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Nel cuore dell'Oceano Pacifico, a metà strada tra Baja California e le Hawaii, c'è una porzione di mare che ha affascinato per decenni gli scienziati: il White Shark Cafè. Si tratta di un misterioso punto d'incontro per gli squali bianchi, che si radunano ciclicamente e in massa sempre in questo preciso punto del Pacifico. Ma cosa spinge questi predatori a percorrere migliaia di chilometri per radunarsi in un'area? Studi sull'argomento hanno svelato che il cibo potrebbe non essere l'unica spiegazione, e che anche la riproduzione potrebbe giocare un ruolo importante.
Il White Shark Cafè: cos'è e dove si trova il "ristorante" degli squali
Il White Shark Cafè è un tratto di mare situato a circa 1.500 chilometri dalla costa californiana, in una regione a metà strada tra il Messico e le Hawaii. Il nome, ideato dalla professoressa Barbara Block dell'Hopkins Marine Station di Stanford, richiama l'idea di un punto di ritrovo per questi predatori, un vero e proprio "ristorante" o "caffè" sottomarino. La sua scoperta risale alla fine degli anni 90, quando Block e il suo team iniziarono a monitorare i movimenti degli squali bianchi del Pacifico settentrionale tramite tag satellitari.
Tra il 1999 e il 2000, seguirono le migrazioni di sei squali bianchi lungo la costa della California. Sorprendentemente, quattro di questi si diressero verso sud-ovest, immergendosi in un'area dell'oceano vasta quanto il Colorado, dove rimasero per diversi mesi. Questa scoperta fu inattesa e per certi versi rivoluzionaria, perché fino a quel momento si pensava che gli squali bianchi fossero predatori costieri, legati a zone ricche di grandi prede come foche e leoni marini. Studi successivi, basati su nuovi e più moderni dispositivi satellitari, hanno poi dimostrato che era molti di più gli squali che andavano lì.
Questo ha reso ancora più sconcertante il mistero: perché abbandonare una costa ricca di cibo per una regione così remota? Nel 2018, gli scienziati tornarono al White Shark Cafè per raccogliere ulteriori dati. I ricercatori hanno taggato 20 squali con dispositivi programmati per staccarsi dopo un determinato periodo e ciò che scoprirono cambiò completamente la percezione di quest'area: non era povera di cibo, ma una vero e proprio oasi marina. I fondali erano popolati da una grande varietà di pesci di acque profonde e calamari, dimostrando che il Cafè era molto più ricco di quanto si pensasse.
Per quale motivo gli squali si incontrano lì?

Le nuove scoperte suggeriscono che il cibo potrebbe essere una delle ragioni principali per cui gli squali bianchi si dirigono verso il White Shark Cafè. I dati raccolti indicano che compiono immersioni profonde, seguendo i movimenti giornalieri di piccoli pesci e calamari che si spostano verticalmente nella colonna d’acqua. Con oltre 100 specie documentate, l'oceano in questa zona offre un buffet subacqueo che, sebbene meno ricco della costa californiana, è comunque sufficiente a sostenere questi grandi predatori.
Tuttavia, non tutti i misteri sono stati risolti. Alcuni scienziati ipotizzano che il White Shark Cafè non sia solo un'area di alimentazione stagionale, ma anche un sito importante per la riproduzione. Ulteriori evidenze hanno rivelato che i maschi aumentano drasticamente il numero delle loro immersioni ad aprile, arrivando a tuffarsi fino a 140 volte al giorno, mentre le femmine mantengono un comportamento più costante. Questo potrebbe suggerire che i maschi stiano cercando di aumentare le loro opportunità di accoppiamento, ma al momento non ci ancora sono prove definitive.
Mentre gli scienziati continuano a esplorare le profondità di questa zona e a decifrare i suoi segreti, una cosa è certa: il White Shark Cafè rappresenta un enigma affascinante che potrebbe cambiare il nostro modo di comprendere questi antichi predatori e le loro complesse abitudini.