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7 Dicembre 2023
12:43

Incidenti con animali selvatici a Sondrio: leggera flessione dopo due mesi di crescita

Diminuiscono, anche se di poco, gli incidenti stradali con gli animali selvatici a Sondrio: se ne sono verificati 37 a novembre, mentre a ottobre erano stati 41.

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Dopo due mesi di crescita, finalmente una leggera flessioni rispetto ad ottobre del numero degli incidenti che coinvolgono gli animali selvatici in provincia di Sondrio. Secondo il report mensile dell'attività della polizia provinciale della città lombarda, infatti, a novembre se ne sono verificati 37, migliorando il dato di ottobre che ne ha registrati 41, e seppure significhi che in media si verifica più di un incidente al giorno, è comunque qualcuno in meno rispetto allo scorso mese. Di questi incidenti i cervi sono quelli maggiormente coinvolti, 19, a seguire ci sono le volpi 10, i caprioli 5, le faine 2, mentre in un caso solo lo scontro è stato con un tasso. Ventuno di loro, 11 cervi, 2 caprioli, 4 volpi, 1 camoscio 1 lepre, 1 sparviere e un tasso, sono rimasti uccisi nell'impatto.

Quello degli incidenti tra auto e selvatici è un problema più che serio che vede morire ogni anno un numero molto elevato di animali, ma non solo, perché mette in pericolo anche gli esseri umani. I numeri sono purtroppo molto elevati a livello nazionale e in questo caso, non tendono a diminuire. A rendere chiara ogni anno la drammaticità di quel che succede sulle strade riguardo quest’ambito è l’Osservatorio Asaps, il portale della sicurezza stradale, che ha realizzato anche una mappa geolocalizzando i casi più gravi.

I numeri riportati peraltro, già di per sé molto elevati, sono comunque limitati perché non tengono conto degli incidenti nei quali si registrano solo danni ai veicoli o il ferimento grave o la morte degli animali, ma solo quelli dai quali risultano lesioni subite dalle persone. E, infatti, nel primo caso gli scontri sono migliaia, tanto che per l’associazione è impossibile raccogliere questi dati. In ogni caso, bastano anche quelli che ci sono per capire che è urgente trovare soluzioni in breve tempo per evitare la perdita di vite umane e della importantissima fauna selvatica che vive nel nostro Paese.

Tornando alla provincia di Sondrio, il dato di novembre come si diceva, mostra un piccolo miglioramento rispetto ad ottobre, dove gli incidenti sono stati 41, peraltro con un aumento del 20 per cento anche rispetto al mese precedente. La polizia locale provinciale è sempre in prima linea per la fauna selvatica e l'ambiente e in campo per la loro tutela, ma purtroppo non è facile controllare la velocità con cui le auto attraversano le strade provinciali soprattutto di notte. O meglio, non è facile farlo solo con le sanzioni, le quali come è evidente, non garantiscano affatto che venga utilizzata anche la responsabilità personale.

Il mese scorso, pertanto, dei 41 animali soccorsi, 30 sono morti, di cui 15 cervi, 4 caprioli, 5 volpi, un ratto, un camoscio, un tasso, una faina, un cinghiale e un pipistrello. Gli altri 11 animali selvatici erano un merlo, due sparvieri, un gheppio, un assiolo, un cervo, un grifone, un germano reale, una tartaruga, una tortora e una poiana, di cui 9 sono stati inviati al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) e due sono stati rilasciati immediatamente in natura.

Chiaramente oltre alla responsabilità umana e alla velocità limitata, ci sono anche altre motivazioni che causano questi eventi, che sono appunto le lacune lamentate dall'ASAPS: e cioè la mancanza su autostrade e strade extraurbane pericolose per la fauna locale dei cosiddetti “corridoi faunistici” che, rendendo più sicuro l’attraversamento degli animali, evitano gli impatti mortali e non; la mancanza della manutenzione periodica delle strade e ancora la carenza di dispositivi catarifrangenti che funzionano molto bene come dissuasori per il passaggio della fauna, perché abbagliando gli animali loro si bloccano momentaneamente fuori dalla strada e non la attraversano quando sta passando un autoveicolo.

Non di meno funzionano, come hanno dimostrato già in altri Paesi europei, i sistemi di segnalazione come sensori di movimento o luci che si attivano quando viene rilevata la presenza di animali, avvisando così i conducenti. È chiaro, però, che a prescindere dalle operazioni pratiche che si devono mettere in atto per smettere di decimare la fauna selvatica, sono sempre due i concetti fondamentali che servirebbero: l'educazione e la consapevolezza dei conducenti sul comportamento da tenere alla guida in presenza di fauna selvatica e sull'importanza di segnalare immediatamente eventuali incidenti.

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Simona Sirianni
Giornalista
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