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18 Aprile 2024
9:00

Perché il gatto annusa il cibo, ma non mangia?

I gatti hanno gusti difficili e capita che annusino il cibo, ma non lo mangino. Il motivo è legato a un odore sgradito, ma non sempre è dovuto ai gusti personali.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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I gatti hanno gusti molto difficili e accade spesso che rifiutino del cibo che non amano. Ma come mai a volte lo annusano e poi vanno via? Il motivo è semplice: quello che percepiscono l’olfatto è sicuramente un odore sgradito. Potrebbe essere un grasso irrancidito, un odore acido o semplicemente qualcosa che non piace, ma nonostante la fame decide di non provare neanche l’alimento.

Perché il gatto ha fame, ma non mangia?

In generale, se il gatto sembra interessato al cibo, ma non mangia, dipende da una quesitone di gusti. Potrebbe dipendere quindi dal cibo che non è gradito e che viene riconosciuto dall’odore. In altri casi invece il gatto riconosce un odore “rovinato”, come ad esempio quello del grasso irrancidito.

Ricordiamo che in natura il gatto è un cacciatore solitario, che caccia e mangia la preda immediatamente dopo averla uccisa. Se lascia un resto, non torna a mangiare la stessa preda dopo qualche giorno, ma spesso neanche dopo qualche ora. Ovvero non è, come il cane invece, un animale “spazzino”, che mangia carogne. Questo lo rende molto più esigente riguardo la freschezza dell’alimento e molto più attento a riconoscere qualsiasi segno di cattiva conservazione.

Esiste però anche un’altra ragione che può portare il gatto a non mangiare, pur dimostrando interesse per il cibo, ed è la nausea. In molti casi, infatti, quando la nausea non è forte, il vostro gatto sarà comunque interessato al suo cibo, ma avvicinandosi alla ciotola poi e facendosi più forte l’odore, potrebbe decidere di non mangiare. Per questo, soprattutto se non avete cambiato cibo ed è uno che abitualmente piace, conviene ricorrere ad una visita medico veterinaria.

Quando preoccuparsi se il gatto non mangia?

In generale, consiglio di prendere molto seriamente il rifiuto del gatto per il cibo. Non sono infatti animali fatti per digiunare molte ore. Il consiglio è di rivolgersi al medico veterinario dopo al massimo 24h di digiuno totale o dopo 2 giorni se mangia comunque qualcosina durante il giorno, ma rifiuta tutta la razione.

Nel caso in cui al rifiuto del cibo però siano associati altri sintomi, vi consiglio di essere ancora più tempestivi. Se ad esempio il gatto rifiuta il cibo e in più quando va in cassetta non lo vedete urinare, non aspettate neanche 12 ore per andare in pronto soccorso: potrebbe essere un blocco uretrale. Altri sintomi associati a rifiuto del cibo potrebbero essere abbattimento, aumento dell’assunzione di acqua, aumento dell’urinazione, diarrea o vomito. In tutti questi casi, non attendete in quanto il gatto è un animale che spesso nasconde le malattie, fino a che non “esplodono” in sintomi manifesti.

Cosa fare se il gatto si rifiuta di mangiare

Se il gatto si rifiuta di mangiare, dobbiamo prima di tutto inquadrare la situazione in modo corretto. Esistono casi, infatti, molto diversi fra loro.

  • Esempio 1: il gatto si rifiuta di mangiare un cibo nuovo, che non ha mai provato prima. In questo caso, potrebbe rientrare nella normalità di un gatto come comportamento. Provate ad offrire il cibo vecchio e se lo mangia… bene! È solo un gatto! Dovrete in questo caso abituarlo al nuovo cibo con un pochino più di pazienza, introducendolo poco alla volta e senza forzarlo.
  • Esempio 2: il gatto si rifiuta di mangiare cibo che normalmente mangia, ma per il resto sta bene e continua a giocare. In questo caso, quasi il contrario del precedente, potreste provare ad offrire al gatto un alimento nuovo, per valutare se si fosse semplicemente stufato dei gusti del precedente.
  • Esempio 3: il gatto non mangia nessun cibo offerto, oppure mangiucchia poco, ma ha anche altri sintomi, come aumento dell’acqua assunta o feci molli. In questo caso non aspettate e portatelo immediatamente a visita dal medico veterinario.

Ricordate in generale una regola d’oro: un gatto non deve mai stare totalmente digiuno per più di 24-48 ore, soprattutto se obeso, pena rischio di steatosi epatica, ovvero un accumulo di grasso nel fegato. Quindi, anche se siete convinti che lo faccia solo “perché è un gatto”, non forzate mai molto la mano cercando di obbligarlo a mangiare cibo che non vuole. Spesso i gatti sono animali molto duri e, rimanendo fermo sulla sua convinzione, potrebbe arrivare ad ammalarsi, se voi non siete disposti a cedere.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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