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8 Febbraio 2022
10:43

Susanna Tamaro festeggia 10 mesi con Sissi: «Avevo tanti dubbi prima di  adottarla, ora ringrazio il cielo»

La scrittrice ha accolto 10 mesi fa Sissi, una cagnolina anziana arrivata da un rifugio del Sud che si è perfettamente integrata nella sua grande famiglia. A marzo 2021 il dolore per la morte di Pinky.

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Susanna Tamaro con Sissi

«Nel mistero dell’amore è racchiuso il mistero dell’eternità»: con una tenera dedica, Susanna Tamaro ha festeggiato i primi 10 mesi trascorsi con Sissi, la Épagneul Breton adottata, già anziana, da un rifugio del Sud. E ha raccontato come i loro due percorsi si siano incrociati dando vita a un rapporto fatto di empatia, comprensione e affetto reciproci. Sottolineando anche come l’incertezza sulla durata di questo rapporto non debba scoraggiare nella scelta di vivere con un cane adulto. 

«Riguardando l’annuncio su internet che me l’ha fatta conoscere c’era scritto: “Per lei cerchiamo una famiglia per sempre. Non è più giovanissima ma è ancora piena di vita e di amore da donare”. Ed è proprio così. È di una dolcezza straordinaria, e svegliarsi ogni mattina, vedere i suoi occhi stellanti e pieni di gioia è un antidoto a qualsiasi depressione o malinconia.  Avevo tanto dubbi prima di  adottarla, perché,  a una certa età, si teme di prendere un impegno troppo grande per le proprie forze. Ma ora ringrazio il cielo di averla accolta».

Il dolore per la morte di Pinky e l'arrivo di Sissi

La scrittrice, che non ha mai fatto mistero del suo amore per la natura e per gli animali (a loro ha dedicato anche il suo ultimo libro, “Invisibile meraviglia”), non è nuova alle adozioni di cani anziani. A marzo 2021 aveva condiviso l’enorme dolore per la morte di Pinky, una «bretoncina anziana e grassoccia, lo sguardo velato dagli anni. Sotto la sua foto c'era scritto: da tutta la vita vivo in canile, tutti passano accanto senza vedermi, eppure sono una cagnolina perfetta, buona, obbediente e allegra – aveva ricordato Tamaro – Spesso, quando la vedevo dormire felice sul divano o quando correva nei suoi sogni, abbaiando sommessamente, mi domandavo quale essere umano avesse potuto rinunciato a una creatura così meravigliosa. In questi tempi tristi e grigi lei è stata una lama di luce che rendeva ogni giorno allegro e degno di essere vissuto».

Pinky è morta davanti ai suoi occhi, fuori dal cancello della casa nelle campagne umbre in cui si è ritirata ormai da oltre vent’anni: ormai sorda, un trattore l’ha travolta mentre usciva per salutare proprio la scrittrice, che non ha potuto fare altro che assistere impotente.

Tamaro, una delle scrittrici italiane più famose al mondo e autrice del romanzo iconico “Va dove ti porta il cuore”, aveva deciso di condividere la sofferenza con la sua community, cui aveva poi raccontato della decisione di accogliere un nuovo amico. Una nuova amica, per la precisione: Sissi, appunto.

«Sono commossa per la grande partecipazione e condivisione che ha avuto il filmato dell’arrivo dal Sud della mia nuova cagnolina – aveva detto al traguardo dei sei mesi di convivenza – Sono ormai sei mesi che sta con me ed è commovente notare i piccoli passi che ha fatto ogni giorno per scoprire la sua realtà di cane, cioè di creatura nata per amare ed essere amata. In questo momento della nostra vita così piena di complicazioni e di incognite, mi sembra che salvare gli indifesi dando loro dignità sia una delle cose più importanti da fare. Quando si adotta un cane con alle spalle un passato di abbandono e spesso anche di violenze e crudeltà bisogna essere pronti ad avere una grande pazienza, un sapersi porre in ascolto per capire di che cosa ha bisogno in quel momento».

Sissi si è inserita in una famiglia numerosa composta da altri cani e gatti e in un luogo in cui la scrittrice é circondata dalla natura e dagli affetti. E ha dovuto affrontare una transizione, imparando a fidarsi nuovamente dopo le evidenti esperienze traumatiche cui era stata sottoposta: «È una cagnolina gioiosa allegra e generosa, come tutti i Breton, si è inserita perfettamente con gli altri cani, ha imparato a sopportare i gatti e, più di ogni altra cosa, oltre alle coccole, ama i letti e i divani – ha raccontato Tamaro – Appena cala il sole però si trasforma e un velo di terrore le cala sugli occhi. Basta solo avvicinarsi a lei perché cominci a ringhiare e tentare di mordere – per fortuna è quasi sdentata – ma alle prime luci dell’alba, il malefico sortilegio se ne va e torna ad essere la dolcissima bretoncina scondizolante e pronta a dispensare baci. È come se mi dicesse: ”Scusa, non so chi è quel mostro che mi possiede di notte”».

«Non è così anche per noi? Le esperienze negative si sedimentano nel fondo della nostra anima e, quando meno ce lo aspettiamo, vengono fuori – è stata la riflessione – Chissà cosa avrà passato nella sua precedente vita di solitudine e abbandono in quel terreno dove è cresciuta per essere così ferocemente pronta a difendersi. Ma non c’è ringhio e morso che cancelli in noi la gioia di vedere questo piccolo raggio di sole venuta a illuminare le nostre vite».

«L'intensità di questo breve percorso ci renderà reciprocamente felici»

A dieci mesi dall’arrivo di Sissi, la situazione è cambiata: molto meno diffidente rispetto alle prime settimane e ormai totalmente integrata in famiglia, si gode una nuova vita all’insegna della cura, del rispetto e dell’amore che per troppo tempo gli erano stati negati, ricambiandoli.

«In questi tempi ci vengono dati tanti consigli per la salute. Non fumare, non bere, prendere le vitamine, ma nessuno dice mai che il più grande elisir di lunga vita è la generosità dell’amore – sottolinea la scrittrice – Certo adottare un cane anziano vuol dire essere pronti a percorrere insieme un tratto di strada che sicuramente non sarà lungo. Due, tre anni, speriamo quattro. Ma sarà l’intensità di questo breve percorso a renderci reciprocamente felici. E poi, nel dolore del distacco, ci sarà sempre la profonda e inspiegabile sensazione che un giorno, in una dimensione per noi ora sconosciuta, ci rincontreremo e vivremo per sempre insieme».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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