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11 Giugno 2023
18:00

La Lombardia istituisce un gruppo di lavoro sui lupi: «Valutiamo deroghe per ridurne il numero»

L'obiettivo del gruppo nato in Lombardia è quello di studiare il fenomeno della presenza dei grandi predatori nei territori montani, per «monitorare con attenzione ed efficacia l'evolversi della situazione». Il rischio è che possa agevolare gli abbattimenti di lupi.

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lupo

Anche la Lombardia entra nella lista delle Regioni che mettono nel mirino i grandi carnivori, lupi in particolare. Il presidente della commissione speciale Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine della Regione, Giacomo Zamperini (Fratelli d'Italia), ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro per studiare il fenomeno della presenza di lupi e orsi nei territori montani, con l’obiettivo di «monitorare con attenzione ed efficacia l'evolversi della situazione» e «predisporre una risoluzione da portare all'attenzione dell’aula, anche valutando l'utilizzo delle "deroghe" per la riduzione del numero di esemplari».

Tradotto in parole povere, tra le ipotesi al vaglio del gruppo di lavoro ci sarebbe quindi anche quella di procedere con gli abbattimenti, in deroga, appunto, alle leggi che vietano l’uccisione dei lupi, specie protetta a livello comunitario e nazionale: «Regione Lombardia ha posto la massima attenzione sulla crescita della presenza di lupi in alcune aree del territorio. Ci stiamo muovendo lungo tre direttrici: il monitoraggio, le azioni di prevenzione e gli indennizzi agli allevatori. Non c'è emergenza, ma abbiamo consapevolezza della situazione e manteniamo un attento controllo del territorio», ha detto Zamperini.

Quanti lupi ci sono in Italia

Secondo l'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra), che ha condotto il primo monitoraggio nazionale sul lupo in Italia tra il 2018 e il 2022 su mandato del Ministero della Transizione Ecologica, la stima della popolazione del lupo a scala nazionale è pari a 3.307 individui, di cui 946 nelle regioni alpine e 2.388 nell'Italia peninsulare. Sulla base dei dati raccolti, il range minimo di presenza del lupo nelle regioni alpine nel 2020-2021, considerando l’anno biologico della specie (1° maggio 2020 – 30 aprile 2021), è stato stimato di 41.600 chilometri quadrati. Nelle regioni peninsulari, l’estensione complessiva della distribuzione è risultata pari a 108.534 chilometri quadrati.

Il lupo occupa quindi una larga parte del Paese, ed è nelle regioni peninsulari che ha colonizzato la quasi totalità degli ambienti idonei, mentre la sua presenza nelle aree montane è decisamente ridotta. I numeri testimoniano comunque come la popolazione sia cresciuta molto negli ultimi 50 anni: se a inizio anni '70 era praticamente estinta, la rinaturalizzazione di ampie zone della penisola dovute a cambiamenti socio-economici, le leggi di protezione della specie, l’istituzione di nuove aree protette, l’incremento delle prede, il cambiamento nella percezione e l’accettazione culturale di questo animale ne hanno permesso una diffusione in gran parte dell’Italia. Questo anche grazie a sforzi che alcune politiche regionali rischiano di inficiare, aprendo alla caccia di selezione per ridurre il numero di questi grandi predatori per lungo tempo perseguitati e soltanto da pochi decenni “riabilitati”.

La linea politica lombarda sulla gestione della fauna selvatica sembra però concentrarsi principalmente sulla problematica della predazione del bestiame da parte dei lupi. I risarcimenti erogati da Regione Lombardia per danni provocati da grandi carnivori nel 2021 ammontano 64.035 euro con un incremento del 36% (oltre 40mila euro) rispetto al 2020 quando erano risultati 23.512 euro. Gli attacchi dei soli lupi nel 2021 hanno portato a risarcimenti pari a 23.520 euro, anche in questo caso cresciuti rispetto agli anni precedenti. Secondo Ersaf Lombardia (ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste) nella regione è presente un branco stabile in provincia di Como composto da 3-5 individui, condiviso con il Canton Ticino, un branco in alta Valcamonica con una decina di lupi condiviso con la provincia di Trento, un branco al confine tra la provincia di Brescia e Sondrio con 3 individui, due branchi in Val Chiavenna e Alto Lario, una coppia nel Parco dello Stelvio, tra i 22 e i 34 lupi suddivisi in 4 branchi in Oltrepò pavese, una coppia nel Parco del Ticino, un branco nel Lodigiano e un branco nel Cremonese. Si stima, quindi, che sul territorio lombardo ci siano tra i 60 e i 90 lupi, numero che non prende in considerazione quelli in dispersione, cioè quelli che lasciano il branco e che sono capaci di percorrere, spostandosi da un territorio ad un altro, fino a mille chilometri quadrati.

La Lega invoca gli abbattimenti selettivi

I consiglieri regionali della Lega Silvana Snider, Floriano Massardi e Giovanni Malanchini hanno invocato la necessità di rivolgersi al Parlamento per modificare la Legge 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) ampliando le possibilità di attuare interventi di contenimento della presenza dei lupi, ricorrendo anche agli abbattimenti. Alla luce dell'auspicato ritorno della specie in Italia, e dell'inevitabile necessità di imparare a convivere con questi predatori, è invece sulla prevenzione che dovrebbero concentrarsi le politiche regionali. Nell'ambito del progetto "Life Wolfalps Eu", cofinanziato dalla Commissione europea con il fondo Life, è stato promosso il progetto attuativo dell'Ersaf dedicato alla prevenzione: un budget di 200mila euro per la prevenzione dei danni, il supporto in caso di predazioni, per attività di informazione e educazione ambientale.

Tra le attività di prevenzione messe in campo c'è la formazione e l'informazione diretta agli allevatori e la fornitura di materiale anti predazione, come recinzioni elettrificate e cani da guardiania. Nell'ambito di questa attività Ersaf Lombardia ha contattato 71 aziende, ha effettuato 78 interventi sui territori per verificare l'efficacia degli strumenti di prevenzione (per un totale di 116 interventi), ha installato 90 recinzioni elettrificate. Per il 2024 è previsto un investimento complessivo di 15milioni di euro l'acquisto di recinzioni (fisse o mobili, elettrificate o senza protezione elettrica) di cani da guardiania e sistemi di dissuasione acustici/luminosi.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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