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L’accusa è di aver restituito il cane adottato alcuni anni fa perché troppo presa dalla sua nuova relazione d'amore per badarvi. La protagonista di questo attacco è l’attrice Olivia Wilde contro la quale si è scagliata l'ex-tata assunta all'epoca del matrimonio con Jason Sudeikis.
La donna, intervistata dal Daily Mail, ha incolpato la sua titolare di aver abbandonato il suo Gordy, per poter trascorrere più tempo con il nuovo fidanzato, Harry Styles.
A difendere l’attrice, però, è scesa in campo MaeDay Rescue, una no-profit specializzata nel salvataggio degli animali in situazioni difficili dalla quale cui l'attrice aveva adottato il cane e alla quale l'ha riportato. In un post sul loro profilo Instagram l’associazione ha voluto spiegare cosa è successo, replicando alla tata e smentendo il suo racconto.
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«Gordy fu adottato da Olivia Wilde all'età di due mesi e, dopo avergli donato tanto amore e regalato tanti viaggi e avventure, l’attrice ha realizzato che Gordy non amava affatto viaggiare e non era a suo agio con i bimbi piccoli. Prima di prendere la decisione, però, Olivia ha chiamato Maeday per discuterne e capire cosa fosse meglio fare. E così, visto che Gordy ha sviluppato un legame molto forte con il suo dog walker, dopo diverse considerazioni, si è deciso di riportarlo a lui per il suo bene. Il nostro impegno è quello di trovare sempre la casa perfetta per i nostri animali Maeday e, va detto: ogni tanto l'animale è semplicemente più felice in un ambiente diverso e va bene così».
L’adozione di un animale è qualcosa che va fatta con grande responsabilità. Lo ripetiamo spesso e, purtroppo, questo significa che troppo spesso accade che la decisione di far entrare un cane in famiglia non viene considerata per quello che è: una scelta che deve essere per sempre.
La vita con un amico a quattro zampe è un’esperienza intensa e in grado di cambiare completamente la prospettiva sul mondo, ma può anche essere complessa se non si parte con il piede giusto.
Ecco perché prima di intraprendere questa avventura, è fondamentale verificare di aver realmente compreso a cosa si sta andando incontro e, soprattutto è fondamentale farsi la domanda giusta: «Sarò in grado di soddisfare le sue necessità?», «Le sue motivazioni sono in linea con il mio carattere e il mio stile di vita?».
Rispondere correttamente non è difficile, a patto voler conoscere quali sono davvero i bisogni del cane, superando la credenza diffusa secondo la quale è sufficiente cibo, qualche passeggiata e qualche carezza per renderlo appagato.
Proprio per questo Kodami ha realizzato il MiFido, un questionario che ha l'obiettivo di far capire se si è pronti a condividere la vita con un animale domestico. È naturalmente solo un primo "test" e non vuole né può sostituire gli incontri e dei colloqui con gli operatori esperti di associazioni e rifugi con i quali si affronterà il percorso di adozione. Può essere però molto utile per cominciare a schiarire le idee prima di iniziare il vero e proprio cammino.
