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13 Luglio 2021
16:13

Maiori: tartaruga maltrattata in spiaggia? Nessuna denuncia e il post d’accusa è stato rimosso

Una tartaruga sarebbe stata allontanata e maltrattata dai gestori di uno stabilimento balneare a Maiori, tanto che proprio per questo motivo non avrebbe nidificato sulla spiaggia. Il post diventa virale e diversi lettori lo segnalano. Ma dei maltrattamenti e delle eventuali denunce non ce n’è traccia. Questo è quanto ha potuto accertare Kodami dopo una serie di verifiche.

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Una tartaruga sarebbe stata allontanata e maltrattata dai gestori di uno stabilimento balneare a Maiori (Salerno), tanto che proprio per questo motivo non avrebbe nidificato sulla spiaggia. Il post diventa virale e diversi lettori lo segnalano. Ma dei maltrattamenti e delle eventuali denunce non ce n’è traccia. Questo è quanto ha potuto accertare Kodami dopo una serie di verifiche, non ultima quella fatta alla Capitaneria di Porto. Nessun esposto è pervenuto né la guardia costiera ha proceduto autonomamente.

Un video di tre minuti, diventato virale, fa vedere la tartaruga mentre ritorna in acqua senza alcun problema. L’animale si guarda un po’ attorno e poi va verso la battigia. Nessuno l’ha toccata e chi ha fatto il video con il cellulare si è avvicinato comunque mantenendo la distanza.

Non è raro vedere casi come questi di tartarughe “in perlustrazione”, che vanno a cercare sulla spiaggia i luoghi più adatti dove nidificare. L’esemplare di Maiori potrebbe tornare sulla zona oppure scegliere un altro lido che più le sembra idoneo per deporre le uova.

Su Instagram un post che parlava della violenza contro la tartaruga è stato rimosso. La sua presenza è durata giusto qualche giorno e invitava al boicottaggio dei gestori del tratto di arenile. Oggi appare la scritta: «Spiacenti, questa pagina non è più disponibile».

Sulla pagina Facebook "Tartarughe marine in Campania", appare una fotografia con l'immagine, riferita a Maiori, di un esemplare con la pinna incastrata da una sdraio. «Il Comune di Maiori e la Capitaneria di Porto ha disposto di spostare i lettini e spegnere le luci di tutti i lidi. In questo modo speriamo che la tartaruga, se tornasse, potrà deporre indisturbata. Li ringraziamo, ed incrociamo le dita che torni», si legge.

Nel corso della verifica di Kodami c'è chi parla di un «corto circuito» mediatico avvenuto con un altro episodio avvenuto negli stessi giorni a Ischitella (Caserta). In quel caso una Caretta caretta era finita in una rete dei pescatori che, pur di disfarsene, l'hanno massacrata con una serie di colpi in testa.

Ad oggi sono 23 i nidi di tartaruga Caretta caretta accertati nella Regione Campania grazie a un'attività di monitoraggio che vede anche la collaborazione dei volontari. Le aree vengono censite e recintate per permettere una corretta schiusa senza che i villeggianti possano danneggiare le uova.

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