video suggerito
video suggerito
2 Aprile 2023
17:29

Sit-in dell’Oipa a Milano: «Anche se non mangi l’agnello la Pasqua è sempre la stessa»

Come ogni anno, in questo periodo, l'associazione animalista torna a far sentire la sua voce in difesa di questi animali innocenti di cui oltre 300 mila esemplari vengono uccisi solo nel periodo delle festività pasquali.

15 condivisioni
Immagine

Non occorre mangiare l’agnello, perché la Pasqua è sempre la stessa. È questo il messaggio dell’Oipa del 2023, ripetuto ieri mattina dai volontari dell’Organizzazione internazionale protezione animali durante un sit-in a Milano, in piazza del Duomo, contro la strage di questi cuccioli destinati a essere uccisi per essere portati in tavola.

Come ogni anno, in questo periodo, l'associazione animalista torna a far sentire la sua voce in difesa di questi animali innocenti di cui oltre 300 mila esemplari vengono uccisi solo nel periodo delle festività pasquali. «Ma – chiede l'Oipa – Sarebbe una festività diversa se non si seguisse questa tradizione crudele?». La risposta è evidente: no.

«I credenti chiamano la Pasqua anche “festa della speranza”, proprio perché la risurrezione di Gesù dovrebbe dare speranza nella vita eterna. Ma allora qual è il motivo di celebrare una festa così importante, che rappresenta un messaggio d’amore e di pace, sul sacrificio di un essere innocente?», si chiede ancora l'associazione. «È molto difficile per noi trovare una risposta, se non quella di un’incomprensibile tradizione molto lontana dalla fratellanza con altre specie viventi».

La mercificazione degli agnelli nelle sue varie fasi, infatti, esprime una crudeltà terribile. Gli agnellini vengono strappati alle loro madri poco dopo essere nati, vengono issati sulle zampe e ammassati in camion verso il loro ultimo viaggio. All’arrivo, poi, vengono scaricati come oggetti e destinati alla pratica di stordimento che spesso non funziona come si deve e quindi  vengono uccisi che sono ancora coscienti.

Immagine

Proprio per dare voce alle vittime di questa crudeltà l’Oipa ha invitato tutti a diffondere le immagini della campagna di sensibilizzazione lanciata sui suoi canali social, consapevole di quanto, in questi ultimi anni, abbiano influenzato sempre più persone nella decisione di non acquistare carne d’agnello.

«Naturalmente noi invitiamo a riflettere non solo su ciò che devono subire gli agnelli, ovviamente, ma anche su quel che accade a tutti gli altri animali d’allevamento che soffrono allo stesso modo – osserva il presidente dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), Massimo Comparotto – Detto questo, se i carnivori intanto eliminassero l’agnello dalle tavole pasquali sarebbe già il primo passo verso un’alimentazione più etica».

Le alternative alla carne, del resto, sono molte ma sopratutto, ricorda ancora l’associazione chi sceglie di non mangiare animali non sarà complice di un sistema che considera esseri senzienti come meri oggetti di consumo usati e abusati.

Avatar utente
Simona Sirianni
Giornalista
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views