Kodami Call
rubrica
11 Gennaio 2024
14:42

Patente sospesa per chi abbandona gli animali: arriva il sì della Commissione Trasporti

Pene più severe per chi abbandona animali: approvato dalla Commissione Trasporti l'emendamento che modifica il Codice della Strada. Chi abbandonerà un animale rischierà la sospensione della patente, oltre a una sanzione molto salata.

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cane abbandonato
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Pene più severe per chi abbandona animali. È il contenuto dell'emendamento approvato dalla Commissione Trasporti della Camera, dove è in corso l'esame del disegno di legge per modificare il Codice della Strada.

Se dovesse essere approvato in via definitiva, le pene per chi abbandona gli animali aumenteranno di un terzo rispetto a oggi, portandole fino a 16 mesi di arresto o l’ammenda fino a 13 mila euro. La novità più interessante che viene introdotta è la sospensione della patente di guida fino a un anno e l’applicazione delle pene previste per omicidio stradale o lesioni personali gravi o gravissime se dall’abbandono derivasse un incidente, mortale o meno.

Attualmente, invece, le pene previste dall'articolo 727 del Codice Penale sono ben più esigue:

Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze.

Con l'approvazione definitiva del nuovo emendamento, le pene per il reato di abbandono di animali verrebbero quindi fortemente inasprite. Una notizia che ha subito ricevuto il plauso delle associazioni animaliste che da anni si battono per questo risultato. «Una prova di grande attenzione verso un fenomeno odioso che coinvolge 130.000 animali, stimati solo tra cani e gatti – ha dichiarato la Lav – mettendo duramente a rischio la vita degli animali stessi e l’incolumità e la sicurezza pubblica. L’inasprimento delle pene, oltre a dare il giusto riconoscimento della crudeltà dell’abbandono e della sua pericolosità sociale, è anche una misura repressiva destinata ad avere un effetto certamente deterrente»

L’emendamento approvato è il risultato di una riformulazione degli emendamenti a prima firma del leghista Domenico Furgiuele e della deputata di Noi Moderati Michela Vittoria Brambilla. La riformulazione è sta chiesta dalla relatrice del provvedimento, Elena Maccanti.

Furgiuele, a seguito dell'approvazione, ha dichiarato: «Tolleranza zero per chi abbandona il proprio animale, soprattutto se poi si verifica un incidente stradale con morti e feriti». Gli incidenti non sono rari quando si abbandona un cane. Gli individui cresciuti in casa, al contrario di quelli nati liberi, non hanno cognizione dei pericoli rappresentati dalle automobili o dalle strade ad alto scorrimento. E i casi non sono pochi: secondo i dati più recenti, l’Anas salva, in media, un animale ogni cinque giorni dal pericolo di essere investito e ucciso lungo le strade e autostrade di sua competenza.

Per tutelare loro e la sicurezza pubblica, il Parlamento sta quindi lavorando per dissuadere i cittadini da compiere un simile atto, come ha sottolineato Brambilla, da sempre in prima linea per i diritti degli animali: «Se la modifica, come auspico, diventerà legge, chi abbandona per strada un animale, oltre alle conseguenze penali che possono diventare gravissime in caso di incidente, rischia una pesante sanzione amministrativa con la sospensione della patente. Chi intende macchiarsi di un gesto così odioso, ci penserà due volte».

Proprio la novità della sospensione della patente per chi commette il reato era stata già anticipata questa estate dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, durante una visita al canile Valle Grande di Roma.

I parlamentari stanno però lavorando anche a un'altra proposta di legge che mira a inasprire le pene per chi maltratta un animale. Anche questo è un progetto di legge trasversale ai gruppi politici che è attualmente in fase di discussione.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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