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12 Aprile 2021
7:00

Nati i pulli di Giò e Giulia, i falchi del Pirellone

Nati due pulli dei falchi pellegrini Giulia e Giò che abitano all'ultimo piano del Pirellone, la sede della Regione Lombardia. Attraverso una webcam è possibile vedere la cova e in attesa della schiusa di un terzo uovo. Sarebbero dovuti nascere nella settimana di Pasqua, ma il freddo ha fatto rimandare il lieto evento.

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Dall'alto del Pirellone di Milano la vista e la pace sono garantite. Lo sanno bene i falchi pellegrini Giò e Giulia che hanno fatto della sede della Regione Lombardia la loro casa. All'ultimo piano, anche la schiusa di quest'anno è andata a buon fine: i pulli sono nati e dalle webcam installate si può assistere alla cova attraverso una pagina dedicata sul sito della Regione e, in generale, alla vita dei rapaci 24 ore su 24.

La nascita era prevista entro Pasqua ma le condizioni climatiche, ovvero l'ondata di freddo che ha caratterizzato la settimana scorsa, ha fatto sì che il lieto evento ritardasse un po'. Sono due i piccoli falchi che hanno già visto la luce, un altro uovo è ancora intatto.

«Un attico con vista mozzafiato a 125 metri d’altezza, in cima al grattacielo simbolo di Milano. E il nido d’amore di Giò&Giulia, una coppia di falchi pellegrini “urbani” che ogni anno, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo torna in cima al Grattacielo Pirelli, sede del Consiglio Regionale, per la riproduzione». Così vengono presentati i due inquilini alati del Pirellone sul sito ufficiale della Regione Lombardia in cui viene raccontata una lunga storia di coabitazione. La prima volta che i rapaci sono stati avvistati è stato nell'aprile del 2014 mentre erano in corso dei lavori di manutenzione della parte alta del grattacielo. Dopo poco gli esperti hanno deciso di dare vita a un nido artificiale che potesse accogliere la coppia.

Sempre sulla pagina dedicata ai due rapaci, ci sono anche le risposte alla domande più importanti sulla specie e alle curiosità specifiche relative alla coppia meneghina. Ad esempio, viene spiegato che «I nomi dei due rapaci sono stati scelti in omaggio a Giò Ponti, il grande architetto progettista del Grattacielo Pirelli, e alla moglie Giulia Vimercati». Cosa si sa dei falchetti che sono nati prima di questi ultimi? «Sono stati tutti inanellati, hanno un identificativo ma non abbiamo notizie complete. E’ successo purtroppo di rilevare la mortalità di due esemplari giovani in due anni diversi a Milano città. Tuttavia, nonostante l’alta mortalità nel primo anno di vita non sono stati ritrovati a distanza dalla metropoli, volatili morti con il nostro anello di riconoscimento. Nel 2019 si era tentato di tracciare gli spostamenti dei giovani rapaci applicando a due di loro un GPS satellitare, uno dei due falchi è deceduto in seguito a un impatto contro la Torre Galfa, grattacielo in ristrutturazione a pochi metri dal Pirelli, l’altro GPS, ha permesso di seguire sino al mese di ottobre un giovane maschio sino alla provincia di Mantova, dopodiché il sistema  di tracciamento, ha smesso di funzionare. È probabile che tra i nati al Pirelli qualche esemplare graviti in città». La speranza per le nuove vite appena iniziate, così, e che possano tutti volare dove vogliono, in libertà e in sicurezza verso una lunga vita di avventure.

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