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7 Aprile 2023
10:12

L’elefantessa Noor tornerà a camminare: appena guarita potrà lasciare lo zoo di Kiriachi

Ormai quasi paralizzata, l'elefantessa è stata visitata e sottoposta alle prime cure. Per i veterinari di Four Paws, malgrado il ritardo nella diagnosi e nell'inizio delle cure, potrà tornare a muoversi. Trovato l'accordo con le autorità per trasferirla, insieme ai suoi tre compagni, in una struttura adeguata.

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Noor Jehan potrà guarire. Potrà tornare a camminare l’elefantessa che nel video girato dall’organizzazione internazionale per il benessere degli animali Four Paws all’interno dello zoo di Kirachi in Pakistan appare zoppicante e quasi paralizzata, incapace di muoversi e con lo sguardo fisso sul muro del recinto dove vive prigioniera da quando aveva tre anni.

Noor Jehan e Madhubala, suo compagno di recinto, assieme a Malika e Sonu che vivono al Karachi Safari Park, sono gli ultimi quattro elefanti africani in cattività in Pakistan. Tutti e quattro sono stati catturati liberi in Tanzania da un commerciante di animali pakistano e da lì sono arrivati in Pakistan nel 2009, da dove non si sono più allontanati e dove stanno invecchiando precocemente, come tutti gli elefanti costretti in spazi angusti e senza la libertà di movimento e di spostamento che gli sono necessari.

L'intervento di Four Paws per garantire cure e esami

Dopo l’intervento alle zanne che Amir Khalil, il veterinario di Four Paws, aveva pionieristicamente effettuato ad agosto dello scorso anno riuscendo a curare la grave infiammazione di cui soffrivano di due elefanti nel terribile zoo di Kirachi, Noor sembrava essersi rimessa, ma le sue condizioni sono peggiorate di nuovo. Quando ha cominciato a zoppicare vistosamente prima per bloccarsi poi progressivamente quasi fino alla paralisi, un team di veterinari dell’organizzazione è stato chiamato dalla Karachi Metropolitan Corporation (KMC), che gestisce lo zoo di Karachi per una valutazione urgente.

Gli esami diagnostici che si sono svolti ieri nello zoo hanno evidenziato un ematoma interno e un pavimento pelvico danneggiato come principali fonti del suo dolore e del suo disagio fisico. Dopo aver fornito trattamenti antidolorifici immediati e ulteriori raccomandazioni per la riabilitazione di Noor Jehan, i veterinari hanno anche sottolineato la necessità del trasferimento di Noor Jehan e della sua compagna Madhubala in un luogo più adatto alla loro natura, riuscendo a strappare alle autorità pakistane l’impegno ufficiale a trasferire entrambi gli elefanti non appena Noor Jehan sarà abbastanza in salute per essere spostata.

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Impossibile svolgere gli accertamenti senza i veterinari chiamati appositamente da fuori per la mancanza di attrezzature adatte di cui lo zoo pakistano è sprovvisto, in particolare esami a ultrasuoni e ulteriori test di laboratorio. «Durante l'esame ecografico abbiamo rilevato un ematoma interno e un pavimento pelvico danneggiato – ha spiegato Amir Khalil, veterinario di Four Paws. – Questo dimostra che deve essersi verificato un trauma che ha causato le sue attuali dolorose condizioni di salute e spiega anche l’insolita posizione del suo corpo».

Per dare immediato sollievo all'elefante sofferente, inoltre l'équipe ha applicato farmaci, vitamine, antdolorifici e un'idroterapia dopo aver identificato la causa delle sue gravi condizioni.  «Noor Jehan ha bisogno di molto movimento per attivare e allenare nuovamente i muscoli delle zampe, migliorando anche la mobilità del tratto digestivo. Per questo riceverà anche una dieta speciale. È ora più che mai importante che Noor Jehan recuperi le forze, in modo che lei e la sua compagna Madhubala possano essere presto trasferite in una casa più adatta alla specie, dove possa recuperare ulteriormente. Abbiamo fornito raccomandazioni e linee guida per il recupero di Noor Jehan, il suo futuro e la sua sopravvivenza dipendono ora dal fatto che lo zoo le segua».

Una sofferenza inutile che poteva essere evitata

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Rimane la delusione del ritardo con cui sono stati richiesti questi interventi che avrebbero risparmiato tanto dolore  all’elefantessa che ha trascorso ben 14 dei suoi diciassette anni nello zoo pakistano, vivendo praticamente tutta la sua esistenza all’interno di un recinto privo di qualsiasi stimolo, come mostra chiaramente il video diffuso dall’organizzazione. «Dai filmati che abbiamo visto è chiaro che Noor Jehan soffre e soffre molto – ha sottolineato Amir Khalil. – Vedere questo è particolarmente straziante perché avrebbe potuto essere evitato, se gli elefanti fossero già stati trasferiti, dato che lo zoo non rispetta gli standard internazionali».

Già dal 2021 Four Paws aveva fortemente raccomandato di trasferire Noor Jehan e la sua compagna Madhubala dallo zoo di Karachi in un luogo adatto alla specie che offra condizioni di vita migliori per gli elefanti. Tuttavia nessuna decisione era stata presa a riguardo e non erano state prese misure per il loro trasferimento, fino a quando la situazione dei due elefanti era peggiorata al punto da rendere necessario l’intervento per salvare loro le zanne. Ed era stato proprio in questa occasione che Amir Khalil aveva composto il team di esperti veterinari tra cui tra cui il dottor Frank Göritz e il professor Thomas Hildebrandt dell'Istituto Leibnitz per la ricerca sugli zoo e la fauna selvatica (IZW) che già conoscevano gli elefanti di Karachi, e a loro si era unita anche la dottoressa Marina Ivanova di Four Paws.

L'obiettivo finale è il trasferimento definitivo

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Malgrado il rammarico per non essere stati chiamati prima ad intervenire, i tecnici di Four Paws conoscono le necessità imposte dalla diplomazia, un equilibrio delicato ma indispensabile per riuscire a completare il progetto finale di trasferimento definitivo degli elefanti in un’area più consona alle loro caratteristiche. «Negli ultimi tre anni il Pakistan ha compiuto grandi passi avanti per il benessere degli animali, proteggendo i diritti naturali degli animali secondo la Costituzione e vietando le importazioni di elefanti. Avremmo voluto che questa misura fosse attuata prima per risparmiare a Noor Jehan le sofferenze patite di recente, ma siamo lieti che abbia ancora una possibilità di vita migliore – ha aggiunto Josef Pfabigan, direttore generale di Four Paws che ha voluto ringraziare pubblicamente le autorità in una prospettiva di collaborazione ulteriormente rafforzata per il benessere finale degli animali. – Vorremmo ringraziare in particolare il governatore del Sindh per aver partecipato alla valutazione medica di Noor Jehan e per il suo sostegno generale. Tuttavia, la mancanza di azioni per migliorare la vita degli elefanti dello zoo di Karachi è una battuta d'arresto. Ora siamo impegnati con i responsabili dello zoo locale a collaborare ulteriormente e a trovare soluzioni sostenibili per gli elefanti, mentre il Primo Ministro ha recentemente annunciato l'intenzione di chiudere lo zoo».

Si tratta ora di capire quando per i quattro elefanti la situazione sarà matura per un trasferimento definitivo. Le condizioni di vita migliori per gli elefanti includono grandi spazi aperti con un ambiente naturale, un terreno morbido dove gli animali possono muoversi, sabbia e acqua con cui fare bagni di fango, che amano tanto. Il team di Four Paws lavorerà a stretto contatto con i funzionari dello zoo per definire una tabella di marcia per il trasferimento dei due elefanti dallo zoo di Karachi a una struttura più adeguata alle loro necessità, cercando però di trovare una soluzione a lungo termine per tutti e quattro gli elefanti. «Ma ora è più importante che Noor Jehan torni in salute». Per tutto il resto se ne parlerà quando l’elefantessa avrà ricominciato a camminare spedita sulle sue zampe.

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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