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20 Maggio 2022
18:41

“Quote verdi” per l’ambiente nel palinsesto televisivo: la proposta in Parlamento

Con una risoluzione il deputato Maturi ha chiesto di inserire quote fisse del palinsesto RAI dedicate all'ambiente e alla biodiversità per informare i cittadini e sensibilizzarli alla tutela dell'ecosistema.

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Quote fisse del palinsesto RAI dedicate all'ambiente e alla biodiversità: è la richiesta avanzata dal deputato Filippo Maturi, presidente Intergruppo Parlamentare per la tutela degli Ecosistemi e Biodiversità alla vigilia della Giornata mondiale per la biodiversità.

Lo scopo dell'iniziativa è «informare, sensibilizzare ed educare su questo delicato tema» e allo stesso tempo spiegare il «ruolo che l’agricoltore-allevatore può rivestire quale custode del territorio e dell’ambiente», il tutto al fine di «tutelare la biodiversità in quanto risorsa imprescindibile per i nostri ecosistemi, ma per tutelare occorre conoscere».

La necessità di "quote verdi" nel palinsesto della tv pubblica deriva dalla necessità di valorizzare temi come la tutela degli ecosistemi: «dobbiamo essere onesti – ha detto Maturi – lo spazio dedicato dai media a ciò che è a tutti gli effetti una vera emergenza è decisamente compresso».

Per questo il deputato ha sottoscritto una risoluzione in vigilanza RAI garantendo il rispetto dell’autonomia editoriale della società concessionaria: «Auspico dunque in una adesione quanto più trasversale a questa risoluzione che guarda anzitutto a quelle generazioni con le quali siamo già colpevolmente ed eccessivamente in debito».

«La biodiversità è una parola spesse volte abusata, della quale non si conosce a fondo il significato e il grande valore che essa rappresenta per il nostro presente, ma ancor più per il futuro delle prossime generazioni», ha detto il deputato sottintendendo la ratio della la recente riforma che ha inserito la tutela di ambiente e animali in Costituzione.

«Pensare che ci siano animali e piante estinti, quindi persi per sempre, è qualcosa di inaccettabile. La tutela della biodiversità passa anzitutto dalla tutela degli animali selvatici e dei loro habitat, proteggendo le specie a rischio di estinzione con programmi di conservazione specifici, con scelte coraggiose, concrete e risolute – ha aggiunto Maturi – Ogni anno la perdita di biodiversità decreta l’estinzione, per lo più per colpa dell’uomo, di specie animali e vegetali ad un ritmo sempre crescente. Non possiamo voltarci dall’altra parte: occorre agire ad ampio spettro, subito».

Agire subito per la difesa della Terra è anche l'invito rivolto dall'Enpa al governo in vista della Giornata mondiale della biodiversità. L'associazione si è rivolta al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani chiedendogli di «riprendere il ruolo da ministro dell'Ambiente e di custode primo della biodiversità, rivedendo radicalmente le sue sconvolgenti posizioni sui dati delle migrazioni dell'avifauna e sulla inaccettabile cacciabilità della tortora; di adoperarsi per porre un freno alla campagna di sterminio dei cinghiali avanzata da più parti con il pretesto della Peste Suina Africana; di difendere  la legge nazionale sulla protezione della fauna, la numero 157 del 1992».

Cittadini informati e una classe politica chiaramente rivolta alla tutela dell'ecosistema: è questo il fronte comune che unisce in maniera trasversale i partiti e le associazioni in vista dell'evento internazionale dedicato alla biodiversità.

«Questo trentesimo "compleanno" della Convenzione internazionale sottoscritta dai Paesi ONU a Rio de Janeiro sulla biodiversità nel 1992 – ha affermato Annamaria Procacci, consigliera nazionale Enpa – rappresenta una data fondamentale per il Pianeta ma i suoi obbiettivi, purtroppo, sono tutt’altro che raggiunti. Anzi! Il bollettino di questi tre decenni, lo sappiamo tutti, è assolutamente negativo per Madre Terra e per tutte le sue forme di vita: emissioni, stravolgimento del clima, deforestazione, perdita di ecosistemi, inquinamento, agricoltura intensiva e allevamenti e pesca intensivi. Quale negazionismo, quale indifferenza se non in totale malafede, può esserci di fronte alla scomparsa imminente di un milione di specie, nella sesta estinzione di massa, come affermano mondo scientifico e ONU?»

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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