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8 Marzo 2022
14:53

Il posto di blocco viene bombardato, l’unico sopravvissuto è un cane: la Polizia lo adotta

Tra le strade devastate, i palazzi distrutti, detriti, fumo e paura, la Polizia trova un superstite: è un cucciolo di cane, solo e spaventato.

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Con 226 voti favorevoli Palazzo Madama ha approvato il decreto del Ministro della giustizia, Severino, contro il sovraffollamento delle carceri, che allarga la possibilità dei domiciliari e impone la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari entro il 2013.

La guerra in Ucraina non accenna ad arrestarsi e, nonostante la promessa da parte della Russia di cessare il fuoco per consentire ai corridoi umanitari di avanzare, le bombe continuano a piovere ininterrottamente dal 24 febbraio sulle più grandi città del paese.

Tra le strade devastate, i palazzi distrutti, detriti, fumo e paura, la Polizia si precipita sul luogo di ogni esplosione cercando di aiutare chi è sopravvissuto e, quando possibile, aggiorna attraverso i canali social i propri concittadini, raccontando storie di orrore comune o dei tanto sperati lieto fine. Stavolta a fare il giro del web sono state le immagini dell'unico superstite di un bombardamento: un cucciolo di cane. Piccolo, tremante, ma incolume, il cagnolino è stato trovato seduto sul sedile del passeggero di un auto evidentemente colpita dalla potenza distruttiva dei missili.

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«Nessuno nel raggio più vicino è sopravvissuto, è rimasto solo il cane», hanno scritto i poliziotti. Probabilmente il cucciolo, spaventato dai bombardamenti, ha scelto di rifugiarsi tra le lamiere di quell'auto piuttosto che continuare a fuggire.

«Il cane è stato portato al dipartimento distrettuale dai carabinieri e stiamo pensando a quale sia il nome più adatto da dargli. Era esausto, stanco, ma determinato e con un grande cuore». Così le forze dell'ordine ucraine lo hanno portato in salvo e hanno deciso di proteggerlo: resterà insieme a loro.

Si fa sempre più drammatica la situazione in Ucraina per i rifugi, i canili e le associazioni che si occupano di animali. La guerra che imperversa nel Paese mietendo vittime tra i civili e costringendo migliaia di persone a fuggire verso i confini sta anche mettendo a dura prova la resistenza di operatori e volontari che hanno deciso di rimanere proprio per accudire gli animali, il cui numero all’interno delle strutture rimaste intatte sale di giorno in giorno per abbandoni e ritrovamenti di cani e gatti fuggiti.

Alcuni aiuti sono già arrivati, via via che aumentano gli appelli. Dall’Italia moltissime persone desiderose di aiutare stanno cercando modi per contribuire alla causa ucraina.

I canali ufficiali e più sicuri per contribuire sono quelli delle associazioni italiane che si stanno muovendo e si sono già mosse per inviare cibo e altri generi di prima necessità, oltre a donazioni economiche.

Il nostro suggerimento è di passare attraverso loro: purtroppo tante sono le truffe proprio sui social network ad opera di chi approfitta di una simile sciagura.

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