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19 Maggio 2023
10:38

I parchi migliorano la salute dei cittadini e le casse delle amministrazioni: l’esempio di Peterborough

Una ricerca canadese ha quantificato il valore economico e sociale di un parco urbano appena inaugurato nella città di Peterborough, spiegando come un maggior numero di aree verdi potrebbe aiutare a combattere condizioni ambientali estreme e alcune forme di malessere tipicamente umane.

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Da quando si parla di migliorare la qualità della vita nelle nostre città, gli esperti stanno cercando di quantificare il valore delle diverse aree verdi situate nel cuore di un territorio urbano non solo dal punto di vista economico ma anche sotto il profilo sociale ed umano. Per quanto però quest'obiettivo risulti nobile, è sempre stato difficile per i ricercatori definire da un unico punto di vista euristico un concetto così complesso come il benessere procurato da un'area naturale ad una comunità.

Ad affrontare questa sfida molto difficile – che già in passato ha presentato diverse possibili soluzioni, come l'invenzione del concetto di P.I.L. verde – ci ha provato un gruppo di giovani scienziati dell'Università di Waterloo, in Ontario, che ha presentato un nuovo report in cui vengono messi in evidenza significativi risparmi economici per la salute e i benefici derivanti dagli investimenti nei parchi urbani.

Nello studio è stato preso in considerazione il nuovo parco Quaker Foods City Square di Peterborough che è costato ai cittadini canadesi circa 6,4 milioni di dollari. Questo parco offre uno spazio aperto tutto l'anno per eventi e attività, tra picnic e festività locali, e tra i diversi sentieri alberati c'è anche una pista di pattinaggio all'aperto refrigerata per l'inverno e giochi d'acqua per l'estate.

Gli scienziati hanno quindi valutato il valore economico dei benefici per la salute fisica e mentale che l'utilizzo di questo parco, inaugurato solo il dicembre scorso, potrebbe avere a partire dal 2023 e hanno stimato a circa 4 milioni di dollari il risparmio per ogni anno sulle casse dei cittadini e dell'erario. Lo studio dimostra inoltre come il valore dello sviluppo e dell'adeguamento a nuovi standard di vecchi parchi urbani possa essere vista come un'interessante strategia di welfare, per migliorare la salute e il benessere della popolazione.

«Gli investimenti nei parchi urbani sono tra le decisioni finanziarie più solide che una comunità possa prendere – ha affermato Jeffrey Wilson, professore presso la School of Environment, Enterprise and Development di Waterloo – Se si considerano i benefici per la salute della popolazione, il valore della riduzione degli impatti legati al clima e il ruolo dei parchi nel sostenere lo sviluppo economico, vediamo come i parchi forniscono un grande ritorno sull'investimento». Ciò però che risulta notevole è che l'attuale parco sorge su un terreno che precedentemente veniva utilizzato come parcheggio e che non tutti i benefici attribuiti all'uso del parco e alla copertura vegetale sono stati considerati in questa prima stima. Quindi i milioni di risparmio ottenuti dalla costruzione del Quaker Foods City Square potrebbero essere molti di più.

I ricercatori hanno anche invitato i loro colleghi ad effettuare le stesse tipologie di stime per le aree urbane di altre cittadine, poiché è possibile secondo loro che aree considerate povere, per via dell'assenza di grossi conglomerati urbani, possano rivelarsi in verità molto più ricche di quanto gli stessi cittadini credano, valutando il risparmio indotto dalla presenza di aree naturali che alla lunga spingono la popolazione a soffrire meno di determinate malattie.Fra queste ci sono per esempio le allergie, le malattia polmonari prodotte dallo smog, ma anche l'insonnia e la depressione, visto che la presenza di aree verdi aiuta anche la psiche di molti soggetti a soffrire di meno lo stress.

Giunti così alla conclusione che le aree verdi risultino essere un bonus per le popolazioni umane e non solo, gli scienziati hanno indagato anche quale è il metodo migliore affinché le amministrazioni locali puntino di più a costruire aree verdi e parchi urbani all'interno delle città. E la risposta a questa domanda è stata abbastanza semplice: fargli rendere conto della quantità di soldi di cui si sta parlando.

«I dollari guidano le decisioni – ha dichiarato Wilson – Può essere difficile per i decisori sostenere lo sviluppo e l'espansione dei parchi urbani perché ci sono pressioni sull'uso del suolo concorrenti e i Comuni sono responsabili del funzionamento del parco e dei costi di manutenzione. Tuttavia, questo studio offre prove concrete che i risparmi del sistema sanitario da soli giustificano l'investimento finanziario».

Gli scienziati sono riusciti ad effettuare tali stime e a definire o meno il parco come una risorsa importante per l'economia della città semplicemente analizzando alcuni fattori – come la qualità dell'aria, le spese intraprese dalla cittadinanza per le visite psichiatriche e mediche, come anche l'acquisto di farmaci – per produrre delle statistiche finanziarie che hanno fatto sì che gli si potesse quantificare il risparmio economico effettivo della popolazione della città di Peterborough.

Tra l'altro le future ricerche di Wilson potrebbero spingersi a calcolare altri benefici di natura più strettamente ambientale, come la tregua dalle alte temperature, il sollievo dall'inquinamento acustico, l'aumento della biodiversità nei quartieri cittadini e i benefici sociali derivanti da maggiori forme di coinvolgimento delle comunità, che potrebbero essere utili per arginare anche le molteplici tipologie d'isolamento che oggi sembrano vivere molti giovani e meno giovani.

In un mondo perciò che si appresta a vivere una parziale desertificazione e un progressivo aumento demografico della popolazione, i parchi urbani e le aree verdi si offrano alla cittadinanza come una delle migliori attuali opzioni che disponiamo per rendere vivibile la vita all'interno di tutte le città del futuro.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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