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5 Giugno 2023
14:48

Morto uno dei pulli delle due cicogne femmine che hanno fatto coppia in Repubblica Ceca

Uno dei pulli nati dalle due femmine di cicogna che hanno fatto coppia in Repubblica Ceca è morto. Nel nido ne restano ora due, tra cui l'ultimo nato che è visibilmente più piccolo e a rischio del fratello maggiore.

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Qualche giorno fa, uno dei tre pulli nati dalle due femmine di cicogna bianca che hanno fatto coppia in Repubblica Ceca purtroppo è morto. Si trattava di uno dei due schiusi per primi, quindi più grosso e forte e che aveva maggiori possibilità di sopravvivere. Nel nido ne restano ora due, tra cui quello visibilmente più piccolo e debole nato per ultimo che, anche se a rischio per via delle ridotte dimensioni e per la competizione col fratello più grande, con la morte dell'altro pullo, ora ha maggiori possibilità di sopravvivere.

Non è chiaro come sia morto il piccolo, cosa comunque abbastanza comune per i pulli di cicogna di quella età, ma riguardando le immagini riprese dalla webcam che segue in diretta il nido, si ipotizza possa essere stato soffocato da un boccone troppo grosso per lui. Michael Strnad, l'ornitologo che sta seguendo l'insolita coppia che ha attirato la curiosità di addetti ai lavori e non, ha detto che sperava di poter recuperare il corpo del piccolo per effettuare delle analisi genetiche, ma le due cicogne adulte non lo hanno gettato fuori dal nido come accade di solito.

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Le cicogne costruiscono enormi nidi a cesta fatti di rami

Gli esperti hanno anche valutato la possibilità di raccoglierlo direttamente dal nido, ma per evitare di disturbare i piccoli hanno scelto alla fine di non farlo. Ora tutti aspettano e sperano che gli altri due possano crescere sani e forti e arrivare fino all'involo ma tra i comportamenti insoliti della coppia tutta al femminile ce n'è anche un altro che gli esperti ancora on sanno spiegarsi: nel nido restano infatti ancora tre uova che però, dopo tutto il tempo trascorso dalla deposizione, non si schiuderanno più.

Di solito, arrivati a questo punto, gli adulti le gettano via, come del resto hanno già fatto con due delle otto uova totali deposte dalle due femmine, ma per le ultime tre, per motivi ancora non chiari, non lo hanno fatto. Nel frattempo le due mamme, proprio come fatto fino a ora, continuano a comportarsi come una vera coppia ed entrambe stanno proteggendo, covando e alimentando i piccoli a turno. Ora, gli ornitologi stanno anche aspettato che i piccoli siano abbastanza grandi da poterli marcare e, soprattutto, raccogliere i campioni di DNA che aiuteranno a capire chi e quanti sono i genitori dei piccoli.

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I piccoli vengono accuditi per circa 60–70 prima che siano grandi abbastanza da lasciare il nido

Ma anche se si tratta della prima coppia di cicogne conosciuta formata da due individui dello stesso sesso, l'omosessualità negli animali – con rapporti sessuali e vere e proprie coppie interamente maschili o femminili – è stata osservata e ben documentata praticamente in tutti i vari gruppi e in oltre novanta specie diverse restando tra i soli uccelli. Tra queste ci sono oche, anatre, pinguini, cigni, fenicotteri e albatros, che in diverse occasioni hanno allevato con successo i loro piccoli senza l'aiuto di alcun un maschio. Questo comportamento è perciò sicuramente molto più diffuso di quanto si pensasse in passato e questa coppia di cicogne ce ne sta dando l'ennesima prova.

Nell'attesa di conoscere il destino dei due pulli rimasti in vita (soprattutto quello del più piccolo), curiosi ed esperti continueranno a seguire le vicende della coppia di Chýnov grazie alla webcam che trasmette le immagini in diretta. Il nido fa parte infatti di un progetto di citizen science curato dell'associazione Česká Společnost Ornitologická, il corrispettivo ceco della LIPU, che consente a tutti di seguire le nidificazioni in diretta grazie alle webcam. Il progetto si chiama Stork Nests ed è ormai arrivato al decimo anno di attività.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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