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11 Gennaio 2024
12:33

Il cane legato a un palo e bruciato a Palermo ha superato la notte, ma resta grave

Aron, il cane Pitbull che il 9 gennaio è stato legato a un palo e bruciato a Palermo, ha superato la notte. Il suo quadro clinico però risulta ancora gravemente compromesso.

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cane pitbull
Foto d’archivio

Aron, il Pitbull che il 9 gennaio è stato legato ad un palo della strada con una catena e poi dato alle fiamme, ha superato la notte nella clinica veterinaria presso cui è ricoverato. Alla denuncia di Lav si è aggiunta anche quella del Partito Animalista Italiano che, tramite l’avvocato Cristiano Ceriello, ha depositato una denuncia in Procura contro il responsabile di questa barbarie.

«Quello che è successo a Palermo ci ha lasciati basiti – ha affermato Patrick Battipaglia, Coordinatore per la regione Sicilia del Partito Animalista Italiano – Una violenza inaudita contro un povero animale indifeso. Una vicenda che non potrà mai essere giustificata per nessuna ragione. Noi chiediamo giustizia per questo povero animale».

Le condizioni di Aron ieri erano ancora molto gravi ma ora pare che si siano stabilizzate, nonostante siano ancora critiche, e i medici stanno facendo di tutto per alleviare le sue sofferenze. Il cane, infatti, in seguito alle sevizie subite ha riportato gravi ustioni sull’80% del corpo e molti organi interni sono stati compromessi.

«Ha superato la notte, è stabile al momento. I medici stanno facendo il possibile perché non senta dolore e perché possa esserci anche una sola speranza. Le sue condizioni sono sempre critiche e la prognosi resta riservata/infausta».

La LAV era intervenuta chiedendo alla magistratura il sequestro dell’animale al fine di ottenerne la custodia e contemporaneamente aveva chiesto al Sindaco di Palermo, Roberto La Galla, di emanare un’ordinanza per sottoporre il responsabile del reato a controlli relativi alla sua integrità fisica.

Ieri erano ancora ipotesi non confermate ma oggi sono divenute amare certezze: è stato ufficialmente verificato infatti che Aron ha il microchip che fa riferimento proprio ai dati del responsabile del reato. Quindi colui che ha legato il cane con una catena e lo ha cosparso di fiamme è proprio quello che Kodami definisce “pet mate”, un umano che dovrebbe essere il migliore amico del suo animale, che dovrebbe tutelarlo e mai maltrattarlo.

Il responsabile è stato fermato ieri dalle Forze dell'Ordine dopo un tentativo di fuga e ora su di lui pendono gravi accuse.

«Chiunque sia testimone si rechi in commissariato per fare la sua denuncia. È importante per tutti. Non solo per Aron, ma anche per tutte le vittime che seguiranno. Nessuno è al sicuro», ha dichiarato la sede Lav di Palermo.

Chiunque abbia maggiori dettagli sui fatti accaduti può contattare il numero di riferimento di Lav Palermo al 3534588917 o scriverci a lav.palermo@lav.it

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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