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23 Novembre 2023
9:00

Le 5 specie animali più brave a costruire il nido

La costruzione del nido è una vera e propria arte, in cui alcune specie animali sono particolarmente brave. Tra queste ci sono il coniglio, la rondine e il pesce combattente.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Osservata in varie specie animali, la costruzione del nido è un comportamento affascinante, con una solida base genetica, che riflette la capacità di manipolare l'ambiente a proprio vantaggio. È uno dei com­ponenti comportamentali specifici delle cure materne, assieme alla cura della prole, all’allattamento e alla som­ministrazione di cibo solido. Che si tratti di un uccello che crea intricati intrecci di ramoscelli e foglie o di una coniglia che elabora un sofisticato rifugio sotterraneo, la costruzione del nido è un'arte, spesso molto complessa, che può essere compiuta sia dalla madre che dal padre, o addirittura da entrambi. Esploriamo insieme le specie animali che eccellono in questa attività cruciale per la protezione della prole.

La coniglia

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Nel coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) come in quello domestico, la costruzione del nido, fondamentale per la protezione e l'allattamento dei cuccioli, rappresenta l'essenza del comportamento materno. Questo processo segue una sequenza specifica di comportamenti, influenzata sia da stimoli esterni, come quelli visivi (la vista di un nido già completato, ad esempio), sia da fattori interni, come gli ormoni. Intorno al 25°-26° giorno di gestazione, si verificano aumenti nei livelli di β-estradiolo e progesterone, che inducono la coniglia a iniziare a scavare. Successivamente, con la diminuzione dei livelli di progesterone, la fase di scavo termina, e 1-3 giorni prima del parto si dedica al trasporto dei materiali idonei alla creazione del nido.

A ridosso del parto, poi, aumenta molto la prolattina, che spinge la madre a strapparsi il pelo per rivestire il nido. È interessante notare che la costruzione del nido migliori gradualmente fino al terzo parto, il che suggerisce che, oltre a un possibile controllo genetico, l'ambiente e l'esperienza giochino un ruolo significativo in questo comportamento.

La rondine

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Tra le rondini, un ruolo attivo nell'assistenza familiare è svolto dai maschi adulti, che arrivano per primi nei siti di riproduzione, quando l'inverno sta volgendo al termine, e cominciano a selezionare il luogo migliore per il nido prima ancora che le femmine adulte e i giovani si uniscano a loro. Una volta formate le coppie, il maschio e la femmina lavorano insieme per difendere il territorio scelto e per costruire un nuovo nido o ristrutturarne uno già esistente, foderandolo con le piume. Le rondini sono particolarmente creative nella realizzazione dei nidi, che spesso diventano vere e proprie opere d'arte, anche in ambiente urbano. Questi nidi possono variare da anfratti naturali presenti in rocce e alberi a lunghe tane auto-scavate in banchi di sabbia o a strutture di fango adese a superfici verticali.

Talvolta, i nidi di fango possono essere semplici coppe aperte, ma in altre occasioni diventano complesse strutture chiuse, spesso plasmate in modo eccentrico e dotate di lunghi tunnel di accesso. Le specie di rondini che costruiscono nidi di fango includono la rondine comune (Hirundo rustica), il balestruccio (Delichon urbica), la rondine rupestre americana (Petrochelidon pyrrhonota) e la rondine montana (Ptyonoprogne fueligula). Alcune rondini, come la rondine bianco-blu (Pygochelidon cnyanoleuca), la rondine zampebianche (Neochelidon tibialis) e la rondine arboricola bicolore (Tachycineta bicolor), preferiscono adottare cavità naturali per i loro nidi. Inoltre, alcune specie, come le rondini serrate nere africane, si distinguono per la caratteristica di scavare i nidi.

Il pesce combattente

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Un altro classico esempio di padre devoto è il Betta splendens, comunemente noto come pesce combattente, a causa della sua aggressività. Nonostante il carattere burrascoso, il Betta splendens mostra un grande impegno nella paternità. Quando le condizioni sono favorevoli per la riproduzione, questo pesce si ritira in solitudine e inizia a costruire un nido estremamente elaborato, assemblando bolle d'aria prelevate dalla superficie dell'acqua. In questo rifugio prezioso, tiene gli embrioni e i piccoli al sicuro dai predatori.

La scrofa

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La scrofa inizia a costruire il nido 1-2 giorni prima del parto, quando si allontana, abbandonando il gruppo. Prima di scegliere il posto definitivo si cimenta nell’allestimento di diversi nidi rudimentali. Quindi, scava un buco profondo dieci centimetri e largo un metro e mezzo e si appresta a riempirlo di erba e stecchi. Tra le tre e le sette ore prima del parto, questa attività aumenta molto, per terminare poi circa 2 ore prima del lieto evento.

Lo spinarello

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Anche il pesce spinarello (Gasterosteus aculeatus) si distingue per la sua elaborata costruzione di nidi. Usando uno speciale muco per cementare i vari materiali vegetali che trova nell’acqua, il maschio di questa specie crea un nido a forma di bozzolo, con tunnel centrale dotato di un'entrata e un'uscita. Dopo averlo completato, intraprende una danza di corteggiamento unica per attrarre le femmine e convincerle a depositarvi le uova.

Bibliografia
Nel 2003 mi laureo in Medicina Veterinaria. Dal 2008 sono ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegno Etologia Veterinaria e Benessere Animale. Studio il comportamento degli animali e la relazione uomo-animale.
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