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14 Novembre 2023
18:23

Gatto ucciso a fucilate perché camminava sul cemento fresco

Un uomo ha ucciso un gatto con alcuni colpi di arma da fuoco, perché stava camminando sulla gettata di cemento fresco nella sua proprietà.

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Ha ucciso un gatto con colpi di arma da fuoco un gatto perché stava camminando sulla gettata di cemento fresco nella sua proprietà. È successo in un’area incolta nella frazione di Vaccara a Gualdo Tadino, in provincia di Perugia.

L'uomo responsabile della brutale uccisione è stato denunciato dai Carabinieri Forestali di Gualdo Tadino. I militari hanno anche proceduto ai sensi del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza al ritiro cautelare delle tre armi da fuoco e delle oltre 500 cartucce detenute dal presunto autore del fatto, tutto regolarmente denunciato.

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha già fatto sapere che nelle prossime ore depositerà una denuncia per uccisione di animale. «È incredibile la facilità con cui taluni possessori di armi da fuoco escano da casa con l’intenzione di sparare non appena percepiscono un pericolo nelle vicinanze – commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – Sabato scorso abbiamo visto immagini di uomini che, imbracciati i fucili, andavano per le strade a caccia del leone fuggito da un circo a Ladispoli, per esempio, e ricordiamo che l’orsa Amarena è stata uccisa senza pietà da un uomo, reo confesso, solo perché si era avvicinata alla sua proprietà. È ora d’introdurre un inasprimento delle pene per i reati di cui sono vittime gli animali».

Il gatto era stato ferito mortalmente in pieno centro abitato da una distanza ravvicinata, visto l’elevato numero di pallini riscontrati nel cadavere a seguito di esame radiografico. Il corpo è stato ritrovato in un’area incolta nella frazione gualdese di Vaccara.

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Non è il primo episodio del genere che si verifica nel giro di pochi giorni. Domenica 12 novembre la Rottweiler Uma è stata uccisa con un colpo d'arma da fuoco sparato da un cacciatore. Anche in quell'occasione le associazioni si sono schierate al fianco della famiglia di Uma, chiedendo giustizia per l'efferato crimine.

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Uma
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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