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30 Gennaio 2024
15:55

I ratti rivivono i ricordi e ne fanno esperienza in modo simile a noi umani

Un nuovo studio evidenzia che i ratti possiedono la capacità di utilizzare la memoria episodica per risolvere problemi, dimostrando che l'essere umani non è l'unico animale capace di rivivere i propri ricordi.

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La capacità di ricordare con precisione quando e dove è accaduto un certo avvenimento si riteneva appartenesse solo ed esclusivamente a noi esseri umani. Una recente ricerca, però, ha evidenziato invece che anche i ratti possiedono la capacità di rivivere mentalmente esperienze passate e le utilizzano per risolvere problemi un po' come facciamo noi. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Current Biology.

L'abilità di rivivere i ricordi prende il nome di "memoria episodica" e molti esperti ritenevano fino a non molto tempo fa che fosse questa una delle principali caratteristiche che permettesse a noi esseri umani di distinguerci dagli altri animali. Questa capacità, infatti, ci permette di prendere decisioni o di elaborare strategie complesse per risolvere eventuali problemi presenti e futuri basandoci su esperienze vissute nel passato.

Eppure, questa teoria non ha mai convinto del tutto gli studiosi del comportamento animale, che sostengono invece che tante altre specie possiedano ricordi di tipo episodico. Tale ipotesi è ora supportata anche da un nuovo studio condotto da un team dell'Università dell'Indiana guidato dalla neuroscienziata Cassandra L. Sheridan, che ha fornito prove evidenti dell'abilità dei ratti di rivivere eventi passati nella loro mente per affrontare problemi improvvisi.

Per condurre lo studio, il team di ricercatori ha ideato un esperimento che coinvolgeva i ratti nell'utilizzo sia della loro memoria episodica che del loro eccezionale senso dell'olfatto. Inizialmente, nove individui sono stati esposti casualmente a una sequenza di odori selezionati tra un gruppo di 67 possibili fragranze. Successivamente, i roditori sono stati sottoposti a un test di memoria in cui venivano presentate loro solo due fragranze e addestrati a identificare quale fosse tra queste la terzultima che avevano percepito in precedenza.

Successivamente, gli animali sono stati introdotti in un labirinto dove c'erano alcuni contenitori con coperchi profumati. E dopo aver esplorato il labirinto e annusato qua e là, agli individui è stata nuovamente data l'opportunità di riconoscere la terzultima fragranza della lista originale. Sorprendentemente, i ricercatori hanno eseguito l'esperimento solo una volta, ottenendo subito un tasso di successo del 100%, poiché ogni singolo ratto ha risolto correttamente il quesito dopo l'esperienza nel labirinto.

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Quello che i ricercatori volevano dimostrare è anche una proprietà che utilizzano, anche inconsciamente, le persone tutti i giorni. «Ricordiamo le informazioni anche se apparentemente non ci sembrano importanti. Quando necessitiamo di tali dati, ricostruiamo il susseguirsi degli eventi per individuare le informazioni cruciali a risolvere la nostra attuale problematica», spiega l'autore senior Jonathon Crystal, anche lui neuroscienziato dell'Università dell'Indiana.

I ratti non potevano infatti prevedere che gli odori sarebbero stati utili in futuro, eppure li hanno memorizzati e hanno utilizzato la memoria episodica per affrontare un problema inaspettato. «Questo dimostra che i ratti sono capaci di estrapolare dei ricordi, inizialmente considerati inutili, nel momento in cui possono servigli per affrontare e risolvere un problema», hanno sottolineato i ricercatori .

Nonostante l'incredibile risultato, c'è chi però resta scettico. Lo psicologo dell'Università del Queensland Thomas Suddendorf sostiene che il test "cosa, quando, dove" non riesce a dimostrare che gli animali possono richiamare ed elaborare ricordi vividi come fanno gli esseri umani. Secondo lui, il viaggio mentale nel tempo umano dipende anche da una serie di altre componenti cognitive che consentono, per esempio, la ricostruzione di scenari mentali e l'inclusione in narrazioni più ampie.

Attualmente, quindi, vi sono ancora pareri discordanti tra gli esperti. Tuttavia, Crystal sostiene che i risultati ottenuti da questo studio ci forniscono una maggiore comprensione delle straordinarie capacità cognitive dei ratti ed è determinato a compiere nuove ricerche al fine di comprendere sempre meglio i meccanismi che si celano dietro alle capacità di memorizzazione di questi e tanti altri animali.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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