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19 Ottobre 2022
15:55

La Francia “spegne” le luci per tagliare i costi, ricadute positive sugli ecosistemi

Il pacchetto di misure contenuto nel Plan de Sobriété Energétique prevede che le insegne pubblicitarie vengano spente in orario notturno e che quelle dei grandi impianti sportivi diminuiscano l'intensità delle luci: i benefici si vedranno anche sulla fauna selvatica, fortemente condizionata dall'inquinamento luminoso.

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Un provvedimento recentemente adottato in Francia per far fronte alla crisi energetica potrebbe rivelarsi fondamentale per la tutela degli ecosistemi, della fauna selvatica e degli uccelli in particolare.

Nell'ambito della presentazione del “Plan de Sobriété Energétique”, il governo francese ha infatti messo a punto un pacchetto di misure e interventi orientati al risparmio energetico, con cui punta a tagliare i consumi energetici nazionali del 10% entro il 2024, coinvolgendo tutta la società, dallo Stato alle aziende passando per i cittadini. Nel pacchetto sono previste, tra le altre cose, la riduzione dei consumi di energia elettrica legati all'illuminazione pubblica, che rappresenta, in media, il 30% dei costi, la riduzione dell'intensità della luce con il passaggio all'illuminazione a LED con controllo automatizzato, e ancora la riduzione dei tempi di illuminazione degli impianti sportivi prima e dopo le partite (con il coinvolgimento della Lega Calcio e della Lega Nazionale Rugby) e lo spegnimento delle insegne pubblicitarie luminose in orario notturno, dall’una alle 6 del mattino.

L’obiettivo primario del governo francese, come detto, è quello di tagliare i costi e ridurre le emissioni, ma se il pacchetto venisse attuato integralmente avrebbe ricadute molto positive anche sulla fauna selvatica. L’inquinamento luminoso – ovvero la mole di luci artificiali presenti nelle città – è infatti una delle minacce più preoccupanti per moltissime specie animali, dai pipistrelli agli anfibi passando per gli uccelli, in particolare quelli migratori. A inizio ottobre, nell’ambito della campagna lanciata  dal World Migratory Day, l’attenzione è stata puntata proprio sull’inquinamento luminoso e sui rischi rappresentati dalle luci artificiali notturne delle città, che ogni anno aumentano sempre più velocemente. Lampioni, fari, impianti sportivi, insegne luminose o interi edifici completamente illuminati crescono di circa il 2,2% in tutto il mondo, e oggi quasi un quarto dell'intera superficie terrestre è perennemente illuminata di notte.

I dati diffusi nell’ambito della campagna testimoniano che oltre l'80% della popolazione mondiale vive sotto un cielo perennemente illuminato, numeri che si avvicinano addirittura al 99% considerando solo l'Europa e il Nord America. Questo crescente utilizzo dell'illuminazione artificiale sta modificando drasticamente l'ambiente naturale, interferendo le abitudini di tantissimi animali selvatici, tra cui gli uccelli migratori. Molte specie migratrici, infatti, viaggiano soprattutto di notte, e le luci, abbagliandoli e confondendoli, rischiano di farli finire fuori rotta, e aumentano il rischio di collisioni contro strutture artificiali.

Da qui il plauso delle associazioni ambientaliste alla decisione del governo francese di inserire nel pacchetto di misure per il risparmio energetico un apposito capitolo relativo all’illuminazione, pubblica e privata. E l’appello ai cittadini ad aderire, nel loro piccolo, diminuendo l’impatto luminoso prodotto e incentivando le amministrazioni comunali a estendere gli orari di buio.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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