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29 Aprile 2023
8:37

Oscar, morto sul traghetto perché il veterinario non c’era. Manifestazione all’Elba

L'isola d'Elba dalle 21 della sera alle 5 del mattino è isolata dalla terraferma perché non ci sono traghetti. La manifestazione chiederà anche l'apertura di un presidio di pronto soccorso veterinario h24 proprio per le emergenze come quella che ha ucciso il bellissimo Maremmano.

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Giornalista
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Una manifestazione nel nome di Oscar, il maremmano bianco morto sul traghetto che lo stava trasportando a San Vincenzo perché all’Isola d’Elba non c’era a disposizione un veterinario disponibile a curarlo. Partirà il 30 aprile alle 18:00 da Portoferraio e cercherà di coinvolgere tutti i cittadini dell’isola che negli anni hanno dovuto subire la mancanza di un canile e di pronto soccorso sull'isola che operasse 24 ore su 24 e che potesse essere punto di riferimento per gli animali in difficoltà.

Oscar, uno splendido maremmano di soli tre anni e mezzo, infatti non sarebbe morto se l'Elba avesse collegamenti con la costa toscana anche in orario serale o emergenziale. Invece dalle 21 della sera alle 5 del mattino gli isolani e i loro animali sono come bloccati, impossibilitati a lasciare l’isola qualsiasi cosa accada, anche  per la peggiore delle emergenze.

Oscar sarebbe ancora vivo anche se l'Elba avesse una clinica veterinaria e un pronto soccorso veterinario in grado di prestare aiuto e assistenza immediati. Sara, la giovane elbana di Procchio che aveva scelto Oscar perché sopravvissuto ad una cucciolata insieme a due fratelli, ha deciso che questa sarà la sua battaglia e domenica alle 18:00 sarà a Portoferrario alla testa della manifestazione. «Perché glielo devo. E perché penso che sia importante per chi ama gli animali, come me».

Tutte le associazioni animaliste locali, Animal Project Onlus, I Ragazzi del Canile, ENPA Isola d’Elba, A.T.A.R. Associazione Tutela Animali Rio e I Sogni di Anna, l’hanno supportata dopo che un suo post su Facebook che denunciava la morte di Oscar come risultato di questa anacronistica situazione era diventato virale e la loro storia finita sui giornali. E dopo il sostegno ricevuto anche dal consigliere regionale della Lega, Marco Landi, è nata l’idea della manifestazione che domenica partirà dal centro di Portoferraio che con i suoi oltre 11 mila abitanti costituisce il centro più popoloso dell’isola.

«Non mi interessano le polemiche – ci spiega al telefono – voglio solo che si trovi una soluzione a questo problema. Ho chiamato tutti i veterinari dell’isola (che non superano i dieci, ndr) quando Oscar ha cominciato a sentirsi male ma nessuno era disponibile. Erano le 20,30 e poco dopo partiva l’ultimo traghetto, se ci fosse stato un altro traghetto più tardi o se sull’isola ci fosse un pronto soccorso veterinario h24, Oscar forse sarebbe ancora vivo». Cosa è successo dopo? «Ho dovuto aspettare il primo traghetto all’alba. Alle cinque mi sono imbarcata ma prima ancora di arrivare a San Vincenzo dove avevo allertato la clinica veterinaria che ci aspettava, Oscar era morto. Probabilmente per una torsione, che avrebbe potuto essere operata». Alla comprensibile disperazione seguita a quella morte che, con buona probabilità, poteva essere evitata, Rita ha dato sfogo attraverso i social. Il suo post su Facebook in cui raccontava quello che era successo è rimbalzato un po’ ovunque scatenando la partecipazione di altre persone e soprattutto riportando a galla problemi mai risolti sull’isola ma ben presente a chiunque ci viva con un animale.  «Ma ad eccezione del Simone Barbi, il sindaco di Marciana e di Marco Landi, non ho avuto risposta da nessuno. Spero di vederli almeno alla manifestazione di domenica».

Le associazioni: «Il progetto del canile fermo da anni malgrado 350 mila euro già stanziati»

Che Oscar sia l’ennesima vittima della mancanza di una reperibilità veterinaria H24 all’Isola d’Elba è anche la posizione delle associazioni animaliste dell’isola che infatti hanno subito offerto a Sara la loro collaborazione. «È giunto il momento di dire basta! – denunciano – Ormai da anni l’iter per il Progetto per la realizzazione del canile e gattile comprensoriale, con annessa clinica veterinaria H24 è fermo, nonostante ci sia una Convenzione firmata dai Sindaci nel 2018, un progetto cantierabile e 350.000 euro già stanziati dalla GAT. Siamo in attesa della chiusura dell’iter per la copertura della spesa residua da parte della Regione. Ma, nel frattempo, gli animali continuano a morire». L’obiettivo della protesta è proprio quello di rendere sicura l’Elba anche per i suoi animali: «chiediamo che i Comuni elbani si attivino concretamente per la realizzazione del progetto e, in attesa, valutino e attuino ogni possibile soluzione tecnica per garantire un soccorso tempestivo ai nostri animali, ivi compresa la stipula di una convenzione con un soggetto pubblico o privato per il trasporto d’urgenza in continente».

Oscar, grazie all’impegno delle volontarie Valeria Testa, Alba Alico e Marina, si era salvato dalla furia del pastore che voleva disfarsi di lui e degli altri dieci cuccioli della cucciolata evidentemente indesiderata. Sara, che aveva letto la sua storia, aveva risposto all’annuncio e se lo era andato a prendere, ancora piccolissimo, a sud di Roma. «E malgrado in tantissimi mi abbiano scritto dopo la morte di Oscar per offrirmi i loro cani, aspetterò di trovarne un altro da salvare da una brutta situazione, proprio come è successo con Oscar- racconta – non rientra nella mia filosofia prendere un cane da un allevamento. E spero che sia un maremmano, perché vorrei che questi cani venissero considerati n modo diverso: in molti pensano che si tratta di cani difficili da gestire, ma non è così».

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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