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23 Marzo 2021
17:09

Il caso della lupa di Potenza: ripresa mentre si accoppia con un cane

La lupa confidente che da diversi mesi vive nella periferia di Potenza è stata ripresa mentre si accoppia con un cane. L'ibridazione coi cani domestici è purtroppo una delle minacce principali per la salvaguardia di questa specie in Italia ed è purtroppo stata favorita dal contatto con l'uomo, che l'ha alimentata per mesi facendole perdere la sua naturale diffidenza verso la nostra specie.

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Alla fine è successo, la lupa confidente che dall'anno scorso vive nelle aree periferiche della città di Potenza si è accoppiata con un cane. Da giorni ormai sono diversi i video che girano sul web e che mostrano la lupa perfettamente integrata tra i numerosi cani randagi della zona, tanto da arrivare all'accoppiamento con uno di questi. L'esemplare era stato radiocollarato e traslocato lo scorso dicembre nei pressi del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, ma poco dopo è ritornato nelle immediate vicinanze della città, dove da mesi si era ormai abituato a vivere a stretto contatto con l'uomo.

Le immagini dell'accoppiamento pubblicate dalla pagina Canis lupus italicus

Purtroppo la lupa è stata alimentata più volte ed è stata spinta a perdere totalmente la diffidenza nei confronti dell'uomo. Essendosi disabituata completamente alla vita in natura era inevitabile che finisse per compromettere irrimediabilmente il suo status di selvatico libero. Ora sarà necessario al più presto intervenire per evitare che nascano ibridi che potrebbero mettere in serio rischio l'integrità genetica delle popolazioni di lupo appenninico.

Il problema degli ibridi

L'ibridazione è infatti una delle minacce principali per la sopravvivenza del lupo in Italia. Con le popolazioni fortunatamente in costante e rapida crescita in tutto il territorio nazionale, le probabilità di interazioni con cani vaganti o randagi crescono sempre più col passare del tempo. Il problema degli ibridi è stato quindi oggetto di numerosi studi e progetti, come il Life Ibriwolf, che fino al 2015 ha monitorato e contrastato l'ibridazione nell'Appennino centrale.

Fortunatamente l'ibridazione con il cane domestico rappresenta ancora un evento sporadico e piuttosto raro, ma situazioni come quella di Potenza non fanno altro che favorire questo pericoloso fenomeno. L'incrocio genera infatti individui né domestici né selvatici, spesso meno diffidenti nei confronti dell’uomo e dunque più propensi ad avvicinarsi, mettendo in pericolo loro stessi e gli altri. Il progressivo reincrocio di questi ibridi, poi, rischia di inquinare geneticamente le popolazioni di lupo appenninico (Canis lupus italicus), sottospecie endemica esclusiva dell'Italia.

Perché non bisogna alimentare i selvatici

Purtroppo questo accoppiamento è solo uno dei possibili effetti negativi che l'alimentazione della fauna selvatica può generare. Abituare gli animali selvatici alla presenza dell'uomo significa renderli più confidenti, mettendo in serio pericolo in primis loro stessi. Quando diventa confidente un selvatico rischia di perdere completamente la capacità di procacciarsi il cibo da solo, e fa aumentare probabilità di essere investiti da un auto o di essere uccisi da chi non tollera la loro presenza. Inoltre alimentando la fauna selvatica c'è il forte rischio di accentuare il conflitto con alcuni animali ritenuti spesso problematici come gli orsi e i lupi.

Il futuro della lupa di Potenza era ormai irrimediabilmente compromesso già da tempo. Occorre intervenire educando alla corretta interazione con la fauna selvatica per evitare che incidenti come questi si ripetano in futuro. Salvo casi eccezionali gli animali selvatici non vanno mai alimentati, anche se fatto in buona fede. Per il bene delle fauna stessa e per salvaguardare la biodiversità. Perché alla fine chi ci rimette è proprio la povera lupa di Potenza.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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