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22 Settembre 2023
10:43

Pescatori trovano un rarissimo astice blu e lo liberano in un punto in cui è vietata la pesca

Alcuni pescatori hanno trovato al largo dell'isola di Noirmoutier un astice blu e alla luce della sua rarità - ne nascono due su un milione - hanno deciso di liberarlo in una zona dove la pesca è vietata.

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Nei giorni in cui si dibatte moltissimo del granchio blu, considerato – suo malgrado – un flagello per i mari italiani, in Francia un’azienda ittica ha deciso di salvare un altro crostaceo anche lui caratterizzato dal colore blu e decisamente più raro: un astice, erroneamente riportato da molti come aragosta, che tuttavia a differenza del primo non possiede le grosse chele.

A trovarlo, al largo delle coste dell’isola di Noirmoutier, sono stati gli operatori del mercato ittico “Les Viviers de Noirmoutie”, che hanno deciso di recuperarlo e liberarlo poi in una zona in cui la pesca è vietata: consapevoli della rarità dell’esemplare – si stima ne nascono uno su 2 milioni con questa colorazione – l’hanno notato in acqua e hanno deciso di salvarlo per evitare che venisse pescata.

«Abbiamo fatto del nostro meglio per recuperare questo splendido astice blu, una piccola femmina, ed evitare che venisse venduta per scopi culinari – spiegano gli stessi operatori ittici sui social – Eravamo consapevoli della sua rarità. Abbiamo trovato, con l'aiuto dell'ufficio turistico dell'Ile d'Yeu, una zona vietata alla pesca intorno all'isola per liberarla, così che possa vivere una vita lunga, pacifica e felice». Poi l’appello a clienti e follower a inviare proposte di nome, così da assegnargliene uno in una sorta di “battesimo” che verrà poi celebrato dal team di pescatori che vigileranno su di lei.

L'astice trovato al largo di Noirmoutie deve la sua caratteristica colorazione blu a un’anomalia genetica, rarissima, che causa la produzione in eccesso di una particolare proteina. Qualche anno fa ne era stato trovato un esemplare in un carico destinato a un ristorante della Florida. In quel caso a notarlo era stato un cliente, che aveva contattato il Ripley’s Acquarium di Myrtle Beach per chiedere se avrebbero accettato di accogliere l'astice e alla fine l’aveva acquistato per salvarlo. Un episodio molto simile a quello accaduto a Golfo Aranci, Comune in provincia di Sassari, nel nord della Sardegna, dove una turista svizzera ha pagato circa 200 euro per farsi consegnare da un ristoratore un’aragosta destinata al consumo alimentare e liberarla poi in mare.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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