I Vigili del Fuoco di Foggia e il NITA hanno salvato un lupo che era caduto nel vascone di un’azienda agricola in zona Incoronata. Si tratta di un individuo maschio di 5 anni, parte di un branco di 3 animali da giorni sotto osservazione delle guardie zoofile. Il lupo, evidentemente, si doveva essere avvicinato all’acqua per bere, finendo per scivolare all’interno aggrappandosi poi a dei fusti galleggianti. La sua fortuna è stata che una persona, vedendolo in difficoltà, ha chiamato i soccorsi.
«Questi lupi si aggirano spesso tra il bosco dell'Incoronata spostandosi verso il Salice – spiega a Kodami Antonino Valenti, Presidente nazionale del NITA – dopo essere finito in questo vascone per irrigare i campi si è arrampicato ai due fusti ed è rimasto in bilico. Siamo stati chiamati dai Vigili del Fuoco per il recupero, dopodiché ci ha raggiunto anche una pattuglia della Forestale e il veterinario della ASL con un tecnico per sedare l'animale. Il nostro timore era che potesse annegare dopo averlo anestetizzato».
Il recupero da parte dei Fluviali ha però avuto esito positivo: l'animale, nonostante l'involontario tuffo, è in buona salute. Ha solo riportato qualche piccola escoriazione nell'arrampicarsi. Per sicurezza sarà tenuto in osservazione qualche giorno prima di essere liberato nella stessa area di provenienza. Dopo aver trascorso la notte nella sede del NITA è stato trasferito dalla Polizia Locale all'Osservatorio faunistico regionale di Bitetto per ulteriori controlli. Le guardie zoofile lo hanno ribattezzato Luke.
La presenza del lupo viene avvertita con una certa diffidenza dalle persone. Di recente sempre in Puglia il Comune di Bitetto, per esempio, ha messo in allarme la popolazione dopo alcuni episodi spiacevoli ricondotti al passaggio di fauna selvatica. Da alcuni mesi, però, il tema è divenuto oggetto di studio grazie al progetto regionale Hic sunt lupi che mira a esaminare con maggiore scientificità il fenomeno, senza scadere nell'ormai frequente caccia alle streghe nei confronti di questi animali.
Del resto, se da un lato si sono verificati casi in cui la ricerca di cibo ha portato branchi di lupi ad attaccare animali domestici o bestiame, è pur vero che la spregiudicata antropizzazione anche delle aree naturali restringe il campo vitale di questi esseri, che diventano molto più spesso vittime dell'uomo, per esempio quando vengono investiti sulle strade statali che attraversano i territori boschivi. Una maggiore conoscenza del fenomeno servirà a favorire una migliore gestione e una pacifica convivenza tra lupo e uomo.