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5 Giugno 2023
12:02

Portare i cani in Parlamento: la proposta di Biancofiore che piace a La Russa

Anche i parlamentari chiedono di poter portare i loro animali domestici in ufficio, una pratica diffusa in molte aziende. A farsi portavoce della richiesta è stata l'esponente di Noi moderati, Michaela Biancofiore, con il sostegno del presidente del Senato Ignazio La Russa.

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Portare cani e gatti in Parlamento: è questa la proposta che ha tenuto banco a Palazzo Madama in questi giorni e che ha incontrato il plauso di Ignazio La Russa, esponente di Fratelli d'Italia e presidente del Senato. La seconda carica più importante dello Stato ha aperto l'istruttoria allo scopo di integrare il regolamento per permettere ai parlamentari di portare nella sede di lavoro i compagni animali.

A presentare la mozione, corredata da una bozza di regolamento per consentire l’accesso degli animali d’affezione negli uffici di palazzo Madama, è stata Michaela Biancofiore, ex forzista e oggi capogruppo al Senato di Noi Moderati. Biancofiore ha detto di essere speranzosa che la sua proposta venga approvata in occasione della Giornata mondiale degli animali domestici in ufficio, così da potersi prendere cura più agevolmente di Puggy, un Carlino suo compagno da molti anni.

A sostegno della proposta si sono espressi numerosi esponenti politici, e prima fra tutti proprio il co-fondatore di Fratelli d'Italia. L'amore di La Russa per i cani è ben noto. Oggi il politico siciliano condivide la vita con Sciara, un Pastore Tedesco accolto in casa un anno e mezzo fa, e con la quale si è mostrato in diverse occasioni sui social.

Quella del Pastore Tedesco è una delle razze più amate dagli italiani, come ha spiegato in un video l'istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, Luca Spennacchio, e anche i politici a quanto pare non sono immuni al fascino di questi cani coraggiosi e capaci di creare legami indissolubili con il loro umano di riferimento.

C'è però una particolarità poco nota che rende ancora più particolare il legame tra La Russa e la sua Sciara. Questo nome, infatti, deriva dal dialetto siciliano, nato dalla commistione di arabo e latino, che significa "ardente", ed è spesso usato per riferirsi alla lava nelle zone circostanti al vulcano Etna, ma può essere letto anche come un richiamo alla fiamma ardente del tricolore nel simbolo dei due partiti che hanno segnato la vita politica di La Russa: il Movimento sociale italiano, partito d'ispirazione neofascista al quale aderì in gioventù, e Fratelli d'Italia che fondò insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto.

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I simboli del Movimento sociale italiano e di Fratelli d’Italia

Non a caso Fiamma era anche il nome della Maltese che ha preceduto Sciara, e con la quale La Russa ha condiviso 12 anni della sua vita.

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Ignazio La Russa con la sua Fiamma nel 2018
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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