopperire alla mancanza di veterinari sull'isola. A fondarla, un gruppo di sei persone, tra cui Angela. L'obiettivo dell'associazione era quello di dare voce ai bisogni degli animali e sensibilizzare i nativi del posto al ricorso delle cure veterinarie, oltre alla ricerca di un medico specializzato disposto a trasferirsi sull'isola.

TAWS - Tonga Animal Welfare Society
I 6 fondatori di TAWS

L'associazione, dove Angela ricopriva il ruolo di vice Presidente, si impegnava anche nel recupero di animali randagi, assicurava le cure necessarie prima di cercare un umano che si potesse prendere cura di loro.

Il corpo di Angela è stato ritrovato nella giornata di lunedì 17 gennaio. La notizia è stata confermata dal fratello attraverso un comunicato: «Siamo devastati. Stava vivendo il suo sogno e siamo molto orgogliosi che sia riuscito a realizzarlo. Amava profondamente i cani: più erano brutti, più li adorava. Li amava tutti indistintamente, si dedicava completamente a loro».

A spazzare via la vita che sognava Angela è stata l’eruzione del vulcano Hunga-Tonga-Hunga-Ha'apai dello scorso 15 gennaio. Le immagini satellitari dell’eruzione hanno fatto il giro del mondo: la scossa, avvertita da tutti i sismografi della terra, ha causato un violento maremoto che è stato avvertito (con lieve entità) anche sulle coste italiane. L’evento, durato 8 minuti, si è abbattuto sulla capitale di Tonga, Nuku'alofa, causando un blackout generale e provocando numerosi danni che è ancora difficile quantificare. Le notizie dal Pacifico arrivano ancora frammentate; nell’eruzione, infatti, un cavo sottomarino della comunicazione è stato tranciato. I principali siti locali di informazione sono ancora fermi alle prime notizie riguardanti il disastro.

Nonostante le difficoltà di connessione, sono tanti i messaggi sui social che ricordano Angela. «Una perdita incredibile, tutto quello che voleva era amare e proteggere gli animali». «Sei stata un’ispirazione per tantissime persone». Scorrendo il profilo social di Angela si può capire l’amore e la dedizione della donna verso gli animali. L’ultimo messaggio pubblicato risale al 12 gennaio, tre giorni prima dell’eruzione, la segnalazione dell'avvistamento di un randagio denutrito: «Abbiamo un’anima da salvare». Tra le testimonianze sui social della donna anche quella di Pita Taufatofua, portabandiera di Tonga alle ultime Olimpiadi. «Grazie per l’aiuto che hai dato alla nostra piccola isola – scrive l’atleta su Facebook – Il tuo ultimo gesto è stato un grandissimo segno di altruismo».

Pita, la cui popolarità a livello mondiale è cresciuta dopo le sue sfilate a petto nudo durante le cerimonie inaugurale dei Giochi, in questi giorni sta sfruttando i suoi canali social per sensibilizzare il mondo riguardo la tragedia che si è abbattuta sul suo Paese, invitando i followers a fare una donazione attraverso la piattaforma GoFundMe: al momento, sono stati raccolti più di 350.000 dollari.

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