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17 Gennaio 2023
16:44

L’asina lo prende a calci e il cane lo morde: un film complicato per l’attore Colin Farrell

Nel film "Gli spiriti dell'isola", Collin Farrell lavora con diversi animali, tra cui l'asina Jenny. La quadrupede co-protagonista al fianco dell’attore irlandese rappresenta una grande compagna che, però, si fa decisamente rispettare.

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Non è stato un rapporto semplice, ma si è comunque talmente affezionato all’asina con cui ha lavorato sul set da ricordarla anche durante il discorso di ringraziamento ai Golden Globes 2023 che lo hanno premiato come miglior attore per il film Gli spiriti dell'isola.

Colin Farrell, dopo aver espresso ammirazione e gratitudine per l’amico e collega Gleeson, infatti, ha voluto anche sottolineare il suo apprezzamento per Jenny, la quadrupede protagonista al fianco dell’attore irlandese nel film di Martin McDonagh.

Da quel momento, però, Farrel non ha smesso di citarla in qualunque altra intervista, compresa quella della Mostra del Cinema di Venezia ricevendo la Coppi Volpi lo scorso anno. Insomma, quell’esperienza deve essere stata molto importante per l’attore, compresi i vari incidenti successi durante i ciak.

In Gli spiriti dell'isola, Jenny è la migliore amica di Pádraic. Alta appena quanto la sua vita, lo segue diligentemente per l'isola, tenendogli compagnia. Con un campanello tintinnante al collo, la sua presenza fornisce una sorta di morbidezza al personaggio di Pádraic così come i tanto necessari momenti di sollievo comico.

La presenza dell’animale è estremamente naturale sullo schermo anche se, come ha raccontato Farrell in "Late Night With Seth Meyers", Jenny non si è sempre dimostrata la compagna di scena più premurosa: «Non le piaceva affatto che le si toccasse il naso, cosa che compresi quando mi ha preso a calci sul ginocchio e mi ha dato un morso», ha raccontato diverse volte l’attore, aggiungendo però che era stata colpa sua perché le si era avvicinato troppo.

Dopo questo tributo speciale alla sua co-protagonista animale, la responsabile del Donkey Sanctuary, un rifugio per asini a Liscarroll, villaggio nella contea di Cork, in Irlanda, ha invitato l'attore ad andare a visitare la struttura.

«È un film bellissimo ed è così gratificante vedere gli asini ritratti in una luce così positiva, anche se purtroppo non sono più impiegati come viene rappresentato nella pellicola», ha spiegato Laura Foster in un'intervista.

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«C'è sempre stata una connessione unica tra gli irlandesi e gli asini. Sono emotivamente intelligenti, leggono molto bene le emozioni umane, sono animali molto socievoli e hanno una natura molto spirituale. Il personaggio di Farrel ha una bella relazione con Jenny. Per questo abbiamo scritto ai rappresentanti di Colin a Hollywood per per dirgli che, se tornando a casa avesse voglia di farci visita, ci piacerebbe dargli il benvenuto al Santuario. Siamo un posto umile, non abbiamo tappeti rossi da stendere, ma gli offriremmo sicuramente la migliore esperienza possibile. Peraltro, se venisse a farci visita, ci aiuterebbe a sensibilizzare e a educare molte più persone sul benessere degli asini. Sarebbe fantastico». Se poi Farrell sia andato, però, non ne abbiamo notizia.

Nel film, Farrell non ha a che fare solo con l'asina ma si rapporta anche con altri animali. Il cavallo Minnie, per esempio, con il quale dice di essersi trovato bene. Si è dimostrato, invece, sfortunato con un'altra co-star, ovvero il cane di Brendan Gleeson: «Sono stato morso! Ho ancora la cicatrice».

Ma, nonostante i rapporti con i non umani non siano stati sempre semplici questo non gli ha fatto certo smettere di amare gli animali.

Il nuovo film scritto e diretto da Martin McDonagh, segna il ritorno insieme di Colin Farrell e Brendan Gleeson, coppia protagonista anche del suo primo film del 2008 “In Bruges”. Padraic (Farrell) un uomo semplice che vive con il suo asino domestico su un’isola remota, e Colm (Gleeson), sono un’inseparabile coppia di amici, compagni di bevute nelle lunghe e solitarie notti nella piccola isola di Inisherin, durante la guerra civile irlandese degli anni 20 del Novecento.

Ma Colm rompe l'idillio e improvvisamente non vuole avere più nulla a che fare con Padraic che, però, non accetterà di certo una decisione tanto inaspettata e dolorosa.

McDonagh trasla la “guerra civile” di un popolo nel rapporto tra due persone con profonde differenze, il musicista intellettuale Colm, rappresentato dal suo fedele ed elegante cagnolino e l’ingenuo Padraic, perfettamente sovrapponibile al suo amato asinello, che dopo anni di aiuto e sostegno reciproco, arrivano a un insensato, o almeno così sembra, e definitivo punto di rottura. Il resto sarebbe spoiler.

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Simona Sirianni
Giornalista
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