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Le lucertole sono fra gli animali che si sono adattati meglio alla vita nei deserti e non è un caso se gli zoologi continuano a scoprire nuove specie nelle aree più aride del mondo. Due delle ultime nuove specie appena scoperte sono state studiate da un team molto variegato di biologi russi e iraniani, che hanno pubblicato la loro descrizione formale sulla rivista Zootaxa.
Entrambe appartengono al genere Eremias, conosciute in inglese anche come lucertole corridore e sono state trovate nel cuore desertico dell'Iran, a circa 55 chilometri dalla capitale Teheran, lungo la strada che porta verso la cittadina di Tabas. Scoperte in realtà già nel 2010, gli scienziati non erano però riusciti a studiare le popolazioni di entrambe le specie fra le basse dune della zone aride iraniane, che circondano il deserto di Dasht-e Kavir.
Questa volta però però il gruppo di ricerca, che si avvaleva dell'esperienza di alcuni famosi zoologi russi come Valentina Orlova e Roman Nazarov, si è avventurato nel deserto portando avanti una una ricerca intensiva degli animali, ritrovando finalmente diversi individui nascosti tra le sabbie del deserto. Queste lucertole hanno una lunghezza media di circa 18 cm, presentano a volte dei disegni caratteristici sulla schiena e una colorazione unica sul dorso, che gli permette di mimetizzarsi in maniera molto efficiente nell'habitat desertico.
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Per via della loro somiglianza, per distinguerle gli scienziati le hanno studiate attentamente e hanno anche effettuato l'analisi del loro DNA, così da verificare che fossero davvero specie distinte dalle altre già conosciute. Sono state quindi battezzate e Eremias graphica ed Eremias pseudofasciata, per via dei differenti disegni che presentano sul dorso e che si sono rilevati fondamentali per l'identificazione.
Per via anche della loro grande velocità nella corsa e per la parentela che è stata osservando studiandone il DNA, queste due specie sono state fra l'altro anche inserite all'interno dell'albero filogenetico delle cosiddette lucertole corridore, fra i rettili più veloci in natura. È stato infatti cronometrato che diverse specie corrono fino a raggiungere la velocità di 28 – 30 km orari e secondo gli esperti che hanno identificato le nuove specie anche quest'ultime sono in grado di correre velocemente sulla sabbia, in un contesto ambientale molto difficile per la corsa.
Secondo le ricostruzioni fornite dagli scienziati nello studio, entrambe queste specie dispongono di code molto lunghe, quasi il doppio della lunghezza del loro corpo, oltre a occhi marrone scuro e artigli affilati. Come molti altri abitanti del deserto, per sfuggire dal calore, questi rettili prediligono andare in giro durante la notte o tutt'al più nel primo mattino, quando il Sole cocente è ancora basso.
Per quanto possano sembrare animali poco carismatici, gli scienziati tengono a sottolineare che la loro sopravvivenza è molto importante per il benessere del loro ambiente, poiché sono fra i pochi spazzini che vivono in queste zone aride e nel deserto iraniano, un ambiente notoriamente molto ostile e spesso inospitale per la maggior parte degli animale.
