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1 Febbraio 2022
17:00

Le orche attaccano e uccidono anche le balenottere azzurre

Alcuni ricercatori hanno assistito ad un attacco mortale ad una balenottera azzurra da parte di un branco di orche. Un evento di predazione mai documentato finora ma fondamentale da comprendere per il suo significato ecologico.

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Che le orche fossero formidabili predatrici, intelligentissime, capaci di combinare sofisticate strategie di gruppo alla loro possente stazza per abbattere qualsiasi preda, lo si sapeva. Ma prima del 2019 nessuno le aveva mai viste predare balenottere azzurre (Balaenoptera musculus), gli animali più grandi del Pianeta.

Nel mese di marzo di tre anni fa, le indagini annuali di ricerca su balene e delfini guidate dal Cetacean Research Center (CETREC WA) delle isole Cook hanno registrato il primo evento in assoluto di orche (Orcinus orca) che cacciano e uccidono una balenottera azzurra adulta. Solo due settimane dopo un piccolo di balenottera azzurra è stato preso da alcuni individui dello stesso branco. Nel 2021, poi, è stato registrato un ulteriore evento di predazione di un altro cucciolo.

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La balenottera azzurra, l’animale più grande mai esistito sulla Terra (almeno per quanto ne sappiamo finora)

Il primo evento di predazione ad una balenottera azzurra

La popolazione dell'Australia sud occidentale che è stata seguita negli attacchi e che frequenta prevalentemente la regione del sottobacino di Bremer, conta più di 140 animali. Queste grandi aggregazioni si osservano principalmente durante l'estate e l'autunno, sebbene possano occupare queste acque tutto l'anno.

Gli scienziati che da anni seguono il grosso branco li apostrofano affettuosamente con soprannomi colloquiali: «Questi "ragazzi" sono feroci e mostrano una preferenza per  calamari,  pesci e balene dal becco. Negli ultimi anni le registrazioni del numero di balene dal becco catturate sono aumentate e in questa regione è noto che predano anche megattere e balene di Minke», ha affermato il ricercatore capo di CETREC, John Totterdell, uno dei biologi che ha partecipato all'avvistamento.

Nel 2019, CETREC WA insieme al Progetto ORCA stavano conducendo le loro indagini annuali di balene e delfini dirigendosi verso le acque profonde del sottobacino quando si sono imbattuti nel primo evento documentato di orche che attaccavano e alla fine uccidevano una balenottera azzurra adulta sana. Sebbene ci sia una precedente documentazione di orche che attaccano e molestano le balenottere azzurre, questo era il primo evento di predazione culminato nell'effettiva uccisione della balenottera.

Quello che segue è un resoconto dettagliato dell'accaduto: «Quando siamo arrivati, circa quattordici esemplari stavano attaccando la balenottera in acque a 70 metri di profondità, con le femmine alla testa del gruppo. All'arrivo abbiamo già notato una grossa ferita sulla sommità della testa della balena con osso esposto. La pinna dorsale era mancante, senza dubbio morsa dalle orche. I segni dei denti erano evidenti davanti e dietro il dorso dove una volta si trovava la pinna e persino fino alla coda della balena», afferma la dottoressa Isabella Reeves, coautrice. «Subito dopo, la balenottera azzurra sanguinava copiosamente ed era debole, nuotando a bassa velocità. L'attacco coordinato di diverse orche ha portato alcune femmine a speronare il lato della balena mentre altri attaccavano la testa».

Successivamente sempre nel 2019 e poi nel 2021, gli scienziati hanno documentato altre due predazioni a cuccioli di balenottera nelle stesse acque. Anche altri animali tra cui berte dai piedi carnosi, albatri, procellarie delle tempeste e addirittura un gruppo di oltre cento globicefali con pinne lunghe, vennero attratti dal caos delle orche.

Le orche: formidabili superpredatrici oceaniche

In inglese conosciute con il terrificante nome di "killer whale" (balene assassine), le orche sono superpredatori all'apice delle catene trofiche oceaniche e quindi hanno una grande influenza sugli ambienti marini, un po' come abbiamo visto per altri superpredatori in ambienti terrestri. Comprendere il loro ruolo nell'ecosistema marino è particolarmente importante per monitorare le loro prede, comprese quelle che si stanno ancora riprendendo dalla caccia commerciale.

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Le orche sono animali fortemente socialila caccia coinvolge tutto il gruppo. Predano una grande varietà di specie, balene comprese. Sono infatti note per cercare i grandi cuccioli di varie specie di balena a livello globale, come le balene grigie e le megattere, ma appunto fino ad ora non era noto se cacciassero e uccidessero la più grande di tutte, la balenottera azzurra.

Il tipo di prede dipende dalle abitudini del gruppo: popolazioni dette residenti sono stanziali e si nutrono essenzialmente di pesci, mentre le transienti invece cacciano soprattutto mammiferi marini come foche, leoni marini e altri cetacei. Durante la caccia le transienti diventano molto silenziose per cogliere di sorpresa le loro prede, ma l'attacco è ben coordinato e ogni individuo ha un preciso ruolo.

Non è mai stato segnalato, invece, alcun attacco mortale ad esseri umani in natura: non siamo sul loro menù, ed i pochissimi casi di incontri "poco piacevoli" sembrano essere causati da fraintendimenti. Discorso diverso per le orche in cattività, che in condizioni di forte stress possono diventare estremamente aggressive.

Conosciamo ancora pochissimo dell'impatto che questi superpredatori hanno sugli ecosistemi marini. Gli scienziati ritengono che il recupero delle balene grigie del Pacifico nord occidentale possa essere stato limitato dalla competizione con le orche, ma per le altre specie si necessitano ulteriori approfondimenti.

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