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13 Febbraio 2023
12:28

Le linci non se la passano bene in Francia e potrebbero presto estinguersi

Da un nuovo studio sulla genetica della popolazione francese, le linci d'oltralpe rischiano in pochi decenni di scomparire per colpa della consanguineità e della ridotta dimensione della loro popolazione. Eppure c'è ancora qualcosa che è possibile fare per garantire loro un futuro.

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Sembra esserci davvero poco tempo per salvare la lince europea (Lynx lynx) dal territorio francese, anche perché la popolazione si è così tanto ridotta che è difficile scongiurare incroci fra consanguinei. La storia di questo felino in territorio francese è alquanto lunga e travagliata, come ci si aspetterebbe da un grande predatore che coabita con l'uomo, ed è stata ben riassunta da un nuovo articolo recentemente pubbliato su Frontiers.

Secondo gli zoologi, la lince euroasiatica sarebbe ricomparsa dopo secoli nella regione del Giura, al confine con la Svizzera e vicino Ginevra, alla fine degli anni 70, di seguito alla liberazione della specie in Svizzera, per un progetto di conservazione. Quegli animali provenivano dall'attuale regione dei Carpazi, in Romania, che ancora oggi rappresenta un bacino – per quanto ristretto – da cui poter prelevare esemplari di linci per progetti di conservazione in tutta Europa. A cavallo degli anni 80, gli zoologi francesi stimavano che la popolazione massima di linci potesse arrivare, nel territorio nazionale francese, a circa 150 unità, ma da allora sono state poche le campagne di monitoraggio e il numero effettivo di questa popolazione ad oggi rimane sconosciuto.

Sta di fatto che alcuni biologi hanno provato a comprendere quale fosse lo stato di salute di questa piccolo gruppo di felini, così gli scienziati capitanati da Nathan Huvier sono andati alla ricerca di tracce biologiche da cui estrarre informazioni genetiche, con il risultato che sono stati raccolti quattro tipologie di campioni.

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La mappa raccoglie tutti i luoghi in cui è stato effettuato il monitoraggio della Lince europea in Francia

Gli scienziati hanno infatti estratto il DNA della popolazione da campioni di sangue, muscoli, peli e feci, alcuni di questi risalenti al 2008 e conservati presso alcune strutture locale. Poi hanno inviato i campioni migliori (circa 78) al laboratorio di genomica animale Antagene, che si trova presso La Tour de Salvagny, vicino Lione. Qui i biologi molecolari ne hanno elaborato il contenuto genetico, che è stato trattato in modo che 33 marcatori genetici (32 di questi microsatelliti, mentre l'altro era il marcatore per l'identificazione del sesso) fossero amplificati.

«I nostri risultati mostrano una diversità genetica estremamente bassa, con un'eterozigosi osservata (la condizione genetica di un organismo che presenta una coppia di alleli diversi per un dato gene ndr.) di 0,36 e una dimensione effettiva della popolazione di 38,2 individui – affermano nel loro studio i ricercatori – Inoltre, il livello di consanguineità di questa popolazione è molto preoccupante». Questi risultati non sono molto confortanti per i biologi e i conservazionisti, anche perché sono tra i più bassi registrati per la lince eurasiatica in tutto il mondo. Secondo gli stessi autori dello studio, tra l'altro, rappresentano l'annuncio di una futura e rapida estinzione, che però non è considerata ancora inevitabile.

«Per evitare l'estinzione, che stimiamo avverrà tra circa 30 anni, raccomandiamo l'introduzione di nuovo materiale genetico (tramite l'introduzione di nuovi esemplari di lince, come quelle dai Carpazi ndr). Sebbene infatti la reintroduzione sia controversa, soluzioni come la sostituzione delle linci cacciate di frodo e lo scambio di linci orfane tra centri di cura sono buone azioni iniziali per il rafforzamento della popolazione».

lince

Ci si potrebbe chiedere per quale ragione questa popolazione di linci è andata incontro a un lento ed inesorabile declino, da quando i primi esemplari comparvero arrivando dalla Svizzera. Gli scienziati proprio su questo affermano che sembra che dal 1970 in poi sono state sporadici gli incontri e i passaggi fra diversi esemplari di lince dalla Svizzera alla Francia, tanto che oggi si può affermare quasi con certezza che l'eventuale ricambio genetico fra queste due popolazioni si può considerare del tutto assente.

Il fatto inoltre che la caccia di frodo ha preso di mira questi poveri animali e che tutte le linci attualmente viventi in Francia derivano dalle poche coppie che giunsero nel Giura 50 anni fa, non ha fatto altro che aumentare il rischio che avvenissero delle nascite fra consanguinei e che si riducesse ulteriormente la popolazione. «Questa perdita di diversità genetica riflette il forte effetto collo di bottiglia e la consanguineità che a subito questa specie nel territorio francese» commentano ancora i ricercatori.

Si può però aiutare la specie in qualche modo, oltre che nel rifornire la popolazione di nuovi esemplari con cui ampliare la diversità genetica e l'offerta riproduttiva? I conservazionisti pensano proprio di si. Per esempio, per ridurre la perdita di individui a causa di incidenti automobilistici e dal bracconaggio sarebbe possibile incrementare la segnaletica stradale specifica nelle aree interessate (in fase di implementazione in Francia), aumentare il numero di progetti che coinvolgono le scuole, in modo tale da informare le persone della presenza della lince, abbassare il limite di velocità e ridurre così il rischio di incidenti stradali che coinvolgano la fauna. «Per quanto riguarda il bracconaggio, per scoraggiare i bracconieri dovrebbero essere applicati il ​​rafforzamento dei controlli e delle sanzioni per i casi accertati di bracconaggio», concludono gli esperti francesi.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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