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25 Gennaio 2024
14:10

Un insetto entra in campo agli Australian Open: il tennista Rublev tenta di salvarlo con gentilezza

Durante gli Australian Open il tennista russo Andrey Rublev ha interrotto il match per tentare di portare in salvo con estrema delicatezza un insetto che era entrato in campo. Ci è voluto però l'aiuto di una raccattapalle per farlo.

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Durante il match agli Australian Open 2024 tra Andrey Rublev e lo statunitense Sebastian Korda il tennista russo si reso protagonista di un simpatico e tenero siparietto. Ad inizio sesto game del primo set, Rublev ha infatti interrotto il match per tentare di portare in salvo un insetto entrato in campo. Il russo prova più volte a raccogliere con estrema delicatezza il grillo, che però riesce a sfuggire dalle mani del tennista. In aiuto al tennista, arrivano quindi le due giovani raccattapalle, che con un pizzico di decisione in più riesco a portare in sicurezza l'ortottero a bordo campo.

La sensibilità e l'empatia dimostrata da Rublev per quel piccolo insetto, animali troppo spesso sottovalutati e perseguitati, gli ha poi portato fortuna, visto che il russo è riuscito a battere Korda e andare agli ottavo con un punteggio punteggio di 6-2 7-6 6-4. Non è però la prima volta che un insetto "interrompe" un match importante di tennis (era successo anche qualche giorno prima nel match femminile tra Emma Raducanu e Shelby Rogers) e anche il "nostro" campione Jannik Sinner si è trovato più volte a dover "risolvere" questo problema.

Nel 2021 e sempre agli Australian Open, durante il match con il canadese Denis Shapovalov, il tennista italiano ha interrotto il gioco per raccogliere e portare a in sicurezza una falena (che a dire il vero non sembrava in perfetta salute) caduta in campo. Ironia della sorte, sempre Sinner si è ritrovato nella stessa identica situazione due anni anni dopo e sempre in Australia, dove evidentemente gli insetti sono per fortuna ancora molto numerosi. Mentre stava affrontato la stella greca Stefanos Tsitsipas, l'italiano si è accorto guardando a terra che stava per calpestare un altro insetto.

Mostrando anche lui una enorme sensibilità, l'italiano ha fatto di tutto per evitare di schiacciarlo, ma quando le telecamere hanno inquadrato un po' più da vicino la falena sembrava ormai già troppo tardi. L'insetto sembrava effettivamente già morto, ma nonostante ciò Sinner lo ha comunque raccolto con molta delicatezza portandolo lo stesso fuori dal campo consegnandolo a un raccattapalle. Ancora più forte e simbolico è stato invece l'incontro con una farfalla avuto dalla tennista giapponese Naomi Ōsaka.

Nel 2021, durante il match con la tennista tunisina Ons Jabeur, una farfalla è scesa in campo posandosi proprio sulla gamba di Ōsaka. La tennista l'ha quindi raccolta con grazia e gentilezza per accompagnarla fuori dal campo e non solo l'ha messa in sicurezza ma ha anche aspettato che volasse via per assicurarsi che stesse bene. Non tutti, però, hanno sempre avuto una certa sensibilità nei confronti degli insetti "invasori" di campo. L'episodio forse più simbolico e triste in tal senso è quello avvenuto nel 2019 in Thailandia, durante il match tra la tedesca Sabine Lisicki e la spagnola Garbine Muguruza.

A un certo punto Lisicki si accorge che un insetto, forse uno scarafaggio o un coleottero, sta per entrare in campo. La tennista prova a fargli cambiare idea tentando di allontanarlo e convincerlo a tornare indietro direzionandolo col sua racchetta evitando di ucciderlo. Tuttavia, la giovane raccattapalle alle sue spalle aveva evidentemente intenzioni molto diverse: con uno scatto rapido e improvviso entra in campo e schiaccia senza pietà il povero insetto, raccogliendo poi il suo corpo senza vita per far proseguire il match.

A quest'ultimo brutto episodio, noi preferiamo ovviamente la sensibilità mostrata la maggior parte delle volte dai tennisti e dai tanti raccattapalle che invece si sono preoccupati di spostare gli insetti con dolcezza e garbo. Del resto, l'empatia e la compassione mostrata anche per gli animali più piccoli e bistrattati, è il primo passo verso un mondo più rispettoso e accogliente per tutti, animali umani e non.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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