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3 Gennaio 2024
15:27

Il Comune di Cuneo approva il regolamento per il benessere animale

Dal divieto di tenere i cani a catena alla gestione delle colonie feline passando per l'abbandono e l'igiene pubblica, ecco le disposizioni adottate dall'amministrazione comunale con l'inizio del nuovo anno.

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cane gatto

Una buona notizia arriva da Cuneo, in Piemonte, sul fronte della tutela animale. Uno dei primi atti ufficiali approvati dal Comune per il nuovo anno, infatti, è il regolamento per la tutela e il benessere degli animali, un documento che detta finalmente le linee guida ufficiali sul tema.

Il regolamento contiene 38 articoli che si concentrano non soltanto sugli animali domestici, ma anche sulla fauna esotica e quella selvatica, e che rende definitivi molti provvedimenti di solito adottati attraverso ordinanze temporanee. Tra le disposizioni principali e degne di nota c’è il divieto di tenere i cani a catena «o applicare loro qualunque strumento di contenzione similare, salvo che per ragioni sanitarie certificate da un medico veterinario o per urgenti e solo temporanee ragioni di sicurezza», e di utilizzare collari a strozzo, e ancora il divieto di distruggere i nidi di rondini, topini (rondini riparie), balestrucci e rondoni.

Ancora, «vietato utilizzare animali per il pubblico divertimento in contrasto con la normativa vigente e, in particolare, a scopo di scommesse» e «intraprendere o promuovere forme di gioco, la cui vincita o premio sia costituita da animali vivi». Vietato anche regalare animali in omaggio a scopo pubblicitario, o sfruttarli per accattonaggio, ed esporli in vetrina.

Il regolamento ricorda anche l’obbligo, per i pet mate, di pulire le deiezioni dei cani, una norma di buon senso che a oggi purtroppo non tutti rispettano e che è stata messa nero su bianco proprio per ricordarne l’importanza, e specifica che i cani possono accedere a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico (parchi, giardini, aree verdi), con l’unica eccezione delle aree giochi per l’infanzia, e che i pet mate, salvo che nelle apposite aree cani, devono comunque tenere i cani al guinzaglio (lungo non più di un metro e mezzo) e munirsi di museruola. Un’altra importante disposizione è quella che vieta di dare in affido o in adozione animali a chi abbia riportato condanne per maltrattamento

All’articolo 10 è poi disciplinato e punito l’abbandono di animali: «È severamente vietato abbandonare qualsiasi tipo di animale, sia domestico che selvatico, sia appartenente alla fauna autoctona che esotica, in qualunque parte del territorio comunale, compresi giardini, parchi e qualsiasi tipologia di corpo idrico – si legge nei vari commi – È vietato a chiunque lasciare liberi, o non custodire, con le debite cautele cani e/o animali pericolosi di proprietà o di cui si abbia il possesso, la detenzione o la custodia». All’articolo 13 si parla invece di avvelenamento di animali: «È severamente vietato a chiunque spargere o depositare in qualsiasi modo, e sotto qualsiasi forma, su tutto il territorio comunale, alimenti contaminati da sostanze velenose e/o materiali nocivi in luoghi ai quali possano accedere animali».

Disciplinate anche le colonie feline, che vengono riconosciute come «tutelate dal Comune» e gestite da volontari individuati e autorizzati dall’amministrazione tramite tesserino. I volontari devono assicurarsi che tutti i gatti siano in salute e ben nutriti, devono censire la popolazione e anche garantire che i luoghi in cui i felini vivono siano mantenuti puliti. È dunque vietato – come d’altronde prevede la legge nazionale – prelevare gatti dalle colonie, ed è garantita l’assistenza medico-veterinaria di primo soccorso per i gatti coinvolti in incidenti. Il Comune partecipa inoltre alla sterilizzazione e al mantenimento delle colonie.

Il regolamento fissa quindi le sanzioni per chi venisse sorpreso a violarlo: a quelle penali e/o amministrative previste dalla legge nazionale si aggiunge la sanzione amministrativa che va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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