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28 Dicembre 2023
10:35

La spettacolare marcia dei granchi rossi sull’Isola di Natale è cominciata

Sulla piccola isola di Natale è cominciata l'annuale migrazione in massa dei granchi. Quest'anno la marcia dei crostacei è ancora più speciale, poiché grazie agli sforzi di conservazione la popolazione dell'isola è la più alta da decenni.

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Dopo mesi di intensa preparazione, l'Isola di Natale è pronta per l'annuale migrazione dei granchi rossi, un evento spettacolare e unico che attira ogni anno migliaia visitatori da tutto il mondo. Quest'anno, per di più, la migrazione dei crostacei è ancora più speciale, poiché grazie a gli sforzi di conservazione la popolazione di granchi sull'isola è più che raddoppiata solamente negli ultimi cinque anni.

Ogni anno, l'arrivo della stagione delle piogge spinge decine di milioni di granchi rossi adulti (Gecarcoidea natalis) a lasciare le foreste, all'interno dell'isola, per marciare verso la costa, dove si accoppieranno e deporranno le loro uova. Il personale del Parco Nazionale dell'Isola di Natale – situata a 1.500 km dalla terraferma australiana e a 350 km a sud da Giava – impiega mesi e mesi di preparazione per rendere più sicura possibile la marcia dei granchi.

Sull'isola vengono infatti allestiti chilometri di barriere temporanee lungo le strade per incanalare i granchi in migrazione verso sottopassi e cavalcavia sicuri ed evitare di essere investiti dalle auto. Inoltre, viene anche chiuso e deviato il traffico per tenere ancora più al sicuro i piccoli crostacei che corrono verso la costa. La migrazione dei granchi rossi è infatti un fenomeno tra i più spettacolari al mondo, ma può anche essere molto pericoloso per gli animali.

I veicoli possono facilmente schiacciarli in massa, e inoltre i granchi finiscono spesso preda di altri animali, quasi tutti portati sull'isola dall'uomo. Per questo motivo, il personale del parco lavora instancabilmente ogni anno per proteggere i granchi e tutelare questo incredibile spettacolo annuale. Quest'anno, inoltre, la migrazione è ancora più speciale, poiché la popolazione di granchi sull'isola è più che raddoppiata negli ultimi cinque anni.

Il merito di questo successo va ai programmi di conservazione che hanno contribuito a ridurre la popolazione di formiche pazze gialle (Anoplolepis gracilipes), una specie invasiva che ha ucciso decine di milioni di granchi rossi negli ultimi anni. Le formiche, di origine africana, furono scoperte per la prima volta sull'isola negli anni 20, ma fu solo a partire dalla fine degli anni 80 che formarono le prime super-colonie che iniziarono a diventare un problema.

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Uno dei cavalcavia che aiuta i granchi a superare le strade in sicurezza

Gli scienziati hanno quindi chiesto l'aiuto a una micro-vespa che caccia un insetto che storicamente forniva alle formiche un’abbondante fonte di cibo e che le aiutava a prosperare. Grazie a questi sforzi, e alle piccole vespe, le formiche sono diminuite e la popolazione di granchi è ora la più alta che si sia mai vista negli ultimi decenni, tra i 50 e gli oltre 100 milioni di individui.

La migrazione dei granchi rossi è un fenomeno naturale unico ma che è anche un simbolo della bellezza e della fragilità del nostro Pianeta e dei suoi abitanti. La storia di successo della sua conservazione è un esempio di come possiamo lavorare insieme per proteggere sia la biodiversità che la vita e le attività umane. Un risultato eccezionale non solo per i granchi rossi, ma per l'intero ecosistema della piccola isola di Natale.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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