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3 Settembre 2023
12:47

Identificati i giovani che hanno ucciso la capretta di Anagni: sette maggiorenni e cinque minorenni

Hanno tra i 17 e i 22 anni i ragazzi denunciati per aver ucciso una capretta durante una festa di compleanno ad Anagni. L’accusa per due di loro è di aver colpito mortalmente l'animale, per altri dieci, invece, di istigazione a commettere reato, cioè di avere spronato a proseguire sia chi colpiva l'animale sia l'amico che filmava la scena.

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Sono dodici i ragazzi accusati dell’orribile uccisione a calci di una capretta durante una festa di compleanno in un agriturismo ad Anagni. Hanno tra i 17 e i 22 anni, sette sono minorenni e cinque maggiorenni. L’accusa per due di loro è di aver colpito mortalmente l'animale, altri tre minorenni e sette maggiorenni sono sospettati, invece, di istigazione a commettere reato, cioè di avere spronato a proseguire sia chi colpiva la capretta sia l'amico che filmava la scena con urla del tipo «Dai, continua… più forte».

Una festa di compleanno finita nel più atroce dei modi, qualcosa di inimmaginabile con i filmati, finiti sul web, rimossi fortunatamente per la crudezza delle immagini, per la crudeltà con cui la povera bestia viene trattata, colpita ripetutamente con dei calci, mentre il massacro continua con l’incitazione da parte degli altri ragazzi che assistono e che urlano di farle ancora più male.

A Fiuggi, città in cui vivono due degli accusati, c’è stata praticamente una sollevazione popolare davanti a una violenza tale, che i familiari degli indagati e degli altri ragazzi presenti alla festa ritengono una assurda caccia alle streghe, insistendo sul fatto che i ragazzi avessero trovato l'animale già agonizzante fuori dall'agriturismo e i calci siano stati quando la capretta era già morta. Diciamo che la difesa non cambia di molto le cose.

Gli attivisti animalisti sono scesi in piazza ad Anagni e hanno esposto cartelli con il nome e le foto di chi ha picchiato e ucciso l’animale: «Chi ha fatto questo merita la gogna pubblica. Bisogna che tutti sappiano chi ha ucciso la capretta», avevano spiegato alla vigilia. «Li ho invitati a venire in piazza ma non ci sono».

L'Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali ha dichiarato che si costituirà parte civile nel processo «chiedendo la massima pena per il reato di maltrattamento e uccisione di animale aggravato da futili motivi». E l’Enpa ha aggiunto: «Il fatto che nel video siano chiaramente individuabili voci di altri diciottenni, richiede un’azione penale esemplare anche nei confronti di tutti i presenti. Enpa chiederà inoltre che sia dichiarata la pericolosità sociale dei responsabili».

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Simona Sirianni
Giornalista
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