Perché il castoro costruisce dighe con tutto ciò che trova?

Questo castoro costruisce una diga nel corridoio del suo centro di recupero usando tutte gli oggetti messi a disposizione dagli operatori specializzati: è importante che gli sia data la possibilità di mettere in pratica comportamenti specie specifici prima della loro reintroduzione in natura.

11 Maggio 2023
18:06
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Un cucciolo di castoro rimasto orfano che vive al Woodside Wildlife Rescue nel Mississippi ha costruito una diga in casa usando giocattoli, decorazioni natalizie e tutto ciò che trovava. Secondo l’operatrice che se ne prende cura, la dottoressa Holley Muraco, questo castoro vive all’esterno con altri ma entra nella struttura perché può trovare arricchimenti ambientali, ovvero oggetti che per lui sono nuovi e, per questo, fonte di stimolo e opportunità. Attraverso questi stimoli, infatti, il castoro non prova noia e frustrazione e così gli è garantito anche in cattività il benessere psicologico e fisiologico. Nel centro di recupero i cuccioli di castori passano due anni con gli operatori umani, esattamente come farebbero in natura con la madre o il padre.

Quando è stato recuperato il piccolo era orfano: i suoi genitori erano stati uccisi. Sfortunatamente, i castori sono considerati animali nocivi negli Stati Uniti, e a Woodside si opera proprio per dare una possibilità a quelli che vengono ritrovati in cattive condizioni: una volta raggiunta la giusta età o quando hanno ripreso forza, vengono poi rilasciati in natura.  Alcuni animalisti però sono preoccupati che possano abituarsi troppo alla presenza e alla manipolazione da parte dell’uomo, cosa che li potrebbe esporre a situazioni di estremo pericolo una volta rilasciati nel loro habitat naturale.

Questi animali, però, riconoscono i membri della propria famiglia tramite l’olfatto e quindi, quando vengono rilasciati, non si avvicinano a qualsiasi essere umano ma al massimo potrebbero andare incontro solo alle persone che conoscono. In ogni caso, una volta che la loro vita comincia allo stato selvatico, i castori non tornano più indietro. La cosa più importante per i castori in questa fase di obbligata cattività, in realtà, è stare molto vicino a membri della famiglia che riconoscono, imparare a mangiare varietà di alimenti e avere accesso a tipologie diverse di esperienze, come appunto il vivere l'esterno e l'interno della struttura per trovare tanti stimoli diversi che possano innescare curiosità, conoscenza e problem solving.

Dopo aver lasciato il Woodside Wildlife Rescue, i castori vanno in un altro centro di recupero in cui ci sono anche degli stagni e possono passare per diverse fasi di rilascio graduale in cui esplorare la vita fuori dalla cattività e, nel caso ne avessero bisogno, possono anche tornare in quello che è stato fino a quel momento il loro “luogo sicuro”.

La presenza degli specchi d'acqua è essenziale per far sì che possano iniziare a sperimentare la costruzione delle loro case e delle dighe: fermando il fluire dell'acqua riescono a intrappolarla creando uno stagno abbastanza profondo per la loro tana. Le dighe, i canali e le logge costruite dai castori hanno gli fatto guadagnare la reputazione di "ingegneri della natura". Nessun altro animale, ad eccezione dell'uomo, altera in modo così significativo l’habitat per soddisfare i suoi bisogni. Le loro attività possono apportare grandi modifiche all’ecosistema e, ad esempio, ci si è chiesti se per questo motivo anche in Italia la presenza di questi animali – soprattutto in territorio umbro e toscano – possa essere ritenuta problematica. I ricercatori e gli specialisti del settore però non solo hanno confermato che questa specie nel nostro paese non arreca nessun danno ma che crea persino dei benefici.

Anche se questo animale sposta tre tonnellate di materia prima fermando i corsi d’acqua, mantiene sani i nostri ecosistemi e riduce gli impatti del cambiamento climatico. Grazie a numerosi progetti di reintroduzione, il castoro europeo sta tornando a popolare i fiumi di gran parte dell’Europa e un team di ricercatori ha analizzato i vantaggi legati al suo ritorno tra cui: creare l'habitat delle zone umide per altre specie promuovendo la biodiversità, migliorare la qualità e la conservazione dell’acqua durante i periodi di siccità e riduce il rischio di inondazioni.

Potremmo imparare molto da questa specie unica che riesce a costruire, in meno di un mese, case di 12 metri, alte 3 con stanze adibite ad ogni esigenza, in maniera completamente eco-compatibile.

Sono una ragazza che dopo qualche anno di veterinaria ha scoperto la sua passione: lo studio del comportamento degli animali, incluso l'uomo, in un'ottica comparata. Questa scienza, ancora sconosciuta, si chiama "Etologia" e mi aiuta a non smettere mai di conoscere cose sulla natura, sugli animali, su di noi e sulla nostra storia.
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