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A volte i nostri gatti possono fare dei versi che ci sembrano strani come ad esempio un “ekekek” simile ad un cinguettio. In realtà, si tratta di vocalizzazioni del tutto normali e legate all’ambito della caccia, chiamate chattering e chirping.
Il chirping è un suono breve, acuto e ritmato che spesso accompagna il chattering, un battere frenetico di denti, ma queste vocalizzazioni possono essere fatte anche indipendentemente. Di solito il gatto li fa quando vede una preda che non può raggiungere, ma a volte il chirping può essere inteso anche come un "saluto".
I gatti, generalmente parlando, non sono animali estremamente vocali, anzi, se paragonati ad esempio ai cani sono piuttosto silenziosi. Comunicano per lo più con un linguaggio non verbale fatto di odori e movimenti del corpo, tuttavia in alcuni casi emettono delle vocalizzazioni. Vediamo quindi in quali occasioni il gatto fa “ekekek”.
Quando una preda è irraggiungibile
Chattering e chirping sono spesso emessi dal gatto mentre tiene lo sguardo puntato su qualcosa di preciso. Di solito, in questi casi si tratta di una preda irraggiungibile perché posta al di là di un ostacolo o su di un ramo troppo alto.
Questo comportamento può avvenire anche senza l’effettiva emissione di suono: infatti si tratta di una delle poche vocalizzazioni “mute” del gatto.
Una forma di saluto
Il chirping, ovvero le vocalizzazioni brevi, acute e ritmate, possono essere a loro volta prodotte indipendentemente dal chattering (il battito di denti) e, se rivolte ad altri gatti, possono essere interpretate come una sorta di saluto.
Un esempio classico è quello di mamma gatta che rientra al nido dopo essersi allontanata per richiamare a sé i piccoli, magari dopo essere andata a caccia.
Alcuni gatti domestici mantengono questo comportamento in età adulta e usano questa vocalizzazione anche come forma di "saluto" quando si riuniscono con altri individui della stessa specie, o anche, in alcuni casi, con gli esseri umani appartenenti al proprio gruppo sociale.