5 Settembre 2022
10:26

La risposta degli animali marini all’inquinamento nella mostra fotografica Watersurface

Dal 4 agosto al 31 dicembre al porto di Marina Chiaiolella a Procida il racconto del rapporto tra rifiuti bantropici e fauna marina con “Watersurface” l’esposizione degli straordinari scatti di tre fotografi subacquei.

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Guido Villani, Watersurface, Procida 2022

Vita marina e inquinamento antropico: è questo il tema della mostra fotografica “Watersurface” organizzata nell'ambito del programma culturale di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.

L'esposizione, presente fino al 31 dicembre 2022 al porto di Marina Chiaiolella, accoglierà gli scatti di tre grandi noti subacquei: Nicholas Samaras, Pasquale Vassallo e Guido Villani.

Una mostra che usa l'arte allo scopo di favorire una inversione di rotta all'inquinamento marino, come ha spiegato il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano: «Entro il 2025 gli oceani conterranno una tonnellata di plastica ogni tre tonnellate di pesce ed entro il 2050 ci sarà più plastica che pesce. Nell’Oceano Pacifico, tra la California e le Hawaii, galleggia un’isola di plastica di 1,6 milioni di km2, più di 400.000 volte la superficie dell’isola di Procida».

Non è tutto, ad essere più esposti al fenomeno sono gli animali che vivono nei mari più vicini a noi: «Il Mediterraneo, secondo la ricerca "Beach Litter" di Legambiente, ha per ogni 100 metri lineari di costa circa 670 rifiuti. La plastica rappresenta il 95% dei rifiuti in mare aperto: 134 specie tra pesci, uccelli, tartarughe e mammiferi marini, sono vittime dell’ingestione di plastica. Con questa grande mostra fotografica, che ben si sposa con il senso del nostro dossier, lanciamo così un messaggio forte e chiaro per la salvaguardia degli ecosistemi marini e dell’intero pianeta».

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Nicholas Samaras, Watersurface, Procida 2022

Di qui l’idea di raccontare le risposte adattive di pesci e molluschi alle nuove condizioni ambientali legate all’antropocene: immagini di sorprendente efficacia e di grande impatto (alte tre metri), realizzate anche nel golfo di Napoli, che percorreranno per 50 metri il molo del porto di Chiaiolella, contribuendo in modo significativo alla rigenerazione di una sua area.

«Con i nostri scatti, realizzati in giro per il mondo, raccontiamo i rischi quotidiani che le specie marine corrono a causa dell’uomo e del nostro impatto con l’auspicio che la resilienza di alcune specie non ridimensioni il nostro senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente», ha sottolineato Pasquale Vassallo, già premiato con il “Plongeur dʼOr” (Marsiglia, 2011) e “The Underwater Photographer of the Year” Marine Conservation (Londra, 2020).

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Pasquale Vassallo, Watersurface, Procida 2022

Con Vassallo espongono Guido Villani, biologo marino presso l’Istituto di Chimica Biomolecolare del C.N.R. di Pozzuoli, che ha partecipato a numerose campagne di campionamenti e documentazioni fotografiche subacquee in Mediterraneo ed in vari paesi esteri, e Nicholas Samaras, noto e impegnato fotografo subacqueo a livello mondiale. Samaras si è affermato in un periodo di tempo molto breve sia in Grecia che all'estero, con premi di rilievo (tra cui il G.D.T. European Wildlife Photographer of the Year e gli Ocean Photography Awards) e collaborazioni con National Geographic, BBC Wildlife e Scuba Diving.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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