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20 Marzo 2022
12:59

Incastrato in una rete per la raccolta delle olive, capriolo liberato dai Vigili del Fuoco

Brutta avventura per un capriolo finito nelle reti di un contadino ma ancora una volta l'intervento dei pompieri ha salvato l'animale che ha potuto riconquistare la sua libertà.

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capriolo

Un capriolo è rimasto incastrato in una rete per la raccolta delle olive nell'entroterra di Chiavari, in località Leivi. Di solito questa specie si avvista nelle ore crepuscolari ma, forse spinto dalla fame, questo esemplare è arrivato vicino all'abitato e in pieno giorno, probabilmente attratto da un pratone ricco di erba fresca di cui si nutre. Ma potrebbe anche trattarsi di un maschio in dispersione scacciato dai suoi cospecifici per gerarchia e finito più a valle,  alle porte della stagione degli amori. Fatto sta che questo capriolo con le corna appena spuntate è rimasto incastrato nelle maglie della rete e terrorizzato ha iniziato a bramire.

Il proprietario dei terreni ha chiamato i Vigili del Fuoco che sono intervenuti in via Miramare e hanno coperto gli occhi  dell'animale con un pezzo di stoffa e in poche mosse lo hanno liberato riconsegnandolo alla natura. Il capriolo non ha riportato alcuna ferita e ha potuto dunque riprendere la libertà. I pompieri sono esperti nel recupero degli animali e seguono dei corsi di aggiornamento specifici anche per rapportarsi non solo con quelli domestici ma anche esotici e selvatici.

Cosa fare in caso di avvistamento di un selvatico

Di fronte ad un animale selvatico ferito o in difficoltà la prima cosa da fare è allertare i soccorsi. In quasi tutti i capoluoghi regionali esiste un Centro di recupero animali selvatici (Cras) che accoglie gli animali portati da guardie zoofile abilitate dal Prefetto e dalla regione al loro soccorso e trasporto; i vigili del fuoco per ordinamento intervengono per il soccorso animali così come altre forze dell'ordine che, tra l'altro, aderiscono alla convenzione Cites (la convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione siglata nel 1975), tra cui Carabinieri e Guardia di Finanza.

Gli esperti raccomandano ai cittadini comuni di non intervenire: un'azione spinta dall'urgenza di aiutare un animale può avere conseguenze drammatiche. Nonostante le sue dimensioni limitate e un peso che raramente supera i 35-40 chilogrammi, il capriolo – ad esempio – nel tentativo di liberarsi può provocarsi fratture importanti che possono portare alla sua soppressione. La cosa più utile che si può fare dunque è chiamare il 112, descrivere la situazione e attendere indicazioni. Nel frattempo monitorare l'animale e al massimo, in caso di caprioli o daini, coprirli con un telo in modo che non possano vedere cosa accade loro intorno e si immobilizzino.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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