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26 Maggio 2023
17:04

Rapporto Eurispes 2023: un terzo degli italiani accoglie in casa un animale

Il nuovo Rapporto Italia dell’Eurispes mostra come gli italiani anche nel 2023 siano sempre più consapevoli rispetto al tema della tutela e dei diritti degli animali.

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cane gatto

Un terzo degli italiani vive con un animale domestico. È quanto emerge dalla 35esima edizione Rapporto Italia dell'Eurispes, presentato il 24 maggio 2023 a Roma.

Dal 1989 i ricercatori dell'Istituto lavorano per definire e conoscere le opinioni degli italiani nel corso degli anni rispetto a temi come eutanasia, diritti civili, e ovviamente, anche in relazione al loro rapporto con gli animali.

Secondo l'ultima rilevazione, il legame dei cittadini con gli animali domestici pur resta molto alto, registra un calo del 5% rispetto al 2022, e di ben 7,5 punti percentuali rispetto al 2021, anno in cui, complice il lockdown, più del 40% degli italiani aveva in casa cani o gatti. Nel 2023 il numero di italiani che dichiarano di possedere un animale domestico è del 32,7%. Se si guarda alla serie storica, un dato così negativo non veniva registrato dall'Eurispes dal 2018, quando la percentuale di coloro che non avevano un animale era del 67,6%.

Per quanto riguarda il numero di animali presenti in casa, il 17,2% degli intervistati per l'indagine Eurispes dichiara di averne accolto in casa più di uno, mentre il 15,5% afferma di vivere con un solo animale.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica il Centro ottiene il primo posto con il 36,4% di chi ha uno o più animali in casa; seguono il Nord-Ovest e le Isole (rispettivamente 35,1% e 35%), il Sud (33,5%) e, infine, il Nord-Est (23,2%).  Anche in questo caso il cambio di rotta rispetto all'anno precedente è significativo: nel 2022 era stato il Sud dell’Italia a registrare il primato di presenze, con il 39,3%.

Cani e gatti si confermano nel tempo le specie più apprezzate. Anche nel 2023 l’animale preferito dagli italiani è il cane, scelto dal 42% degli intervistati; seguono i gatti (34,4%), pesci ed uccelli (4,5% e 4,3%).

Anche se il numero di coloro che vivono con un animale è diminuito tra gli intervistati, il rapporto tra gli italiani e i loro animali si fa sempre più stretto, tanto da voler durare fin oltre la morte. Su Kodami abbiamo già parlato di tutti quei cimiteri che accolgono animali, e infatti il 13,1% ha preso in considerazione l’ipotesi di venir seppellito insieme al proprio cane o gatto. Ma non è tutto: Un italiano su cinque (20,2%), tra chi ha almeno un animale domestico, ha seriamente preso in considerazione l’ipotesi di destinare una parte della propria eredità a quest’ultimo ma anche di trovare sepoltura insieme al proprio compagno.

Il budget dedicato agli animali

Un capitolo importante del Rapporto è dedicato al budget che gli italiani destinano ai loro compagni, e purtroppo per il 2023 si registrano diversi tagli. Tra le voci di spesa, quelle dove si tende a spendere di più sono legate alla salute e all’alimentazione, ma se si esclude l’acquisto dei medicinali (dove solamente il 18,5% delle famiglie che ha un animale ha effettuato dei tagli), all’incirca un terzo dei rispondenti ha dichiarato di aver ridotto alcune spese. In particolare, il 36% ha dichiarato di aver rinunciato a prendere un nuovo animale mentre il 35,8% ha deciso di acquistare cibo meno costoso. Il 28,5% degli intervistati ha scelto di rinunciare a cure o interventi chirurgi costosi e il 26,3% ha ridotto le visite veterinarie.

Gli italiani sono maggiormente propensi anche a tagliare i costi relativi al dog sitter e ai gadget, spese accessorie spesso ritenute superficiali nella vita di un animale. In questo caso, la percentuale di coloro che spendono meno di 30 euro al mese si attesta rispettivamente al 71,9%, al 66% e al 64,2%.

Si tratta di dati importanti che potrebbero essere conseguenza dell'assenza del bonus animali domestici, cancellato dalla Legge di Bilancio 2023 del Governo Meloni. Negli anni precedenti, infatti, era prevista almeno una detrazione fiscale per questo tipo di spese. Un passo indietro consistente pensando che per il 2022 la soglia massima su cui era possibile calcolare la detrazione fiscale ai fini del bonus animali domestici era passata da 500 a 550 euro.

Per quanto riguarda le spese generali relative agli animali domestici, il 18,7% di chi vive con animali dichiara di spendere meno di 30 euro al mese, percentuale che sale al 28,4% nella fascia di spesa compresa tra 31 e 50 euro e al 33,2% nella fascia 51-100 euro. Il 12,1% dei rispondenti spende una cifra compresa tra i 100 e i 200 euro al mese, mentre solamente il 3,2% spende tra i 200 e i 300 euro mensili.

Se nel 2022 chi aveva un animale domestico dichiarava in misura maggiore di spendere fra i 31 e i 50 euro mensili (31,1%), nel 2023 la spesa risulta essere aumentata, con la percentuale maggiore registrata nella fascia che va dai 51 ai 100 euro mensili.

Caccia, vivisezione e pellicce: l'etica applicata agli animali

Temi etici che riguardano gli animali la vivisezione registra uno dei cambiamenti più significativi nell'opinione degli intervistati. Nel 2023 la vivisezione, ossia la sperimentazione in laboratorio sugli animali, risulta inaccettabile per quasi 8 italiani su 10, il 76,9%). Il dato appare in leggera diminuzione rispetto al 2022, quando i favorevoli rappresentavano appena il 17,3%, mentre nel 2021 la percentuale era del 21,1%.

Per quanto riguarda la caccia, nel 2023 il 69% si dichiara contrario, a fronte del 76,1% del campione nel 2022 e del 63,5% nel 2021. Sulla caccia esprimono dissenso il 74% dei ragazzi tra i 18 e i 24anni, il 73,3% dei 25-34enni, il 69,3% degli over 64, e il 66,8% sia dei 35-44enni che dei 45-64enni.

Più netta l'opinione rispetto all’uso delle pellicce: il 73,9% degli italiani si dichiara contrario all’utilizzo di pellicce. Sull’utilizzo di pellicce la condanna in tutte le età considerate è netta con percentuali che si attestano intorno all’80% (80,5% dei 18-24enni) o poco sotto (78,7% dei 25-44enni e 75,5% dei 35-44enni), con l’unica eccezione dei 45- 64enni, che si dichiarano contrari nel 69,5% dei casi. L’uso degli animali nei circhi. Il 75,6% degli italiani non ritiene accettabile l’utilizzo degli animali nei circhi.

L’utilizzo degli animali nei circhi è condannato dall’81,7% dei 18-24enni che si dichiarano contrari, seguiti dal 79,8% dei 25-34enni, dal 76,4% dei 35-44enni, dal 74% dei 45-64enni e dal 73,5% degli ultrasessantaquattrenni. Gli allevamenti intensivi per uso animale.

L’allevamento intensivo per uso alimentare rappresenta un altro di quei temi rispetto ai quali gli italiani hanno sviluppato grande attenzione e sensibilità nel corso del tempo: si dichiarano contrari infatti il 72,7% degli italiani. Si tratta soprattutto delle fasce di popolazione più giovane: ben l’80,5% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni sono contrari, seguiti dal 77,5% della fascia tra i 25-34 anni. I più tolleranti, ma comunque in larga maggioranza contrari su questo tema, sono gli over 64, che esprimono il loro dissenso nel 69,1% dei casi.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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