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12 Ottobre 2023
15:27

Gli anfibi sono sempre più a rischio: in pericolo il 41% delle specie

Sono oltre 200 le specie di anfibi scomparse a causa dell’uomo negli ultimi 150 anni. Un nuovo studio ha dimostrato che oggi ben due anfibi su cinque sono a rischio estinzione e tra le cause principali ci sono riduzione dell’habitat e conseguenze del cambiamento climatico.

raganelle

Gli anfibi sono animali generalmente molto sensibili ai cambiamenti delle condizioni ambientali e le conseguenze del riscaldamento globale ne mettono a dura prova la sopravvivenza. Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature, il 41% di rane, rospi, salamandre, tritoni e cecilie sarebbe a rischio estinzione a causa dell’essere umano. Tra le cause principali ci sono distruzione e frammentazione dell'habitat, cambiamento climatico e aumento delle temperature per effetto dei gas serra e diffusione di alcune malattie, come la chitridiomicosi, un’infezione fungina causate da Batrachochytrium dendrobatidis.

Un team di ricerca internazionale, composto da oltre mille esperti provenienti da tutto il mondo e guidato da scienziati dell'Amphibian Specialist Group dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), hanno analizzato il rischio di estinzione per le oltre 8.000 specie di anfibi conosciute, molte delle quali valutate approfonditamente per la prima volta, sotto la coordinazione della dottoressa Jennifer A. Luedtke. Uno dei principali strumenti di monitoraggio è la Lista Rossa, un elenco stilato proprio dalla IUCN nel quale vengono inserite tutte le specie minacciate, e grazie ai dati raccolti tra il 2002 e il 2022 i ricercatori hanno confermato che due anfibi su cinque rischiano l'estinzione.

Questi animali sono infatti uno dei gruppi più colpiti in quella che è a tutti gli effetti la sesta estinzione di massa causata dall'uomo, paragonabile a l’evento catastrofico che ha estinto i dinosauri e la fauna mesozoica 66 milioni di anni fa, e che secondo le stime avrebbe già provocato la scomparsa di 260.000 specie in soli 500 anni. Si ritiene, inoltre, che le specie di anfibi estinte negli ultimi 150 anni potrebbero essere più di 200.

salamandra

«Mentre gli esseri umani guidano i cambiamenti nel clima e negli habitat, gli anfibi stanno diventando prigionieri del clima, incapaci di spostarsi molto lontano per sfuggire all’aumento indotto dai cambiamenti climatici nella frequenza e nell’intensità del caldo estremo, degli incendi, della siccità e degli uragani», ha dichiarato in un comunicato stampa la dottoressa Luedtke. «Il nostro studio dimostra che non possiamo continuare a sottovalutare questa minaccia. Proteggere e ripristinare le foreste è fondamentale non solo per salvaguardare la biodiversità, ma anche per affrontare il cambiamento climatico».

La minaccia principale per questi animali è rappresentata dal cambiamento climatico, che a sua volta è causa di siccità, ondate di calore, fenomeni meteorologici estremi e incendi. Gli anfibi, che vivono in stretta relazione con l'acqua o in condizioni specifiche di umidità, sono particolarmente sensibili ai cambiamenti ambientali che si verificano nel proprio habitat naturale. In più gli habitat vengono costantemente ridotti e frammentati, generando barriere che isolano le popolazioni di questi animali, per i quali spesso anche attraversare una strada trafficata e senza ombra può essere un’impresa impossibile, impossibilitandoli a migrare o raggiungere altri gruppi. Tra le cause principali della perdita di habitat c’è l’espansione dei terreni dedicati ad agricoltura e pascolo. Tutti questi fattori di stress rendono gli anfibi più vulnerabili anche alle malattie come la chitridiomicosi che continua a mietere vittime, portando alcune specie sull'orlo dell'estinzione.

La percentuale degli animali a rischio purtroppo è destinata ad aumentare nel caso in cui non si prendano dei seri provvedimenti per ridurre le conseguenze delle azioni antropiche e gli anfibi non sono gli unici animali in pericolo: sono infatti considerati minacciati il 26,5% dei mammiferi, il 21,4% dei rettili e il 12,9% degli uccelli.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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