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2 Febbraio 2024
8:44

Giornata Mondiale delle Zone Umide: tutti gli appuntamenti di WWF e Legambiente nelle “wetlands” italiane

Lagune, fiumi, stagni, laghi, paludi, specchi d’acqua dolce o salmastra in tutta Italia vi aspettano per una giornata alla scoperta della biodiversità e dell'importanza di questi ambienti che sono drammaticamente a rischio: più dell’80% delle zone umide nel mondo è scomparso dal 1700 e solo dal 1970 ad oggi ne abbiamo perso oltre il 35%

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Giornalista
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Orbetello Foto Fabio Cianchi per WWF

Oggi è il World Wetlands Day o Giornata Mondiale delle Zone Umide. Lagune, fiumi, stagni, laghi, paludi, specchi d’acqua dolce o salmastra: sono il luogo ideale per anatre selvatiche, uccelli limicoli, spatole, che migrano dai paesi più freddi per ‘svernare”. Si chiamano “zone umide” o wetlands e sono così importanti che tutto il mondo gli dedica una giornata, il 2 febbraio di ogni anno.

Uno scrigno di biodiversità pari solo alle barriere coralline e alle foreste pluviali che attende ad una serie di azioni fondamentali per il Pianeta, prima fra tutte la regolazione del clima. Ma si occupano anche di conservare il carbonio, contrastare il cambiamento climatico, depurare le acque, proteggere dalle inondazioni, mentre la vegetazione di queste zone fornisce fibre e materiali, garantisce cibo e ospita migliaia di specie, soprattutto pesci e uccelli.

La Giornata mondiale, che con la sua data ricorda l’adozione della Convenzione omonima per la loro tutela firmata il 2 febbraio 1971 nella città iraniana di Ramsar, è fondamentale perché questi ambienti sono drammaticamente a rischio: più dell’80% delle zone umide nel mondo è scomparso dal 1700 e solo dal 1970 ad oggi abbiamo perso oltre il 35% delle wetlands. Per contrastare questo declino WWF e Legambiente stanno lavorando da anni, con azioni di monitoraggio del territorio, con nuovi progetti per creare nuove zone umide, con un’attenzione particolare alla situazione italiana e alle sue leggi.

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Vasche di Maccarese, foto Francesco Marcone per WWF

WWF ha coordinato, nell’ambito del progetto LIFE Gestire 2020, conclusosi nel 2023, la realizzazione di oltre di oltre 140 tra stagni, pozze di montagna, abbeveratoi come habitat riproduttivi per anfibi protetti come rana di Lataste, tritone crestato italiano, ululone dal ventre giallo e pelobate fosco insubrico. Mentre per ripristinare le zone umide perifluviali (lanche e rami laterali), è stato promotore insieme ad ANEPLA, del progetto di rinaturazione de Po inserito nel PNRR che prevede il ripristino di ben 700 ettari di zone umide lungo il Po dal Piemonte al Delta. In collaborazione con l’Università di Parma, inoltre, WWF ha in corso un progetto per ridurre l’inquinamento da nutrienti provenienti dall’agricoltura o dalla zootecnia, in una delle aree più critiche della pianura padana tra il Mincio e l’Oglio.

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foto di Gian luca Venettoni per Legambiente

Legambiente, denunciando «tra i tanti ritardi cronici del Paese l’immobilismo nell’istituzione di nuove zone umide di interesse internazionale: ferme a 57 quelle riconosciute secondo la Convenzione di Ramsar e 9 quelle che aspettano di essere istituite (3 in Sicilia, 5 in Toscana e 1 in Friuli-Venezia Giulia)», sottolinea che  «il 2023 è stato un anno “nero” per gli ecosistemi acquatici, segnato da una continua crescita degli eventi meteorologici, specie quelli legati ai gravi danni da siccità prolungata e crisi idrica che hanno inciso nella tutela della biodiversità acquatica e delle zone umide».

E tra le buone pratiche messe in campo segnala in Sardegna l’isolotto artificiale realizzato con i gusci dei mitili nello stagno di Corru Mannu per sostenere l’insediamento e la nidificazione di alcune specie di uccelli e la gestione integrata delle zone umide costiere del Golfo di Oristano e il censimento degli uccelli acquatici svernanti nel Parco regionale della Maremma dell’International Waterbirds Census (IWC) che ha rilevato 5000 esemplari tra chiurlo, moretta e moretta tabaccata, oche, berte minori. Sempre in Toscana, l’intervento di Legaambiente ha permesso la rinaturalizzazione del Lago di Massaciuccoli, mentre in Lombardia sono stati introdotti sistemi naturali di depurazione del bacino del Lambro- Seveso-Olona.

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foto di Gian luca Venettoni per Legambiente

Più di 70 quest’anno gli appuntamenti sul territorio organizzati da Legambiente che, dal 2 al 17 febbraio promuoveranno la conoscenza degli ecosistemi acquatici a cominciare oggi, 2 febbraio, in Sardegna con un appuntamento nella Laguna di Santa Gilla (CA) con un convegno e la mostra fotografica “La Laguna di Santa Gilla, paesaggi mobili tra terra e mare”.

In Sicilia, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo previsto un convegno sulle aggressioni ai fiumi siciliani e le proposte per una maggiore tutela. Ancora al sud e sempre il 2 febbraio, in Basilicata, nella sede del Parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese con il convegno sul ruolo E Sull’importanza degli ecosistemi acquatici per la transizione ecologica nella regione.

Il 3 febbraio nel Lazio, l’escursione e birdwatching alla scoperta degli ambienti umidi del Parco Nazionale del Circeo e della loro avifauna e in Umbria a Borgo Cerreto (PG), la visita al Centro ittiogenico con la presentazione del progetto di Legambiente Umbria di Gestione degli Ecosistemi acquatici della Valnerina.

Il 4 febbraio in Emilia-Romagna la visita alla foresta allagata di Punte Alberete – Parco Delta del Po (RA) per celebrare le zone umide e conoscere il progetto Life Climax Po, cofinanziato dall’Unione Europea che ha tra gli obiettivi quello di potenziare la resilienza del Delta del Po di fronte ai cambiamenti climatici.

In Calabria l’escursione attorno al Lago di Ariamacina in Sila a cui seguirà, il 5 febbraio, un convegno presso il Mseo di Zoologia dell’Università della Calabria a Rende (CS) durante il quale sarà presentato il report Ecosistemi acquatici 2024”   di Legambiente.

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Oasi Alviano, credist:@A.Capoccia per WWF

Weekend dedicato agli appuntamenti sul territorio anche per WWF che, dal nord al sud nelle Oasi dal 2 al 4 febbraio ha organizzato eventi speciali dedicati alle wetlands. Tra questi in Toscana, nella Riserva naturale Lago di Sibolla inaugurazione della mostra fotografica dedicata alle Zone Umide “Wonders in Wetlands”, il 4 febbraio passeggiata alla Riserva e Oasi WWF Lago di Serranella (CH), dal 2 al 4 febbraio tre giornate di incontri e attività alla scoperta dell’importanza delle zone umide per il benessere delle persone.

Venerdì 2, una serata/ incontro alla scoperta delle wetlands  e della loro biodiversità presso Cascina Roma San Donato Milanese e  domenica 4 nell’Oasi del Bassone/Torbiere di Albiate in provincia di Como escursioni guidate in una delle ultime ‘torbiere’, ambienti particolarmente a rischio.

Ancora domenica, nell’Oasi Le Foppe, lungo l’Adda, pulizia dei nidi artificiali presenti nell’area e passeggiata naturalistica presso il Lago Mezzola/Pian di Spagna (vicino al Lago di Como). Nello Stagno Didattico dei Giardini Margherita, nel cuore di Bologna, sabato 3 apertura straordinaria con visita guidata, mentre il 4 febbraio, il WWF Sicilia Nord Occidentale, in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide organizza una visita guidata al Gorgo di Rebuttone, zona umida temporanea a pochi km dalla città di Palermo.

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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