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19 Maggio 2023
13:52

Elefantino cade in un pozzo, la mamma non lo perde mai di vista mentre viene salvato

In Thailandia un cucciolo di elefante è precipitato in un pozzo ed è stato salvato anche grazie a un escavatore, sotto lo sguardo attento di sua madre rimasta per tutto il tempo al suo fianco.

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Foto del Dipartimento dei parchi nazionali, della fauna selvatica e della conservazione delle piante

Una disavventura fortunatamente finita a lieto fine per un elefantino asiatico e sua madre. A inizio settimana, il cucciolo era precipitato in un pozzo profondo due metri all'interno di un campo da golf a Chanthaburi, in Thailandia. Immediatamente sono però scattati i soccorsi da parte dei volontari e degli esperti del Khao Soi Dao Wildlife Sanctuary, un'area protetta che include la zona intorno a Khao Soi Dao Tai e Khao Soi Dao Nuea, le due vette più alte del versante orientale dei monti Chanthaburi.

Le operazioni di salvataggio si sono concluse con successo solo grazie all'aiuto di un escavatore con cui i soccorritori sono riusciti a creare un varco nel pozzo e a permettere al piccolo di tornare in sicurezza nella foresta insieme a sua madre, rimasta per tutto il tempo al suo fianco senza mai perderlo di vista. L'intera scena è stata filmata e condivisa anche dal Dipartimento dei parchi nazionali, della fauna selvatica e della conservazione delle piante.

La continua e inarrestabile espansione urbana in Asia, porta sempre più spesso gli elefanti a trovarsi a stretto contatto con l'uomo, aumentando il rischio di incidenti e conflitti con le attività umane, come accaduto in questo caso. L'espansione umana è infatti una delle principali minacce per gli animali selvatici in Asia, specialmente quelli che necessitano di grandi territori come gli elefanti. Questi ultimi, non conoscono limiti geografici o confini politici e sempre più spesso si avventurano anche in villaggi, aree agricole e città.

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L’elefantina durante le operazioni di salvataggio. Foto del Dipartimento dei parchi nazionali, della fauna selvatica e della conservazione delle piante

Un video girato qualche anno fa sempre in Thailandia, mostrava un elefante maschio di nome Boonchuay che, in preda alla fame notturna, aveva addirittura sfondato le pareti della cucina di una casa per frugare con la proboscide in cerca di cibo. Il vero elefante nella stanza, quindi, è rappresentato dalla continua e inarrestabile perdita di habitat che affligge questa specie in Asia. Campi coltivati e villaggi avanzano sempre più velocemente a discapito di foreste e praterie, riducendo così lo spazio vitale per gli elefanti.

Ed è proprio a questo punto che scatta il conflitto uomo-elefante che aumenta il rischio di incidenti: da una parte gli elefanti richiedono grandi spazi per ricercare partner con cui accoppiarsi o una nuova fonte di cibo, dall'altra c'è l'essere umano che per sostenere la popolazione crescente deve appropriarsi di nuovi territori per creare piantagioni e villaggi. Questo conflitto è una vera e propria sfida alla quale gli esperti di conservazione stanno prestando sempre più attenzione.

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L’espansione umana aumenta i conflitti uomo–elefante e gli incidenti

Bisognerà garantire la sopravvivenza degli elefanti asiatici, specie in forte calo e considerata In pericolo nella Lista Rossa IUCN, senza danneggiare lo sviluppo e il benessere delle comunità umane che condividono lo spazio con questi pachidermi, insomma un bel grattacapo. In uno studio pubblicato su Frontiers in Ecology and Evolution si riporta che proprio per colpa di questo conflitto solo in India ci sono circa 400 morti annue di persone e 100 di elefanti mentre in Sri Lanka sono annualmente oltre 70 le morti umane e 200 di elefanti.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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