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7 Novembre 2023
15:55

Salvata la pecora “più sola del mondo” ma ora è destinata a soffrire in uno zoo in Scozia

Grazie alla petizione lanciata da Edoardo L'Astorina, imprenditore informatico modenese che dal 2007 vive a Londra, la pecora più sola del mondo, com’era conosciuta Fiona, bloccata su uno scoglio nei fiordi scozzesi ha trovato una nuova casa. Ma non è quella che ci si aspettava.

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Era la pecora “più sola al mondo” e ora non lo sarà più: a dare una casa all’animale che da due anni si trovava imprigionata su uno scoglio nei fiordi scozzesi del Cromarty Firth, a Nord di Inverness, ha contribuito anche un imprenditore informatico di Modena, Edoardo L’Astorina, che vive ormai da diversi anni a Londra e che, dispiaciuto di vedere quell’essere vivente abbandonato in una remota baia della Scozia, ha deciso di lanciare una petizione su Change.org per richiamare l'attenzione sulla storia curiosa.

E così è successo, tanto che il tam tam mediatico ha permesso così di far conoscere il caso della pecora Fiona, come è stata ribattezzata, a moltissime persone e in quattro giorni la petizione è stata firmata da ben 25mila firme. Come si è svolta parte della vicenda lo racconta direttamente L’Astorina su change.org: «Io e la mia ragazza siamo amanti degli animali e siamo rimasti profondamente commossi dalla storia di una pecora, soprannominata la pecora più solitaria della Gran Bretagna, che vive ai piedi di ripide scogliere sulle rive di un fiordo scozzese – scrive – Il primo avvistamento venne fatto da una kayakista, Jill Turner, lungo la costa orientale delle Highlands del Moray Firth 2 anni fa. Ma durante il viaggio ripetuto quest’anno, la pecora era ancora lì e rivedendo quegli umani aveva lanciato un richiamo così straziante da toccarli molto profondamente».

Umani che, questa volta, hanno deciso di portare il caso all’attenzione della SPCA, l'organizzazione scozzese per la prevenzione della crudeltà verso gli animali, che già ne era venuto a conoscenza ma che aveva ritenuto che spostare Fiona di lì fosse un’operazione troppo pericolosa. Ed è stato esattamente a quel punto che entra in scena L’Astorina con la sua petizione che viene firmata come abbiamo detto da tantissimi, ma soprattutto che fa da cassa di risonanza mediatica al caso facendo intervenire nuovi protagonisti: ovvero i veri salvatori della pecora, un gruppo di cinque agricoltori che decide di prendere in mano la situazione per portare via dalla solitudine Fiona.

Un’operazione impegnativa e difficile che però ha ottenuto il successo sperato: grazie a un argano collegato a un veicolo fuoristrada gli uomini si sono calati giù per la scogliera alta 180 metri non sapendo assolutamente cosa si sarebbero trovati davanti arrivati là sotto. E, invece, una volta messi i piedi a terra Fiona era proprio lì, come se li aspettasse. I contadini erano preoccupati che lei potesse sentirsi nervosa e si lasciasse prendere dal panico dopo così tanto tempo da sola. Ma, secondo il loro racconto, la pecora sembrava invece molto contenta di vederli. A quel punto i cinque hanno preso l'animale cercando di non spaventarla troppo e l'hanno portato in salvo. O almeno così pare, visto che la pecora è passata dalla solitudine a una nuova casa, il Dalscone Farm Fun, che però è un parco e un'attrazione turistica vicino alla città scozzese di Dumfries.

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Un posto dove non tutti pensano che la pecora dovrebbe stare. Anzi: domenica scorsa alcune membri del gruppo per i diritti degli animali Animal Rising hanno tenuto una protesta fuori dal Dalscone. In un comunicato stampa, l'organizzazione ha spiegato che il proprietario terriero e riferimento umano della pecora avrebbe agito alle loro spalle, mettendo Fiona «in quello zoo anziché al sicuro in un santuario tranquillo dove merita di stare dopo due anni di abbandono e isolamento, non rispettando gli accordi che avevamo preso».

La replica dell'ormai ex umano di Fiona, rilasciata alla CBC, è stata che gli attivisti mentono, perché Dalscone non è uno zoo, ma una fattoria «dove le persone possono andare a visitare gli animali, ma non possono toccare o interagire con loro». Da parte sua il proprietario della Farm, sempre alla CBC, ha fatto sapere che «Fiona si sta ambientando bene dopo il tanto necessario taglio del vello e non c'è alcuna possibilità che vada in un santuario visto che un veterinario le ha dato un certificato di buona salute e anche la SPCA scozzese ha dato il via libera».

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Simona Sirianni
Giornalista
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