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11 Dicembre 2022
12:00

Il ragno eremita marrone (Loxosceles reclusa)

Il ragno eremita marrone (Loxosceles reclusa), detto anche recluso bruno, appartiene alla famiglia sicaridi e all'ordine degli araneidi. Viene spesso confuso con il ragno violino, ma a differenza di quest'ultimo vive negli Stati Uniti e non è presente in Italia. Durante il giorno lo si può trovare nascosto in armadi o sotto i mobili, mentre di notte esce in cerca di cibo. È velenoso e il suo morso è pericoloso anche per l'uomo.

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Il ragno eremita marrone (Loxosceles reclusa) viene anche chiamato recluso bruno e appartiene alla famiglia sicaridi e all'ordine degli araneidi. Vive Negli Stati Uniti e lo si incontra prevalentemente intorno alle abitazioni, nei pressi di rocce e all'interno di capannoni e fienili.

Come è fatto il ragno eremita marrone

Il ragno recluso marrone può arrivare a lunghezza di circa un centimetro e mezzo (escluse le zampe). Le zampe sono sottili e di colore da arancione scuro, mentre il corpo è marrone, con alcune parti che tendono al giallo e al rosso. Presenta inoltre una striscia dorsale più scura a forma di violino. Proprio per questo motivo, talvolta, viene scambiato appunto per il ragno violino (Loxosceles rufescens), il cui corpo, però, non supera il centimetro.

Le due specie, inoltre, sono diffuse in differenti zone del mondo. Il ragno violino, infatti, è originario del Mediterraneo orientale, mentre il ragno recluso marrone vive in America settentrionale.

Gli adulti di entrambi i sessi sono simili per aspetto e dimensione, ma le femmine, in alcuni casi, sono riconoscibili perché leggermente più grandi.

Dove vive il ragno eremita marrone

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Il ragno eremita marrone non vive in Italia, ma appartiene invece alle specie presenti negli stati Sud orientali degli Stati Uniti. In Particolare è diffuso in Georgia occidentale, in Illinois (da Nord a Sud) e nei territori più orientali del Texas.

Secondo quanto pubblicato in un report della specie condotto dall'University of Florida, inoltre, è possibile osservarlo anche nella regione di Orlando e, seppur raramente, anche in Arizona, California, Colorado, Minnesota, New Mexico, North Carolina, Wyoming e nello stato messicano di Tamaulipas.

Durante il giorno si nasconde in un luogo tranquillo come un armadio, sotto i mobili o in qualsiasi tipo di recipiente, mentre di notte esce in cerca di cibo. I suoi nascondigli preferiti sono rappresentati dagli anfratti tra le mura delle abitazioni, ma anche all'interno di di scuole, capannoni, fienili. All'aperto invece, predilige ripari costruiti tra le rocce e nelle cortecce.

Comportamento, abitudini e riproduzione

Il maschio di ragno eremita marrone individua la presenza di una femmina grazie ai peli che ricoprono il suo corpo fungendo da organi sensoriali. Individua il suo odore lasciato sulle tele o nei luoghi in cui è passata. Si presenta poi attraverso uno specifico rituale di corteggiamento. Agita le zampe e si esibisce in bizzarre danze finché la femmina non cede e ha quindi luogo l'accoppiamento vero e proprio.

Il maschio deposita poi una goccia di sperma su una piccola ragnatela che tesse poco prima dell'accoppiamento e, secondo quanto descritto dal Museo di Zoologia dell'Università del Michigan, la femmina raccoglie la goccia per poi immagazzinarla in apposite cavità delle sue appendici sensoriali, dette pedipalpi.

La stagione riproduttiva coincide, generalmente, con il periodo che va da giugno a luglio.

I giovani ragni compiono diverse mute prima di raggiungere l'età adulta e rimangono con la madre per almeno 3 o 4 di esse. Durante questo periodo, si nutrono di prede cacciate dalla madre e, una volta dispersi, stabiliscono un territorio domestico dove rimarranno a lungo.

Il ragno eremita marrone si nutre prevalentemente di scarafaggi e altri piccoli insetti, che uccide paralizzandoli con il proprio veleno. 

Il ragno eremita marrone e l'uomo

All'interno del suo areale di distribuzione il ragno eremita marrone favorisce il controllo di alcune specie di parassiti e altri insetti.

Ciò nonostante, questo ragno rappresenta anche un rischio per gli esseri umani, in quanto il suo morso può risultare pericoloso. Sono dotati, infatti, di un veleno emolitico le cui tossine uccidono le cellule della zona colpita, producendo una macchia nera che può andare rapidamente in cancrena. La pelle può staccarsi, esponendo così i tessuti sottostanti.

In alcuni casi estremi, la parte del corpo colpita dalla necrosi può raggiungere addirittura i 7/8 centimetri di diametro e, in questa zona resterà una cicatrice piuttosto evidente.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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