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12 Dicembre 2022
12:30

I rumori del traffico cittadino rendono i pettirossi di campagna molto più aggressivi

Secondo un nuovo studio, i rumori del traffico cittadino spingono i pettirossi che vivono in contesti rurali ad essere più aggressivi con i propri simili. Cosa che non accade invece ai pettirossi urbani, già abituati al frastuono della città.

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I piccoli e colorati pettirossi sono tra gli uccelli più aggressivi e territoriali in assoluto. Quando competono tra loro per il dominio del territorio, infatti, i maschi se le suonano di santa ragione sia attraverso segnali acustici che visivi. Queste feroci dispute territoriali possono essere talmente violente da arrivare persino allo scontro fisico e al decesso di uno dei due pretendenti. Ma i pettirossi sono anche tra i passeriformi che meglio si sono adattati alla vita urbana, caratterizzata da caos incontrollato, traffico e incessante inquinamento acustico.

Possono queste variabili condizionare il loro comportamento e la loro aggressività? Se lo sono chiesti i ricercatori delle università Anglia Ruskin nel Regno Unito e della Koç in Turchia, che hanno scoperto che i rumori del traffico cittadino rendono fisicamente ancora più aggressivi i pettirossi che vivono in contesti rurali. I risultati di questo nuovo studio, sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Behavioral Ecology and Sociobiology ed è stato possibile ottenerli grazie a un pupazzetto dalle sembianze di pettirosso.

Come tanti altri passeriformi, anche i maschi di pettirosso comune (Erithacus rubecula) reclamano il proprio dominio su un territorio attraverso il melodioso canto. Se però non dovesse bastare, possono sfruttare anche altri tipi di comunicazione, come inchinarsi e dondolarsi ripetutamente davanti all'avversario, avvicinarsi minacciosamente per tentare di scacciarlo e soprattutto mostrare impettiti la vistosa e appariscente macchia rossa-arancione che ha dato il nome alla specie.

Questi piccoli passeriformi, infatti, non hanno petto e gola di colore arancio accesso per puro caso, ma perché si tratta di un chiaro messaggio visivo di dominanza e territorialità, che scatena quindi l'ira di un potenziale avversario. Di fronte al rosso i pettirossi non ci vedono più dalla rabbia e possono arrivare ad attaccare violentemente anche la loro stessa immagine riflessa in uno specchio. Proprio per questo motivo, i giovani nel nido non possiedono la caratteristica macchia colorata, che altrimenti potrebbe indurre persino i propri stessi genitori ad attaccare.

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Il rosso–arancio dei pettirossi stimola l’aggressività, per questo i giovani non possiedono la caratteristica macchia, per non indurre comportamenti territoriali nei genitori

Per scoprire quindi le differenze nell'aggressività e nella territorialità tra i pettirossi urbani e quelli che invece vivono in campagna, i ricercatori hanno costruito un modellino in 3D di un pettirosso, accompagnato da un altoparlante che trasmetteva sia i canti territoriali tipici della specie che i fastidiosi rumori del traffico in città. Lo hanno quindi posizionato in giro, osservando e analizzando le reazioni degli uccelli all'intruso, scoprendo che in linea generale i pettirossi urbani erano fisicamente più aggressivi di quelli che vivevano in ambienti rurali.

Tuttavia, anche i pettirossi che abitavano le più tranquille campagne diventavano molto più aggressivi quando dagli altoparlanti rimbombavano i rumori del traffico urbano. Secondo gli autori, l'inquinamento acustico interferisce con i canti e i segnali vocali, costringendo così gli uccelli a passare alle maniere forti e a utilizzare in maniera più intensa i segnali visivi e fisici. A riprova di ciò, i ricercatori hanno infatti constatato che i pettirossi cittadini, già abituati al frastuono della città, non diventavano ancora più aggressivi quando venivano aggiunti i rumori del traffico, ma rispondevano abbassando il volume e la frequenza di canti e versi.

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I rumori del traffico interferiscono con i canti, costringendo i pettirossi a passare alle maniere forti

Secondo gli autori, i forti rumori urbani, come prevedibile, interferiscono pesantemente con le comunicazioni vocali dei pettirossi. Nonostante ciò, quelli che vivono in città hanno imparato a gestire queste interferenze, modulando i segnali vocali a seconda del disturbo, mentre i pettirossi che vivono in ambienti rurali compensano invece con una maggiore aggressività fisica. Questo significa che le attività umane e l'inquinamento acustico, a secondo del contesto, possono impattare pesantemente sul comportamento e la comunicazione sociale degli animali anche in base all'habitat.

Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione se vogliamo ridurre il nostro impatto sulle altre specie, anche in ambiente urbano. Livelli eccessivi di aggressività e scontri territoriali, possono infatti essere estremamente dispendiosi e rischiosi per gli uccelli, spingendoli così non solo a ferirsi più facilmente per via degli scontri fisici, ma anche ad attirare maggiori attenzioni da parte dei predatori.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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