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20 Settembre 2022
8:40

La moria di pesci e crostacei in Uk non può restare senza risposta, cittadini sul piede di guerra

Gli abitanti e i pescatori delle zone dove si è registrata questa anomala moria di pesci e animali marini nel 2021, chiedono a gran voce che si scopra la verità. Ma Governo e l'Agenzia per l'Ambiente non sembrano interessarsi con solerzia al problema.

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La moria di pesci e animali marini che ha colpito alcune città della costa nord-orientale del Regno Unito, non può restare senza spiegazioni. Ed è per questo che la popolazione locale chiede a gran voce che venga fatta luce su questo evento, accaduto nel 2021, ma che non ha avuto alcuna risposta.

La storia prende il via in settembre quando nasse e trappole dei pescatori della comunità costiera di Hartlepool vennero tirate su praticamente vuote e con soltanto qualche granchio morto. Mai era successo fino ad allora che quell’area fosse sfornita di pesci e crostacei in salute.

Insieme a loro, però, altri pescatori della zona lamentavano una situazione simile con granchi e aragoste morenti lungo tutta la costa nord-orientale, fra cui anche Redcar, Saltburn e South Gate. Ma non era finita, infatti, perché arrivarono anche le morie di foche e uccelli marini sulle spiagge da Scarborough a Seaton Carew.

Una situazione davvero preoccupante anche perché granchi e aragoste mostravano sintomi come di avvelenamento. Le comunità locali ipotizzarono che la causa potesse essere l’inquinamento causato dalle manovre di dragaggio, vista la presenza in questa zona di un porto assai produttivo.

Interpellato dai residenti per avere risposte, il Governo chiese alla Defra, l’Agenzia per l’Ambiente, di esaminare i campioni d’acqua e i sedimenti, ma anche gli animali stessi, per capire le vere ragioni di tale evento.

La risposta ufficiale della Defra, arrivata a febbraio scorso, smentiva che le manovre di dragaggio di settembre avessero smosso i sedimenti tossici del fiume Tees, ritenendo più probabile come causa una fioritura algale dannosa.

Spiegazione che non convinse assolutamente gli abitanti, visto che qualche giorno prima della moria di pesci, la gente aveva notato una nave alla foce del Teen che aveva eseguito 10 giorni di dragaggio di routine, smuovendo i sedimenti dalla foce del fiume e scaricandoli a poche miglia di distanza dalla costa.

Quando, però, questo particolare venne suggerito alla Defra, abitanti e pescatori furono completamente ignorati. Per questo, insieme hanno deciso di agire da soli “assumendo” un consulente esperto di inquinamento marino. Il quale, una volta ottenuti i risultati delle analisi, ha smentito la presunta fioritura algale, per la totale assenza di prove.

Inoltre, esaminando alcuni dei dati della Defra pubblici, ha scoperto che nei cadaveri dei granchi raccolti a Saltburn erano presenti elevati livelli di piridina, un composto usato per produrre pesticidi. Da queste nuove risposte i cittadini si sono rivolti nuovamente alla Defra che però non ha ritenuto utile tale scoperta e ha chiuso le indagini.

I pescatori e i residenti non si sono arresi affatto e hanno incaricato le università locali di condurre ulteriori analisi e ricerche indipendenti. Anche perché la carenza di pesce e crostacei continua e sta mettendo a rischio la sopravvivenza dei residenti della zona.

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Simona Sirianni
Giornalista
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