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29 Marzo 2023
12:51

Morto Asimov, uno dei gatti simbolo della storica colonia felina di Torre Argentina

Asimov, uno dei gatti della colonia felina di largo di Torre Argentina, è morto all'improvviso, probabilmente a causa di una malattia di cui gli operatori non erano a conoscenza. Il gatto nero era arrivato nella colonia nel 2016, scegliendo le antiche rovine come nuova casa e prediligendo le aree esterne più tranquille e silenziose.

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Se n’è andato in modo discreto, senza farsi notare troppo, rifugiandosi nella pace e nella tranquillità del suo angolo preferito. Asimov, uno dei gatti che popolano la colonia felina di largo di Torre Argentina, nel cuore del centro storico di Roma, è morto qualche giorno fa e i volontari che gestiscono l’associazione hanno voluto celebrarlo con un commovente ricordo.

«Il posto preferito da Asimov era il Giardinetto – raccontano i volontari – Un giovanotto molto timido e discreto, arrivato al rifugio quando era un giovane adulto. L’area principale era troppo affollata per lui, e presto ha scelto di vivere con i gatti del giardino. Amava prendere il sole sulle antiche rovine, e stare vicino agli amici Tavor, Satanasso e Gasperino, che spesso gli davano filo da torcere. Si distingueva dagli altri gatti neri per i profondi occhi color ambra e la pancia rotonda: amava mangiare».

Asimov, raccontano ancora i volontari che gestiscono la più antica colonia felina di Roma, diventata una sorta di “monumento” sia per i romani che per i turisti, era arrivato nella colonia nel 2016 e aveva tra gli 8 e i 10 anni, ma «a volte la vita ti presenta brutte e inaspettate sorprese. Deve essersi ammalato presto, e nel suo pudore è andato a cercare pace in un luogo nascosto e silenzioso, magari sentendo per l’ultima volta il sole sul muso mentre si addormentava senza paura o dolore. Ci si spezza il cuore al pensiero che non eravamo con lui, e che non ci sono stati segnali utili ad aiutarlo. Il mondo sarà più amaro senza la sua dolcezza, e c'è un grande dolore nel cuore di tutti coloro che lo hanno amato».

Oggi la colonia felina di Torre Argentina, la più antica di Roma, accoglie tra i reperti archeologici scoperti ormai quasi un secolo fa un centinaio di gatti. Gli animali sono stati soccorsi nel corso del tempo dai volontari, o sono arrivati spontaneamente nell’ampio spazio che sorge a poche centinaia di metri dal Vittoriano scegliendo le antiche rovine come loro casa: tantissimi i turisti che ogni giorno si fermano a osservarli mentre si godono il sole romano o esplorano le aree esterne.

A occuparsi di loro – anche di quelli che per problemi di salute devono necessariamente restare nella struttura interna – sono i volontari dell’associazione Gatti di Roma, che attraverso donazioni private non soltanto acquistano il cibo e tutto ciò di cui gli animali hanno bisogno, ma portano avanti un programma di sterilizzazioni finalizzato a prevenire il randagismo.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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