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9 Giugno 2023
15:59

L’appello delle associazioni al Ministro dell’Ambiente: «Appoggiare la Nature Restoration Law»

28 associazioni italiane hanno inviato una lettera aperta al Ministro dell'Ambiente per chiedere di appoggiare il Nature Restoration Law, il Regolamento per la conservazione della natura al Consiglio europeo del 20 giugno prossimo.

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«Un appoggio convinto all’approvazione della Nature Restoration Law, il Regolamento per il ripristino degli habitat europei in votazione nelle prossime settimane al Parlamento europeo, che contribuirà ad arrestare la drammatica perdita di natura in Europa e allo stesso tempo porterà enormi benefici in molti importanti campi». È la richiesta rivolta da 28 associazioni al ministro dell'Ambiente italiano Gilberto Pichetto Fratin.

«Sono giorni cruciali per l’iter di approvazione della legge per il ripristino degli habitat naturali, uno degli elementi di maggior rilievo del Green Deal e della Strategia europea per la Biodiversità al 2030 – scrivono le associazioni nella lettera aperta – Il 15 giugno la proposta della Commissione europea sarà infatti votata dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo e il 20 giugno sarà la volta del Consiglio dei ministri dell’Ambiente».

Tra i firmatari della missiva ci sono organizzazioni di tutela animale, ambientale e di promozione sociale, tutte schierate a favore del provvedimento che potrebbe avviare nei paesi membri una grande opera di restauro ambientale, che da una parte creerebbe opportunità di nuove economie, dall’altro garantirebbe la sostenibilità a lungo termine delle risorse naturali e la tutela della biodiversità.

L'approvazione del provvedimento però non è scontata. «Le critiche e le obiezioni alla legge sollevate da alcuni portatori di interesse, basate essenzialmente sul paventato rischio di contraccolpi economici che il provvedimento produrrebbe, sono del tutto immotivate – proseguono le associazioni – Non solo la legge non penalizzerà le economie europee ma, al contrario, la sua approvazione porterà benefici plurimi per il capitale naturale, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dei rischi idrogeologici a carico degli ecosistemi e delle comunità umane, la tutela della salute, e la stessa economia a partire dall’agricoltura e dalla pesca».

Secondo i detrattori, il regolamento avrebbe come effetto immediato quello di provocare crisi nel mondo dell'agricoltura, per questo i componenti del Partito Popolare Europeo (Ppe), il gruppo più numeroso che riunisce gli euro deputati dell'area di centrodestra, ha chiesto di fare un passo indietro sull'approvazione. Ma il Ppe è anche il partito con il quale da mesi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta trattando nella speranza di creare una coalizione con i conservatori ai quali Fratelli d'Italia aderiva prima di salire al Governo in Italia.

Secondo il Commissario europeo per l'ambiente, Virginijus Sinkevičius, la mancata approvazione potrebbe inviare al resto del mondo «un segnale pericoloso e negativo». «Possiamo fare un ottimo lavoro nella riduzione delle emissioni – ha sottolineato il commissario – Ma se gli ecosistemi si degradano, se il suolo si degrada, se le nostre foreste si degradano, se gli ecosistemi marini si degradano, non sono in grado di assorbire il carbonio o di mitigare il calore. Non abbiamo tecnologie per sostituirli».

Il messaggio è chiaro: non ci sarà alcuna economia da tutelare se il mondo in cui viviamo dovesse cambiare così tanto e così velocemente da diventare inospitale per la nostra specie. Da qui l'appello congiunto delle 28 associazioni italiane non direttamente ascrivibili all'area ambientalista come, ad esempio, il Touring Club.

«Le chiediamo, signor Ministro – conclude la lettera – di appoggiare con convinzione la Nature Restoration Law nella seduta del Consiglio europeo del 20 giugno prossimo, sostenendo la legge presso i decisori politici e istituzionali coinvolti e facendo tutto quanto in Suo potere affinché un’occasione di tale portata, per la natura e la migliore transizione ecologica delle nostre società, possa essere pienamente raccolta».

Le associazioni firmatarie: ActionAid Italia – AIDA Associazione Italiana di Agroecologia  – AITR Associazione Italiana Turismo Responsabile – Animal Law Italia ETS – Apincittà aps – CIRF Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale – Cittadini per l’Aria – CIWF Italia – ClientEarth – Enpa – Equo Garantito – Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale – Federazione Nazionale Pro Natura – Greenpeace – ISDE Associazione Medici per l’Ambiente – Italia Nostra – LAC – LAV – Legambiente – Leidaa – Lipu – Mountain Wilderness – OIPA – Rete semi rurali – Slow Food Italia – The Good Lobby – Touring Club Italiano – WWF Italia – Wwoof italia

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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