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2 Marzo 2022
15:14

Il T-Rex non era l’unico tirannosauro: forse le specie erano tre, ma lo studio fa discutere

Alcune caratteristiche del femore e dei denti giustificherebbero altre due specie di tirannosauro da affiancare al T. rex: Tyrannosaurus imperator e T. regina. La maggior parte degli altri esperti non concorda però con queste conclusioni e ha criticato duramente questo studio.

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Quando si parla di tirannosauro, il più iconico e famoso tra tutti i dinosauri, è praticamente impossibile non alzare un polverone mediatico e scientifico tra esperti e appassionati. Secondo un nuovo e controverso studio appena pubblicato Evolutionary Biology il Re delle lucertole tiranne, il Tyrannosaurus rex, non sarebbe stato un'unica specie ma ben tre differenti. L'ipotesi è stata avanzata da due ricercatori del College of Charleston, negli Stati Uniti, e da Gregory Paul, un paleontologo e un paleoartista indipendente. Dopo aver analizzato i resti fossili di numerosi esemplari gli autori propongono quindi di affiancare al Re altre due specie: Tyrannosaurus imperator, l'imperatore, e Tyrannosaurus regina, la regina. Ma molti esperti di dinosauri in tutto il mondo non hanno preso affatto preso bene questa nuova proposta.

Per arrivare a questa conclusione gli autori hanno analizzato le ossa fossili di 37 esemplari di tirannosauro, concentrandosi soprattutto sul femore e sulla struttura dei denti. Dai risultati è emerso che il femore variava molto tra i diversi esemplari e questa notevole differenza, secondo i ricercatori, non sarebbe spiegabile né con l'inevitabile variabilità legata all'età degli animali, né con le differenze tra maschi e femmine. Gli esemplari dotati di femori più robusti, infatti, sono stati trovati soprattutto negli esemplari giovani, piuttosto che in quelli adulti.

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Secondo gli autori dello studio le caratteristiche del femore e dei denti sarebbero sufficienti a riclassificare il T. rex in tre specie distinte

Gli scienziati ritengono che questi cambiamenti nel femore possano quindi essersi evoluti col passare del tempo, partendo da un antenato comune dotato di un femore più robusto e che ha dato poi vita ad altre due specie, di cui una leggermente più esile. Sono state inoltre riscontrate differenze giudicate significative anche per quanto riguarda alcune caratteristiche dei denti che, sempre secondo i ricercatori, cambierebbero gradualmente con la stratigrafia dei resti fossili compresi tra i 68 e i 66 milioni di anni fa.

Secondo lo studio, quindi, la combinazione tra le diverse fisicità e la loro stratigrafia è sufficiente per separare Tyrannosaurus rex in tre specie distinte: il Tyrannosaurus imperator, che si trova negli strati più antichi ed è caratterizzato da femori più robusti e due incisivi; il Tyrannosaurus regina, presente invece negli strati superiori e intermedi del sedimento e dotato di femori più gracili e un unico incisivo; E il "vecchio" Tyrannosaurus rex, riscontrabile negli strati superiori e intermedi e caratterizzato da femori altrettanto robusti ma con un unico incisivo.

Gli stessi autori, però, ci tengono a sottolineare di non poter escludere del tutto che queste differenze siano legate a variazioni individuali o a un dimorfismo sessuale particolare. E sono inoltre ben consapevoli che il loro lavoro non verrà visto di buon occhio dal resto della comunità paleontologica. La maggior parte degli esperti, infatti, non concorda affatto con queste conclusioni, e ritiene non ci siano elementi a sufficienza per poter separare il T. rex in ben tre specie.

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La maggior parte degli esperti non concorda con questo studio, e ritiene insufficienti gli elementi a sostegno di questa nuova classificazione

Gli appena due caratteri presi in esame, il femore e denti, sono ritenuti troppo deboli per giustificare una simile riclassificazione. È quello che pensa per esempio il paleontologo Thomas Carr, che nel 2020 ha pubblicato uno studio approfondito proprio sul T. rex, da cui non è emerso nulla che facesse pensare che ci fosse più di una singola specie. Anche secondo altri scienziati gli autori starebbero quindi vedendo ciò che vogliono vedere, e avrebbero scelto perciò solo i resti fossili a supporto delle loro ipotesi iniziali.

Altre critiche e proteste feroci si stanno sollevando un po' in tutto il mondo, e persino i musei in cui sono esposti gli esemplari hanno dichiarato che non rinomineranno i tirannosauri da loro custoditi. Le implicazioni scientifiche e mediatiche di questo studio probabilmente proseguiranno nel prossimo futuro, ma considerando le reazioni e le argomentazioni avanzate dagli tutti gli esperti l'imperatore e la regina difficilmente avranno vita lunga di fianco al Tyrannosaurus rex, che quasi certamente resterà (ancora una volta) l'unico vero Re delle lucertole tiranne.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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